“Restiamo fermi nei nostri propositi (…) non bisogna lasciarsi scoraggiare dalle chiacchiere della gente”
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 04/06/2015
Appena la gente si accorgerà che hai deciso di seguire la vita devota, scoccherà contro di te mille frecciatine di compatimento e altrettanti dardi di pesante maldicenza: i più arrabbiati daranno al tuo cambiamento il nome di ipocrisia, di bigotteria, di tradimento; diranno che il mondo ti ha voltato le spalle ed allora ti sei consolata volgendoti a Dio; i tuoi amici poi, da parte loro, si affretteranno a sommergerti di rimproveri, tanto prudenti e pieni di carità, a loro avviso.
Sanno già che diventerai triste, perderai credito di fronte alla gente, sarai insopportabile, invecchierai prima del tempo, le cose di casa tua andranno a rotoli; ti ricorderanno che bisogna vivere nel mondo stando alle sue regole, che l’anima si può salvare anche senza tante storie; e simili sciocchezze.
Filotea, credimi, sono tutte chiacchiere stupide e inutili; a quella brava gente non importa proprio niente né della tua salute, né dei tuoi affari.
Se voi foste del mondo, dice il Salvatore, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma siccome voi non siete del mondo, vi odia. Ho visto gentiluomini e dame passare intere notti di seguito a giocare agli scacchi e alle carte. Esiste forse un’occupazione più vuota, più triste e più massacrante di quella? Eppure la brava gente non mette parola: gli amici non se ne sono minimamente preoccupati; se invece noi facciamo un’ora di meditazione, oppure ci vedono alzarci al mattino un po’ più presto per prepararci alla santa Comunione, tutti si precipitano dal medico per farci curare dallo stato ansioso e dall’itterizia.
Passa trenta notti a ballare e nessuno troverà da ridire; per la sola veglia della notte di Natale, il giorno dopo, chi ha la tosse e chi il mal di pancia.
Chi non si accorge subito che il mondo è un giudice ingiusto? Gentile ed accomodante con i suoi figli, ma duro e senza pietà per i figli di Dio.
Per andare a genio al mondo dobbiamo andare a braccetto con lui. E poi non riesci ad accontentarlo nemmeno lo stesso perché è matto: è venuto Giovanni, dice il Salvatore, che non mangia e non beve e voi dite che ha il diavolo; è venuto il Figlio dell’uomo che mangia e beve e voi dite che è un samaritano.
E’ proprio vero, Filotea, se per far piacere agli altri, ci lasciamo andare a ridere, a giocare, a ballare con la gente di mondo, il mondo ne sarà scandalizzato; se non lo facciamo ci accuserà di essere ipocriti e tristi; se ci vestiamo bene, penserà che abbiamo un motivo nascosto; se andiamo alla buona, ci farà passare per gente senza educazione; la nostra allegria sarà per lui dissolutezza, la mortificazione, tristezza; ci guarda tanto di traverso che per quanto ci sforziamo, non gli andremo mai a genio. Le nostre imperfezioni le ingigantisce e le classifica come peccati, i nostri peccati veniali li fa mortali; i nostri peccati di debolezza li trasforma in peccati di malizia.
Dovrebbe invece sapere che, come dice S. Paolo, la carità è benigna, il mondo, al contrario, è cattivo; dovrebbe sapere anche che la carità non pensa male; al contrario, il mondo pensa sempre male, e se proprio non gli riesce di accusare le nostre azioni, accusa le nostre intenzioni.
I montoni possono avere le corna o non averle, essere bianchi o essere neri, il lupo, appena gli riuscirà, li sbranerà. E’ un po’ la stessa cosa per noi: possiamo fare quello che vogliamo, il mondo ci farà sempre guerra; se ci fermiamo un po’ davanti al confessore, si chiederà che cosa gli stiamo raccontando; se invece ci sbrighiamo, dirà che abbiamo taciuto metà! Sorveglierà tutti i nostri movimenti e per un piccolo scatto di collera dirà che siamo insopportabili; la cura dei nostri affari la chiamerà avarizia, la nostra dolcezza, stupidità; quanto ai figli del mondo, la loro collera è sincerità, la loro avarizia abilità amministrativa; le libertà che si prendono, franchezza: i ragni rovinano sempre l’opera delle api!
Filotea, lasciamo perdere questo cieco: lascialo urlare finché non si stancherà, come fa il barbagianni per spaventare gli uccelli del giorno. Restiamo fermi nei nostri propositi, sarà la perseveranza a dimostrare che è sul serio e con sincerità che ci siamo votati a Dio e incamminati nella vita devota.
Le comete e i pianeti hanno apparentemente la stessa luminosità; solo che le comete scompaiono in poco tempo, perché hanno soltanto una luminosità transitoria, mentre i pianeti godono di una luce continua; lo stesso si può dire dell’ipocrisia e della virtù; esternamente si assomigliano molto, ma volendo, si possono distinguere con sicurezza l’una dall’altra: l’ipocrisia non dura nel tempo e si scioglie come nebbia al sole, mentre la virtù autentica rimane stabile e costante.
Non è un vantaggio da poco, per ben cominciare il cammino della devozione, ricevere calunnie e improperi: evitiamo, in tal modo, il pericolo della vanità e dell’orgoglio, che sono come le levatrici d’Egitto, cui l’infernale Faraone aveva dato l’ordine di uccidere i nati maschi di Israele il giorno stesso della nascita.
Noi siamo crocifissi per il mondo e il mondo è crocifisso per noi; il mondo ci considera pazzi? E noi consideriamolo matto!
[Tratto da: “Filotea – introduzione alla vita devota” di San Francesco di Sales]
shamaysan said
L’ha ribloggato su Tutto nell'Amoree ha commentato:
Oh, buon san Francesco di Sales che con le tue parole rincuori chi è nella difficoltà e rafforzi i cuori che temono di essere fuori strada, mentre sono soltanto sul cammino verso Dio, che passa per gli sterrati del mondo!
Benedici dal Cielo noi che ci siamo offerti a Gesù per i nostri peccati e quelli del mondo e che con gioia, ma con umana fatica, affrontiamo gli attacchi di chi si sente minacciato dall’amore di Cristo che attraverso di noi fluisce potente e inarrestabile…!
lanuvolettarosa78blog said
Quanto è vero! L’ho notato con il mio ragazzo. All’inizio mi ostacolava ad andare in Chiesa, sia la domenica sia quando decidevo di andare di settimana; mi ostacolava nel mio rapporto con il padre spirituale e quindi nella confessione, ma non ho mai ceduto alle sue assurdità.
Ultimamente, ho riallacciato i rapporti con una mia cugina, per cui abbiamo preso l’abitudine di andare a Messa insieme la domenica ( visto che, nonostante le mie insistenze, il mio lui non demorde e non viene. Considera Dio un hobby! ) e stiamo preferendo la funzione delle 9, per cui la domenica mi alzo presto, rispetto gli altri giorni. Ha cercato di ostacolarmi anche in questo, proponendomi di andare in altri orari (neanche se dovesse farlo lui!). A me non dispiace, invece, alzarmi presto per incontrarmi a messa con Dio, anzi non vedo l’ora!
Per non parlare di tutte quelle persone che fanno parte della mia “cerchia” che mi hanno derisa solo perché, avendo facebook, mi capita di condividere link appropriati.
All’inizio mi arrabbiavo un pò e mi infastidivo un pò ( forse perché mi vergognavo); adesso, invece, prego costantemente affinché tutti quelli che conosco, lontani da Dio, possano fare l’esperienza meravigliosa e indescrivibile a parole, di fare amicizia con Lui. 🙂