«Cari figli! Questo tempo sia per voi il tempo della preghiera.»
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Messaggio della Regina della Pace del 18 marzo 2021
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 18/03/2021
«Cari figli!
Vi invito maternamente a ritornare alla gioia e alla verità del Vangelo, a ritornare all’amore di mio Figlio perché Lui vi aspetta a braccia aperte affinché tutto ciò che fate nella vita lo facciate con mio Figlio, con amore, affinché tutto sia benedetto; affinché la vostra spiritualità sia interiore e non soltanto esteriore.
Soltanto in questo modo sarete umili, generosi, colmi di amore e gioiosi.
E il mio Cuore materno gioirà con voi.
Vi ringrazio.»
Messaggio ricevuto durante l’apparizione annuale a Mirjana Dragicevic-Soldo il 18 marzo 2021.
(Fonte: The Medjugorje Web https://medjugorje.org)
La veggente Mirjana Dragicevic-Soldo ha avuto apparizioni giornaliere dal 24 giugno 1981 fino al 25 dicembre 1982. In occasione della sua ultima apparizione quotidiana, rivelandole il decimo segreto, la Vergine le rivelò che avrebbe avuto apparizioni annuali il 18 marzo e così è stato in tutti questi anni.
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Messaggio della Regina della Pace del 2 Luglio 2019
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 02/07/2019
Cari figli, secondo il volere del Padre misericordioso, vi ho dato ed ancora vi darò segni evidenti della mia presenza materna.
Figli miei, essa è per il mio desiderio materno della guarigione delle anime.
Essa è per il desiderio che ogni mio figlio abbia una fede autentica, che viva esperienze prodigiose bevendo alla sorgente della Parola di mio Figlio, della Parola di vita.
Figli miei, col suo amore e sacrificio, mio Figlio ha portato nel mondo la luce della fede e vi ha mostrato la via della fede.
Poiché, figli miei, la fede eleva il dolore e la sofferenza.
La fede autentica rende la preghiera più sensibile, compie opere di misericordia: un dialogo, un’offerta.
Quei miei figli che hanno fede, una fede autentica, sono felici nonostante tutto, perché vivono sulla terra l’inizio della felicità del Cielo.
Perciò, figli miei, apostoli del mio amore, vi invito a dare esempio di fede autentica, a portare la luce là dove c’è tenebra, a vivere mio Figlio.
Figli miei, come Madre vi dico: non potete percorrere la via della fede e seguire mio Figlio senza i vostri pastori.
Pregate che abbiano la forza e l’amore per guidarvi.
Le vostre preghiere siano sempre con loro.
Vi ringrazio!
(Fonte: The Medjugorje Web http://medjugorje.org)
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Una Regina e tutto un popolo in preghiera
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 25/02/2015
E’ capitato tanti secoli fa in una cittadina di nome Susa in Persia. Per una ripicca personale e per motivazioni di ossequio-religioso, Aman, luogotenente del re Artaserse, volle sterminare il popolo Ebreo, allo scopo di ingraziarsi il re.
Ma non tenne conto che la nuova regina Ester era ebrea, la quale, non potendo fare altro, mise a digiuno tutto il suo popolo per tre giorni e tre notti, e lei stessa pregò e digiunò con loro, prima di presentarsi davanti al re, per perorare la causa della sua vita e salvare così anche la vita di tutto il suo popolo. La storia ebbe un lieto fine, ma Aman pagò cara la sua crudele iniziativa.
Oggi succede la stessa cosa. Vedo una Regina che impegna tutto il popolo dei suoi “Cari figli” per sventare un grande pericolo, per salvare una “pace in pericolo”. (Cfr. messaggio a Ivan del 20 Febbraio 2015).
Sarà bene andare a rileggere questa storia nel libro di Ester, e soprattutto i capitoli 5, 6, 7 e 8 per capire come il Signore opera e come è fedele al suo stile di operare.
Michelangelo – Giudizio Universale – Cappella Sistina – Stato Città del Vaticano
Dio potrebbe intervenire in mille modi per fermare una guerra sanguinosa e terribile, ma Maria vuole servirsi dei suoi figli, ai quali chiede di “pregare insieme” per questa intenzione. E lo chiede non solo a un popolo, ma quasi bussando casa per casa, famiglia per famiglia.
Allora la storia ebbe un lieto fine. Oggi accadrà la stessa cosa? Non ho dubbi, se risponderemo “Sì” agli inviti della Regina della Pace, altrimenti potremmo passare davvero un bel po’ di guai.
Nell’affresco del Giudizio Universale di Michelangelo mi sorprende l’atteggiamento della Madre verso il Cristo Giudice: con la mano lo trattiene, ma volge lo sguardo verso il basso. Lei non dubita del Figlio, giustamente adirato, ma è ansiosa per noi.
