«Milano, via Castelfidardo. Per tre anni si vide scritto su un muro, a grandi caratteri, con vernice indelebile: ABBASSO DIO!
Più volte ho cercato di figurarmi l’autore della grande impresa. Giovane? Vecchio? Vecchio no. I vecchi bestemmiano ma non disapprovano Dio chiedendone la soppressione.
Un giovane, dunque. Un giovane, di notte, con una scaletta pieghevole, vernice densa e un grosso pennello si sarà diretto verso quel muro. Poi il ritorno a casa, passo baldanzoso, aria fiera sotto una pallida luna, mentre la città, quasi intimorita, trattiene il respiro.
Per tre anni quel brusco invito ha dominato via Castelfidardo. Nessuno ha osato cancellarlo, o almeno tentato di coprirlo.
Che Dio se ne debba andare proprio da Milano? No. Dopo quasi tre anni c’è stato qualche altro, certo un vecchio o un buon cristiano, che ha avuto il coraggio non dico di cancellare o di sbiadire, ma di modificare la frase.
E, incapace di portare la scaletta, deve aver avuto un accompagnatore, indubbiamente più giovane che, drizzata la scaletta, l’ha aiutato a salire, e lui, lassù, tremando un poco: “Dammi il pennello e avvicinami il secchio”.
E la mattina dopo, grazie all’aggiunta di due lettere e di un apostrofo, accanto ad “ABBASSO” non si leggeva più “DIO” la “L’ODIO” e cioè “ABBASSO L’ODIO”.» (Giovanni Mosca).
Possiamo maledire o benedire, dire male o dire bene, possiamo scegliere di benedire quando ci imbattiamo nelle tante forme di maledizione che incontriamo nel nostro giorno dopo giorno, oppure possiamo passare indifferenti come i milanesi che per tre anni hanno visto la scritta, magari disapprovando in silenzio ma non facendo nulla.
Come il presunto vecchietto del racconto possiamo “modificare la frase” del collega che ci riferisce un pettegolezzo, rispondendo: – Ma sei sicuro che sia vero? Io no, quindi preferisco pensare bene e non male.
Possiamo scegliere di dire alla persona che ci parla male di questo o quel prete che ha dato scandalo – E’ vero, si, ma sai che don Marco va a letto all’una per prepararsi l’omelia del giorno dopo perché fa tardi per aiutare i parrocchiani bisognosi?
All’inizio è meno appagante, meno gustoso scegliere di benedire, ma non passerà molto che scoprirai quanto sia bello per la pace del cuore e per la pace che seminerai intorno a te.
Diventiamo tutti correttori di scritte, “modificatori di frasi” come il tizio milanese?
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.