FERMENTI CATTOLICI VIVI

"Andate controcorrente. Di quanti messaggi, soprattutto attraverso i mass media, voi siete destinatari! Siate vigilanti! Siate critici!" Benedetto XVI

  • Follow FERMENTI CATTOLICI VIVI on WordPress.com
  • Fermenti Cattolici Vivi


    Come i fermenti lattici vivi sono piccoli ma operosi e dinamici e pur essendo invisibili sono indispensabili alla vita, spero che questi "fermenti cattolici vivi" contribuiscano a risvegliare la gioia di essere cristiani.

    Segui il blog su canale Telegram https://t.me/fermenticattolicivivi

  • Fermenti recenti

  • Fermenti divisi per mese

  • Fermenti divisi in categorie

  • Disclaimer

    Questo Blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62/2001. Immagini e foto possono essere scaricate da Internet, pertanto chi si ritenesse leso nel diritto d'autore potrà contattare il curatore del Blog, che provvederà personalmente all'immediata rimozione del materiale oggetto di controversia.

    ______________

    SE PRELIEVI MATERIALE DAL BLOG, PER FAVORE CITA LA FONTE E IL LINK. CONFIDO NELLA TUA CORRETTEZZA!
    ______________

    IL BLOG E' CONSACRATO AL
    CUORE IMMACOLATO
    DI MARIA

  • Fermenti Cattolici Vivi è stato visitato

    • 1.355.403 volte

Posts Tagged ‘Chiara Lubich’

«Ci può essere un ideale che non passa, che nessuna bomba (virus) può far crollare?»

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 12/06/2021

Le bombe della Seconda Guerra Mondiale fecero capire a Chiara Lubich quale fosse l’unico ideale che non passa.

Il virus, la pandemia, il crollo delle certezze a cui ci aggrappavamo prima del 10 marzo 2020… Siamo davanti a un bivio anche noi, soccombere o chiederci quale sia l’unico vero ideale che niente e nessuno può far crollare.

Ascoltiamo le parole di Chiara.

«Il movimento è iniziato molto semplicemente nella città di Trento, nell’Alta Italia, nel 1943.

Allora a Trento imperversava la guerra, io mi trovavo con alcune mie compagne nella città, eravamo molto giovani, ognuno di noi aveva un proprio ideale come tutte le giovani, da voler raggiungere nella vita.

Chi aveva come ideale lo studio, e questo era il caso mio, chi invece formarsi una bella famiglia, chi invece costruirsi una bella casa.

Ebbene, proprio la guerra con le sue bombe, faceva crollare un po’ tutte le cose, per cui noi non potevamo raggiungere lo scopo della nostra vita. Sembrava proprio che le circostanze ci dessero una grande lezione, ci facessero una predica e che tutto ci dicesse che tutto è vanità delle vanità, che tutto passa.

Contemporaneamente a questa visione drammatica delle cose, dentro di noi si faceva strada un’idea, che pensiamo un’ispirazione: ci può essere un ideale che non passa, che nessuna bomba può far crollare? E capimmo immediatamente che, sì, c’era un ideale. Quest’ideale era…, Dio!

Eravamo sorpresi, incantati; dicevamo: oh! L’unità, che divina bellezza! Non abbiamo parole per cosa dire, non si può spiegare, è Gesù!

Si vede, si sente, si gode con i sensi dell’anima, ma non si può dire, è ineffabile come Dio. Ci si accorge soprattutto quando manca, è come se il sole tramontasse.

E l’unità, che è la presenza di Gesù in mezzo a noi, porta il suo Spirito, lo Spirito di Cristo con tutti i suoi frutti, che sono: pace, gioia, voglia di amare, spirito di eroismo, illuminazione: fa capire, fa comprendere meglio le Scritture, interpretare meglio gli avvenimenti, è lo Spirito che guida, è lo Spirito Santo, lo Spirito di Gesù!»

Posted in Catechesi, Chiesa, Spiritualità | Contrassegnato da tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Leave a Comment »

«Incomincia tu!»

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 12/03/2018

Lunedì mattina, sonno invincibile, consueto mutismo mattiniero, silenzioso risentimento nei confronti della sveglia che suona impietosa e che reitera sadicamente il suo tormento ogni tre minuti.

Ci sono tutti gli ingredienti per il solito lunedì mattina stranito.

Biiip! Arriva un messaggio Whatsapp. Apro e leggo.

«Una volta ho chiesto a Chiara Lubich, la fondatrice del movimento dei Focolarini: “Dimmi, Chiara, se uno si trova in un ambiente, magari anche una famiglia, dove non c’è amore, che cosa deve fare?”