In questo tempo di Quaresima il Signore ci doni la grazia di conoscere noi stessi, ma di sperimentare soprattutto la Misericordia del Signore: ci conosciamo?
Possiamo conoscere allora anche la Benevolenza e l’Amore Misericordioso del Signore, che tiene conto soprattutto della Sua Bontà, quando, pentiti, ci rivolgiamo a Lui per ottenere perdono…
Sentiamoci sotto la protezione di così grande Madre! Auguri!!!
(Fonte: Mailing list: Informazioni da Medjugorje, col permesso della moderatrice)
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“Questi ragazzi sono sereni, intelligenti, normali, sono strani quelli che li hanno portati qui”
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 07/11/2014

Apparizione del 6 ottobre 1984 durante la quale i veggenti sono stati sottoposti ad accurate indagini medico-scientifiche
Domanda: “Come hai reagito tu e come la Madonna quando voi veggenti siete stati sottoposti alle prove mediche per vedere se l’apparizione autentica o frutto della vostra immaginazione?”
Personalmente ho trovato questi esami molto pesanti. Tutto è avvenuto senza nessuna particolare richiesta o preparazione. Non mi aspettavo che gli esami sarebbero stati eseguiti proprio il giorno dell’anniversario quando vennero i medici francesi.
Ero un po’ nervosa perché sapevo che avrei anche ricevuto il messaggio. Di solito annoto il messaggio subito dopo l’apparizione ma quella volta ho dovuto aspettare fino a quando gli strumenti furono staccati.
E’ stato fastidioso perché era tutto molto insolito. Grazie a Dio tutto è andato bene, possa tutto avvenire a gloria di Dio!
Spero che dopo tanti anni di indagini tutti saranno soddisfatti e capiranno che la Madonna ci appare davvero. Ci hanno persino interrogati sotto ipnosi.
Se tutto questo è servito affinché molti che erano scettici finalmente possano credere alla presenza della Madre celeste, allora sono particolarmente contenta che siano stati fatti questi esami su noi veggenti.
Per quanto riguarda gli esami, tutto questo non ha turbato affatto la Madonna.
Non ci proibisce, né ci ordina di sottoporci alle indagini.
Il veggente Ivan che si sottopone nuovamente ad esami scientifici durante l’apparizione del 26 giugno 2005 a Medjugorje
Ci lascia il libero arbitrio in tutto, anche in questa questione.
Siamo noi stessi a decidere se accettare o no gli esami.
Anche questo è stato un esempio di come possiamo rendere testimonianza. Ci sono ora delle prove e i risultati dimostreranno l’autenticità delle estasi. Spero anche grazie a ciò di poter avvicinare sempre più cuori alla Madonna e per questo ho acconsentito.
Anche se devo dire che sono ormai stanca di tutte le inchieste e gli esami e che no so di che altro la gente abbia bisogno per accettare infine la verità…
Noi tante volte prendiamo in giro i giornalisti che arrivano e che chiedono se siamo schizofrenici o abbiamo visioni fasulle o altro e gli diciamo che siamo normali e che abbiamo i documenti con le prove che dicono che siamo normali. Poi gli diciamo: “Quando tu avrai un documento come il mio ritorna e poi parleremo”.
Scherziamo con loro ma è anche vero che per quanto riguarda la scienza siamo a posto perché ci hanno visitato un fiume di medici ed equipe di tutto il mondo, compresa una vostra equipe italiana condotta dal dottor Frigerio di Milano.
Domanda: “Tra i medici che vi hanno visitato c’erano anche non cattolici?”
Certo. Tutti i primi medici erano non cattolici. Uno era la dottoressa Dzuda, comunista e di religione musulmana, nota in tutta la Jugoslavia. Dopo averci visitato, disse: “Questi ragazzi sono sereni, intelligenti, normali, sono strani quelli che li hanno portati qui”.
Tratto dal periodico: Tutto Maria, periodico gratuito, Anno X, Settembre/Ottobre 2014, n. 59)
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Medjugorje, 34° anniversario. Dai loro frutti li riconoscerete!
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 25/06/2014
Oggi è il 34° anniversario dalla prima apparizione a Medjugorje.
Recita il Vangelo di Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! DAI LORO FRUTTI LI RICONOSCERETE! Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni, e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque, li riconoscerete. (Matteo 7,15-20)
Al di là di tutte le chiacchiere che si fanno sui mass-media, premessa una totale ubbidienza filiale al giudizio della Chiesa che ancora non c’è stato, per il momento ecco, a mio avviso, il parametro principale (almeno per noi credenti, la Chiesa poi farà il suo discernimento con la sua sapienza millenaria) con cui valutare le apparizioni forse tra le più lunghe della storia.
Dai loro frutti li riconoscerete!
La mia conversione è uno di questi frutti.
