«E’ segno che non l’ha trovato.»
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 29/11/2017
«A Madesimo, sulla via dello Spluga, venne a passare le vacanze il poeta Giosuè Carducci. La piccola Lina che divenne poi suor G.P., ha rievocato i suoi incontri con quel signore dalla barbetta a pizzo.
Un giorno il poeta le regala delle caramelle. Dopo qualche altro giorno, incontrando la piccola, il donatore le si avvicina con un sorriso. E così le chiede: – Erano buone le caramelle?
– Oh Signor Carducci! La mamma non me ne ha lasciate mangiare nemmeno una; voleva che le gettassi nel fiume.
– Oh, perché gettarle nel fiume?
– Mi ha detto perché tu sei ateo; e io credevo che ateo fosse il tuo nome.
– E ora sai che cosa vuol dire?
– Sì, perché me lo ha detto: ateo vuol dire senza Dio.
– E tu hai risposto niente a questa cosa?
– Altroché! Le ho risposto: è segno che non lo ha trovato.
– Hai ragione cara la mia piccina. Proprio così. Sto cercandolo e, finora non l’ho trovato. Tu che sei buona, innocente, prega per me, perché salga a Dio come acqua limpida la tuapreghiera.» (Tratto dalla rivista “Papa Giovanni”, n. 15, Ottobre 1990)
In seguito Carducci così scrisse:
«Le braccia di pietà che al mondo apristi,
Sacro Signor, dall’albero fatale,
piega ver noi che peccatori e tristi
teco aspiriamo al secolo immortale».
«Vi sono due specie di persone ragionevoli: quelle che amano Dio con tutto il cuore perché lo hanno trovato e quelle che lo cercano con tutto il cuore perché non l’hanno ancora trovato.» (Pascal).
Non stanchiamoci mai di cercare nello scrigno prezioso e sconosciuto della tradizione e del magistero della Chiesa Cattolica.
Rispondi