«Il nostro sguardo era diretto verso il centro sbagliato»
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 25/06/2019
Non sono in grado di citarne le fonti esatte, ma quando ho letto questo scritto mandatomi da una cara sorella, mi ci sono riconosciuto per certi versi.
Per certi versi, perché riesco a vivere quello che scrive l’autore solo e nella misura in cui mi abbandono a Dio mediante la preghiera e alla sua volontà; nella coppia, nella misura in cui l’uno accoglie l’altro – debolezze comprese – e si dona all’altro, le difficoltà possono trasformarsi in un secondo da un peso a un dono prezioso.
«Ho finalmente incontrato Cristo e ho trovato in lui quello che Luisa non avrebbe mai potuto darmi. Ho trovato in Lui una prospettiva eterna e infinita che, in definitiva, è ciò a cui il nostro cuore anela, essendo noi creati a immagine e somiglianza di Dio che è eterno ed infinito.
Piano piano mi sono liberato della “dipendenza” dalla mia sposa. Ho liberato anche lei di un peso che alla lunga sarebbe stato insopportabile, o ameno mal sopportato.
Solo quando ho trovato la mia completezza in Gesù, Salvatore della mia vita, ho potuto donarmi in libertà alla mia sposa. Solo quando ci si dona per arricchire l’altro/a e non per riempire una nostra povertà, allora il matrimonio svolta, diventa una gara a prendersi cura dell’altro/a e a metterlo al centro delle nostre attenzioni. E allora comprendi il miracolo.
Attraverso questa liberazione dall’altro/a e questo mettersi al suo servizio, a farsi dono, l’altro/a diviene porta di accesso per incontrare Colui che ti dona la pienezza e la vita.
Attraverso lo sposo e la sposa incontriamo Gesù che prima non scorgevamo perché il nostro sguardo era diretto verso il centro sbagliato, verso appunto la creatura e non il Creatore.
La mia sposa mi completa con la sua femminilità e alterità, ma non può e non deve rispondere al mio desiderio di infinito amore. E io se le voglio bene non devo caricarla di questo fardello. Solo Dio può e aspetta solo un nostro cenno per darci tutto.»
Antonio e Luisa
Maria Grazia Miccheli said
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