“Oso dire che forse ci sono tanti o più martiri adesso che nei primi tempi” (Papa Francesco)
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 11/08/2014
«Oso dire che forse ci sono tanti o più martiri adesso che nei primi tempi, perché a questa società mondana, a questa società un po’ tranquilla, che non vuole i problemi, dicono la verità, annunziano Gesù Cristo: ma c’è la pena di morte o il carcere per avere il Vangelo a casa, per insegnare il Catechismo, oggi, in alcune parti!
Mi diceva un cattolico di questi Paesi che loro non possono pregare insieme. È vietato! Soltanto si può pregare soli e nascosti.
Ma loro vogliono celebrare l’Eucaristia e come fanno? Fanno una festa di compleanno, fanno finta di celebrare il compleanno e lì fanno l’Eucaristia, prima della festa.
E quando vedono che arrivano i poliziotti, subito nascondono tutto e continuano con la festa. Poi, quando se ne vanno, finiscono l’Eucaristia. Così devono fare, perché è vietato pregare insieme. Oggi.».
Lo dice Papa Francesco all’omelia della Messa quotidiana di Santa Marta dello scorso 4 Aprile.
A poco più di tre mesi dalle sue parole, sebbene giornali e telegiornali non diano loro il giusto risalto, arrivano comunque notizie di genocidi e intere popolazioni cristiane cacciate, trucidate, smembrate, sepolte vive, bambini decapitati. Il limite dell’orrore, giorno dopo giorno si spinge più in là, spostando l’asticella oltre il limite dell’umanamente sopportabile. Queste notizie arrivano, grazie a social network soprattutto, e fanno male al cuore.
Come ignorarle?
La Conferenza Episcopale Italiana, consapevole che Dio può fare più dell’uomo, ha indetto una giornata di preghiera, il prossimo 15 agosto, per i cristiani perseguitati, in concomitanza col viaggio del Santo Padre in Corea del Sud.
ACCOGLIAMO L’INVITO?
“Si fermi il massacro in Iraq! (…) Non si fa la guerra in nome di Dio!” dice accorato il Pontefice alla Comunità internazionale.
Ma a noi…
“Chiedo a tutti gli uomini di buona volontà di unirsi alle mie preghiere per i cristiani iracheni e per tutte le comunità perseguitate” (Tweet dell’8 agosto)
“Le persone private della casa in Iraq dipendono da noi. Invito tutti a pregare e, quanti possono, ad offrire un aiuto concreto” (Tweet del 10 agosto)
“Una appello a tutte le famiglie: al momento della preghiera, ricordatevi di quanti sono costretti ad abbandonare le loro case in Iraq” (Tweet del 10 agosto)
ACCOGLIAMO L’INVITO?
24 marzo, preghiera e digiuno per i missionari martiri « FERMENTI CATTOLICI VIVI said
[…] Le persecuzioni dei cristiani non hanno limite di nazione o di crudeltà e, come ha più volte ripetuto Papa Francesco, “Oso dire che forse ci sono tanti o più martiri adesso che nei primi tempi”. […]
«Per tre anni ho offerto tutto al mio Dio. Ora non ho più nulla, e offro me stessa» « FERMENTI CATTOLICI VIVI said
[…] Come non pensare ai cristiani perseguitati nel mondo anche ai giorni nostri? […]