
San Luigi Maria Grignion de Montfort
Giacché post e commenti di “tradizionalisti” che accusano pubblicamente i cosiddetti “modernisti” (identificati anche con una parte della Chiesa) sono migliaia, spesso con toni sarcastici e avvelenati seppure talora condivisibili nei contenuti, si può a ben ragione dire che anche se fossimo in tempi decisivi, costoro non farebbero parte del «piccolo resto». Tantomeno chi si identifica in grossi movimenti politici.
Anche quelli che si riuniscono sotto l’etichetta di progressisti, che vorrebbero rompere ogni argine e buttare all’aria ogni tradizione in nome di una malcompresa libertà di spirito, sono troppi perché possano appartenere al «piccolo resto».
Gli indifferenti, sono ancor di più.
In generale, perciò, quando mi rendo conto che la mia opinione è troppo approvata, capisco che probabilmente in qualcosa ho torto.
D’altra parte quando Cristo era circondato da folle osannanti, si ritirava o talora le parole che pronunciava lo lasciavano infine con ben pochi “like”.
Il «piccolo resto» è come il sole: fa luce e dona la vita al mondo, mentre sulla terra gli uomini pensano ad altro.
(Post dell’amico Pierluigi Cordova, col suo permesso)
«Chi saranno questi servitori schiavi e figli di Maria? Saranno fuoco che brucia, ministri del Signore che porteranno ovunque il fuoco dell’amore divino. Saranno “come frecce in mano a un eroe”, frecce acute nelle mani della potente Maria per colpire i suoi nemici. Saranno figli di Levi, ben purificati dal fuoco di grandi tribolazioni e molto uniti a Dio, i quali porteranno l’oro dell’amore nel cuore, l’incenso della preghiera nello Spirito e la mirra della mortificazione nel corpo e saranno ovunque il buon odore di Gesù Cristo per i poveri e i piccoli, mentre risulteranno odore di morte per i grandi, i ricchi e gli orgogliosi del mondo.» (San Luigi maria Grignion de Montfort, Trattato sulla vera devozione a Maria, § 57)
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