Cambiano i tempi, ma non i problemi, perché l’umanità è sempre mista di grano e zizzania
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 30/03/2017
1. “Zaccheo scendi. Voglio essere tuo ospite oggi.” Così Gesù ad un pubblicano, che per vederlo si era arrampicato su un albero. Zaccheo era tra i più odiati tra gli ebrei. I pubblicani riscuotevano le tasse, si arricchivano a danno della gente e per di più erano servitori dei dominatori pagani. Come finì? Zaccheo chiamò i suoi amici, offrì un bel pranzo a Gesù e agli Apostoli e concluse: “Ecco, Signore, dò la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto.” Da pubblicano a santo!
2. Saltiamo al 1231. S. Antonio da Padova, che conosceva bene ladri e ladruncoli, “tratteneva ladri famosi dal mettere gli artigli sulle cose altrui e faceva restituire ciò che era stato rapinato con l’usura e la violenza.” Sue parole: “I ricchi e i potenti di questo mondo sottraggono ai poveri la loro misera sostanza, conquistata con il sangue, con la quale in qualche modo si proteggono. La tolgono ai poveri, che essi chiamano “i nostri villani”, cioè i servi della campagna, mentre proprio essi, i ricchi, sono i servi del diavolo.” Chiaro?
3. Anno del Signore 2010. Pochissimi ricchissimi e miliardi poverissimi. “Il 10% è usura” sentivo da sacerdoti nel 1950. Manca chi dice: “Oggi la banca è usura.” Si può dire: “Il sistema esattoriale è usura.” Toglie ai poveri, ma non tocca i ricchi. Manca un Sant’Antonio da Padova, che salvi i poveri dalla distruzione e i ricchi dall’inferno. Ma mancano cattolici che facciano sentire la loro voce a salvezza di tutti. Perché, se piomba il castigo dell’Apocalisse, non risparmierà né chi ha rubato i beni che Dio ha messo nel mondo per tutti i suoi figli, né chi ha taciuto. Cambiano i tempi, ma non i problemi, perché l’umanità è sempre mista di grano e zizzania.
(Tratto da “Epifania” di don Argeo Acciaroli pag. 592 con titolo “Novità Antiche” – MISSIONE MONDO ONLUS – Via Sotto le Campane, 6 84030 Casalbuono, Salerno)
Anno del Signore 2017. Le cose non sono migliorate, tutt’altro, ma dà speranza poter aggiungere che un moderno Sant’Antonio da Padova, quattro anni fa, il 22 Settembre 2013, a Cagliari, ha avuto il coraggio di tuonare:
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