Io non ho mai, mai, mai e poi mai pensato che Sarah fosse un ‘errore’
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 14/12/2013
Sarah Hanson è una bambina adorabile di nove anni. Si notano subito i suoi bei capelli castani, gli occhietti blu, il suo sorriso vispo. Di recente è stata nominata capoclasse della settimana nella sua scuola. Scrive la sua insegnante: Sarah dimostra ogni giorno di possedere i sei pilastri dell’onestà. E’ onesta, educata e compassionevole. Gioca secondo le regole e persevera ogni giorno facendo sempre del suo meglio. E’ davvero gradevole averla nella nostra classe.”
Sarah ha la sindrome di Down. Alcuni bambini Down sono più vulnerabili di altri, a certe condizioni e malattie, ma dalla foto accattivante di Sarah, bella e felice, sebbene si veda che il suo corpo abbia passato sicuramente delle sfide, l’espressione del viso ci dice chiaramente che è stata tanto amata dai suoi genitori.
Quando Brenda era al sesto mese di gravidanza, le dissero che c’era qualcosa che non andava. La loro bambina era Down. Il medico non parlò mai di aborto e sia lei che il marito non avrebbero mai posto fine alla vita della loro bambina non ancora nata.
Sin dalla nascita, sembrava come se Sarah avesse tutte le infermità che comporta la sindrome di Down. A soli venti mesi, ad esempio, una serie di ictus l’evavano già resa tetraplegica.
La sindrome di Moyamoya, che le causava gli ictus, è una condizione genetica estremamente rara che però capita abbastanza spesso nelle persone affette dalla sindrome di Down. Sarah si è quindi dovuta sottoporre a un intervento salvavita, al cervello, affinché venisse correttamente irrorato di sangue.
Anche la leucemia è molto comune in alcuni bambini Down, e Sarah ha avuto anche questa malattia, ma è al suo secondo anno di remissione.
Brenda, la mamma di Sarah scrive:
“Sarah è Down ed idrocefala, ha malformazioni cardiache, problemi vascolari che le hanno provocato dei seri ictus che le provocano spasmi e difficoltà a svolgere molte attività autonomamente. Ha un sondino per nutrirsi e probabilmente userà i pannolini per tutta la vita. Ha una leucemia linfocitica ma…
Io non ho mai, mai, mai e poi mai pensato che Sarah fosse un ‘errore’.
I bambini con la sindrome di Down, proprio come gli altri bambini che crescono normalmente, hanno il potenziale per fare esperienza della vita. C’è uno scopo in tutto ciò. Questi bambini hanno la capacità di insegnarci le gioie dei ‘piccoli’ successi. Ci ricordano di essere grati per la nostra salute, per la vita e per le nostre capacità e che, basterebbe un incidente d’auto per essere come loro.
I bambini Down, inoltre, ci offrono la possibilità di diventare degli eroi.”
Non è che a Brenda e suo marito non sia costata fatica, o che le malattie di Sarah non abbiano comportato lotte fisiche, mentali, emozionali e spirituali. Tuttavia, in quanto genitori, Brenda e Mark, hanno colto l’opportunità di sperimentare la vita di Sarah come una benedizione, qualunque sia il tempo che sarah passerà con loro.
Sarah è una ragazzina che fa di tutto per dare il meglio di sé. In cambio, ha tirato fuori il meglio dalle persone che la circondano.
Emily, dieci anni, cuginetta di Sarah in un tema sui desideri da esprimere in occasione del Natale ha scritto:
“Se potessi esprimere un desiderio, vorrei che i dottori trovassero tutte le cure per le molte malattie di Sarah, così non dovrebbe andare tante volte in ospedale. Ha fatto un sacco di trasfusioni, ha malattie multiple e diverse disabilità. Mi auguro di essere io a trovare una cura per la sua leucemia! Lo vorrei fare perché è la complicazione più seria che lei sta affrontando in questo periodo. Sarah ha molte complicazioni ed è per questo che il mio desiderio è che i dottori scoprano una cura per lei!”
La vita di Sara, non importa quanto difficile o lunga, è piena e colma di senso. Scrive Brenda: “La sindrome di Sara e tutte le sue sfide mediche non sono che una spinta, per me in quanto madre, ad aiutarla sempre più a scoprire e a condividere il mondo.”
Il mondo ha solo da imparare da tutto ciò.
Tradotto da http://www.lifenews.com/2013/12/08/sarahs-story-not-an-error-but-our-child/
Dottoressa in scienze politiche! « FERMENTI CATTOLICI VIVI said
[…] esistenze che sono di edificazione, come quella di Emmauel, che parla quattro lingue, o quella di Sarah con la sua normalità gioioisa, o quella dell’irresistibile Cristina Acquistapace a cui la sindrome di Down non ha tolto […]