E Chiara ha risposto: “Incomincia tu a portare amore.”

Ma spesso è davvero difficile… Ci si trova a vivere in ambienti di lavoro con tanta gente che bestemmia, chi parla male di tutti, con persone sposate che tradiscono il coniuge apertamente, con persone fuori strada, pronte a tutto pur di far carriera, che in chiesa non vanno mai, non pregano più…, come si fa?”

E Chiara, con il suo solito sorriso, di nuovo mi ha risposto: “Incomincia tu. Il seme porta frutto.”» (Da “Un esercito contro il male”, di Padre Gabriele Amorth).

Grazie a Dio l’amica super mattiniera che mi ha inviato il messaggio, ha preceduto (anche se di poco) il turbinio di pensieri mattutini sulle preoccupazioni della giornata, della settimana, delle sfide che non sarò in grado di superare, delle cose, persone, situazioni che non sopporto ma che devo affrontare e di un eventuale asteroide sulla terra e di un probabile attacco alieno e di questo e di quello e… Ho capito che possiamo sovvertire un lunedì nato storto seguendo il consiglio di Chiara Lubich:

“Incomincia tu a portare amore.” – “Incomincia tu. Il seme porta frutto.”

Ho deciso di accogliere questo consiglio arrivato come un dono, ci ho pregato un po’ e, non so se riuscirò sempre e puntualmente a portare amore, ma la decisione di volerlo fare, su una frase di una donna di Dio (mandata da una donna di Dio), ha sovvertito un lunedì mattina nato storto indebolendo quei nemici a cui a volte, la nostra mente – caduta nel tranello del nemico – dà tanto potere.

“Incomincia tu a portare amore.” – “Incomincia tu. Il seme porta frutto.”

Appena sveglio, prima che i pensieri si perdano – e ti trascinino – nel mulinello delle preoccupazioni mattutine…

“Incomincia tu a portare amore.” – “Incomincia tu. Il seme porta frutto.”

Ne vale la pena.

Posted in Riflessioni personali | Contrassegnato da tag: , , , , , , , , , , , , , , , | 2 Comments »

Santa Scorese. Una Santa… al quadrato…

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 31/03/2014

Quello che l’ha resa eccezionale è la sua determinazione, quel puntare con tutte le sue forze alla santità

Santa_01E’ stata una ragazza straordinaria nel quotidiano, quindi straordinariamente ordinaria e ordinariamente straordinaria…

Una grande volontà di essere sempre se stessa senza compromessi…

Santa ha vissuto una vita abbastanza normale fino al liceo… Va a Bari, incontra un giovane che aveva odio verso la Chiesa… la segue, siamo nel 1988, da quel momento in poi Sara non si libererà di quel ragazzo…

L’accompagna fino al nostro paese, Sara informa il capostazione, telefona a papà, poliziotto. Pensavamo che finisse lì, da quel momento Santa non se ne libererà più…

Questa persecuzione l’accompagna durante tutto il suo cammino di crescita… Il suo animo si sta elevando in alto ma… questo ragazzo era sempre nei dintorni di casa, anche di notte… Sara ancava a Messa accompagnata in chiese diverse, era sempre scortata dalla famiglia, dagli amici, da tutta la comunità…

Santa_0215 Marzo 1991. Santa era stata a lezione, nel pomeriggio sarebbe andata in parrocchia per la catechesi di Azione Cattolica. Era il periodo incui sbaravano i primi albanesi a Bari e c’era emeregenza di carità, di assistenza. Durante la catechesi Santa ha lasciato un messaggio importante basato sulla carità fattiva. “Ha scosso gli animi”, ricorderanno il giorno dopo tutti gli amici.

Santa ha citofonato, papà si è affacciato e ha visto la scena dell’omicidio della sua bambina.

Santa non è morta in quel momento ma è stata trrasportata al policlinico di bari dove ho potuto vederla per l’ultima volta in un momento di grande, grandissima unità, quando sonoi riuscita a dirle di affidarsi all’Immacolata a cui siamo affidate entrambe. Lei mi ha fatto un cenno con gli occhioni grandi e colmi veramente di amore fino all’ultimo…

Santa muore quella notte. Naturalmente lascia il vuoto ma anche tanta spoeranz. Il Vangelo di quel giorno era quello del chicco di grano.

“In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Giovanni 12, 24)

Posted in Santi dei giorni nostri | Contrassegnato da tag: , , , , , , , , , , , , , , , | 1 Comment »