FERMENTI CATTOLICI VIVI

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Posts Tagged ‘consumismo’

Riflessioni da centro commerciale

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 16/06/2019

RomH080625 0674È domenica mattina e in famiglia si decide di andare a Messa la sera, per delle incombenze che non possiamo rimandare.

Facendo un’eccezione alla regola che mi sono imposto di andare in un centro commerciale solo se spinto da estrema necessità, soprattutto se è domenica, mi reco a quello più grande della città (sfacciatamente grande da  perdermici ogni volta) per ritirare gli occhiali di mia figlia senza i quali sembra la nipote bella di mister Magoo in giro per casa. 

In questa moderna “cattedrale” scopro un mondo che ipotizzavo ma che non conoscevo. 

In una sensazione di disorientamento vuoto, non posso fare a meno di osservare gente rilassata ma non pienamente felice, come se, qualunque cosa stesse provando in quel momento, non riuscisse ad essere piena. 

Frotte di gente normale, per bene, ma in preda a uno sguardo vago alla ricerca di qualcosa di indefinito, gente la cui fantasia non osava desiderare oltre questa enorme scatola colorata piena di cose da comprare, vagava, desiderava e comprava. 

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È questa la libertà? Lo svago? Desiderare quello che qualcun altro ha già deciso? Di botto si fa largo in me un insolito senso di nostalgia per la mia sgangherata parrocchia di periferia, del coro a cui appartengo, con le sue ferite e le discussioni sempre sulle stesse cose, del parroco che lotta in eroica solitudine coi soliti problemi, dei bambini e dei ragazzi che riempiono i primi banchi ma che spariscono non appena finisce il catechismo, una piccola galassia imperfetta che però ruota attorno a un “Sole” che riesce a mantenere in equilibrio le realtà più imperfette, difettose e diverse tra loro, compresa la cronica mancanza di senso che mi accompagna ovunque da quando ho il dono della ragione, ma che si affievolisce quando ruoto attorno a quel misterioso Sole che è la presenza di Gesù. 

La mia parrocchia, una sciancata armata Brancaleone che Eucaristia dopo Eucaristia, Messa dopo Messa, adorazione dopo adorazione orbita attorno a Qualcuno, che dev’essere davvero grande se riesce a tenere insieme tante diversità e imperfezioni con amore, portandole a innalzare lo sguardo in Alto, desiderando molto di più dei momentanei scintillii del centro commerciale più grande di Roma.

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Dire si alle cose importanti…

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 05/03/2015

Minimalism_02

Il minimalismo richiede lavoro e sforzo. Consiste nell’esercizio di non dire si a troppe cose in modo da concentrarsi nel dire si alle cose importanti. E’ anche risaputo che il minimalismo faccia bene sia al corpo che allo spirito.

La Quaresima è il tempo del minimalismo, sia dentro che fuori. Siamo invitati a visitare il deserto, come Gesù, e a dire no al troppo cibo, al troppo rumore, ai troppi accessori, alle troppe festività, alle troppe cose, alle troppe attività, ecc.

Sbarazzarsi di cose, acquistarne di meno, farne di meno, andare in meno posti: tutto questo comporta uno stabilire le priorità e farlo con impegno. E’ più facile lasciare che le cose si accumulino, restare disorganizzati, accettare ogni invito e impegno. E’ più facile a breve termine ma, nel lungo termine è più sano avere delle priorità, e a rimanere con quello che è davvero importante per te. Darsi delle priorità è una componente cruciale della felicità.

Vivere semplicemente, piuttosto che dire di si a tutto, rende più facile fare delle scelte. Uno dei problemi che abbiamo oggi è quello di avere troppa informazione, troppo intrattenimento, troppi stimoli, troppe opzioni, troppi negozi di alimentari, troppe risorse online.

Se impariamo a limitare noi stessi e le infinite opzioni che abbiamo, farà bene alla semplicità, alla sanità e al successo nella vita. Se hai pochi vestiti nell’armadio ma tutti funzionali e buoni, ti servirà meno tempo per sceglierne uno da indossare e ne avrai di più per fare ciò che è importante.

Se limiti il numero di gruppi e blog di cucina che segui, avrai più tempo per diventare davvero brava a realizzare quelle poche ricette scritte a mano nel tuo quaderno delle ricette. Se rassetti la tua casa meno spesso, forse ti renderai conto della gran quantità di cose che hai, e di quanto tempo ci voglia per pulirle tutte, e di come potresti usarlo meglio per buttare via quelle che non usi.

Minimalism_01Viviamo in un’epoca in cui acquistare cose è diventato veloce e facile, e consumarle è ancora più facile e veloce.

Sto rileggendo il libro “La casa nella Prateria” (“The Little House” in inglese, la piccola casa) e parte del suo fascino era proprio in quella piccola casa. Avevano così poche cose e così poche priorità (sopravvivenza, famiglia, ecc.) che la loro vita era davvero concentrata e intensa. Il loro tempo era impiegato in cose davvero essenziali per loro e non negli innumerevoli hobby o decorazioni o nel corso che fa più tendenza.

Anche la Chiesa ci invita a un minimalismo interiore in questa stagione, strappar via tutto quello che ci distoglie dalla priorità delle priorità, l’unica via per tornare alla casa di nostro Padre, l’unico vero obiettivo di santità qui sulla Terra. Siamo invitati a digiunare dalle cose che consideriamo essenziali come il cibo, per renderci conto che possiamo essere più minimalisti di così.

Siamo invitati a concentrarci sulla grande immagine della storia della salvezza e a rimuovere il nostro disperato bisogno di aqcuistare cose, fare cose e, in generale, distoglierci dalla nostra debole condizione di polvere.

[Tradotto dal mio blog cattolico americano preferito: Ignitum Today: http://www.ignitumtoday.com/2015/03/04/minimalism/%5D

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