San Filippo Neri porta l’amore di Dio negli ospedali – Fioretti dei Santi
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 13/07/2012
Sospinto dalla carità di Cristo, come San Paolo, Filippo si dedicava alle opere che la carità suggerisce.
Ed eccolo negli ospedali di Roma, vincendo il naturale ribrezzo, andare, angelo consolatore dei miseri, lasciati dalle tristi condizioni ospedaliere del tempo, in completo abbandono.
Li assisteva amorevolmente prestando loro ogni sorta di servizio: ne rifaceva il letto, metteva ordina intorno a loro, spazzava la sala perché stessero puliti. Ma soprattutto, al capezzale degli ammalati, egli era non solo l’infermiere e l’amico, ma il medico dello spirito.
Parlava di Dio e della speranza del cielo con tanta fede che tutti si sentivano confortati. Mostrava di soffrire con loro, come un dolce padre. E se qualcuno era moribondo, egli si inginocchiava vicino al suo letto e pregava il Signore per la salvezza di quell’anima. I medici stessi erano meravigliati da tanta carità.
L’esempio di Filippo spinse molti ad imitarlo. Cominciarono a seguirlo negli ospedali alcuni laici, poi si unirono a questi dei sacerdoti e anche dei nobili. Il santo, accompagnato da preti e laici, vestito di una bianca tonaca, si prodigava nelle opere più umili, approfittando poi del successo anche per abituare i suoi discepoli alla mortificazione.
Così alla scuola della sua carità si moltiplicavano gli esempi e le anime progredivano nella perfezione.
(Tratto: Oreste Cerri, S. Filippo Neri, aneddotico, Ed. Il Villaggio del Fanciullo di Vergiate, 1939, pag. 81)
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