La vocazione non è uno “scelgo di vivere in questo modo” ma è rispondere a una chiamata, a una vocazione che il Signore fa.
In realtà la vocazione è un incontro tra il desiderio che l’uomo porta dentro e il desiderio di Dio sull’uomo, e quando c’è questo incontro, questa comunione, non può che nascere gioia, amore e desiderio di rispondere alla chiamata. Questo per ogni tipo di vocazione, non solo per la vocazione religiosa.
E’ un qualcosa che è scritto, stabilito da prima o da sempre. La vocazione non è soltanto l’istante o il momento in cui uno sente la chiamata ma è tutta la vita, quindi è come se il signore mi abbia accompagnato all’incontro con i frati, con san Francesco…
Quello che mi ha fatto cambiare la prospettiva è che non solo posso amare ma che sono amato… perché quando l’amore lo voglio offrire io è come se tutto partisse solo da me, ma la mia esperienza con la preghiera e una catechesi sull’amore crocifisso di Gesù è che quell’amore di Gesù in Croce era anche per me, ho sentito forte un sussurro: “Io sono morto e sono risorto anche per te”, e da quel momento (…) è cambiata la prospettiva, non sono soltanto io ad amare ma la fonte dell’amore è qualcun altro, non sono io, è Gesù che ama me e io posso diventare strumento nelle sue mani…
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