Guarigioni come quella di Cristian Filice guarito dalla SLA o di Raffaella che lì ha recuperato la vista e la fede, di Linda che a Medjugorje ha abbandonato la sedia a rotelle, o del piccolo Dario di Palermo guarito da un raro tumore al cuore si continuano a verificare in quella terra benedetta dove il Cielo sembra essersi aperto un varco…
Qualcuno non è guarito fisicamente come Chiara Corbella ma lì ha sperimentato una santità più profonda (insieme a un autentico cammino di fede) creando attorno a sé un fermento di fervore, conversione, pace e gioia che solo Dio può creare… Chiara è unica e speciale ma, quante storie di straordinaria santità come le sue.
E poi, il vero miracolo di Medjugorje, milioni di pellegrini da tutto il mondo e milioni di conversioni. Conversioni e conversioni… come quella di Fabio, scrittore e regista, o di Angela, satanista, ora consacrata a Maria.
Medjugorje: le uniche apparizioni in cui i veggenti sono stati analizzati con strumenti scientifici e trovati autentici. Quante storie come quella di Padre Eugenio che è andato a Medjugorje per scoprire l'”imbroglio”… tornando convinto che davvero lì il Cielo si è aperto un varco per noi, o di Heather Parsons, giornalista protestante che va a Medjugorje per lavoro e torna conquistata dalla Madonna.
Un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
All’ombra di quest’albero buono io vivo e trovo forza, per vivere con pace e gioia le sfide della vita, ma soprattutto all’ombra di quest’albero buono trovo Cristo, nella Chiesa.
Cara Gospa auguri di vero cuore, quel cuore che grazie a te batte di amore e fervore per quel Gesù che ci presenti e offri da 33 anni…
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DIECI segreti di San Giovanni Paolo II…
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 29/04/2014
Joaquin Navarro-Valls, direttore della sala stampa del Vaticano, racconta: Qualche anno fa avevo un appuntamento di lavoro con Papa Woytila. Il suo segretario mi dice che stava pregando nella sua cappella privata e che sarebbe stato avvisato del mio arrivo. Sono entrato anch’io nella cappella e ho aspettato in silenzio. Sono passati circa quaranta minuti senza che Giovanni Paolo II si muovesse. Poi quando all’improvviso si è reso conto che ero arrivato, ha esclamato: “Mi scusi, non mi sono accorto che il tempo passava!”. Ed era la stessa cosa tutti i giorni: la preghiera era una parte determinante della sua vita. (I fioretti di Giovanni Paolo II si Padre Daniel Ange, Elledici, pag 105)
Prudente come i serpenti e semplice come le colombe… (Mt 10,16)
Una volta riceve a colazione alcuni vescovi luterani provenienti dalla Svezia e dalla Norvegia. Questi gli chiedono: “Santo Padre, questo pranzo con lei può essere considerato un segno che il Papa riconosce il valore della nostra ordinazione?”. Replica immediata: “Questo pranzo coi vescovi luterani alla mia tavola può essere considerato come un segno che i vescovi luterani riconoscono la mia elezione a Papa?” (Op. cit. pag 93)
Amore per i poveri
Il 2 Luglio 1980 si trova a Rio de Janeiro per la prima volta. Durante una visita in una favela dove vivono migliaia di poveri, si sfila l’anello che porta al dito, dono di Paolo VI in occasione della sua nomina a Cardinale, e lo regala alla Chiesa locale. (Op. cit. pag 80)
Nell’Angelus del 21 Novembre 1993, Giovanni Paolo II, per rispondere alle speculazioni della stampa sul “declino del pontificato”, quando una lussazione alla spalla destra lo obbliga a impartire la benedizione con la mano sinistra, esclama: “Vi saluta il papa CADUTO ma non SCADUTO!” (Op. cit. pag. 68)
A Mons. Jean-Pierre Cattenoz, Vescovo di Avignone di recente nomina, che lo aveva invitato a visitare la sua diocesi, raccomanda: “Però non mi trattenga come l’ultima volta!”. L’allusione è al soggiorno forzato del papa ad Avignone nel XIV secolo. (Op. cit. pag. 54)
Una grande memoria in un grande cuore
Durante un’udienza, un suo collaboratore ddi stupisce di vedere il Papa fermarsi davanti a una coppia e chiedere: “Dove sono Chiara e Francesco?”. Effettivamente essi hanno due bambini con quei nomi; il Papa li aveva incontrati tutti ei quattro insieme, una sola volta, l’anno prima a Castel Gandolfo. (Op. Cit, pag 49)
Umanità
Una famiglia amica è invitata a trascorrere qualche giorno a Castel Gandolfo. Una sera i genitori, con grande meraviglia trovano accanto ai loro bambini il Papa in pigiama. Li aveva sentiti piangere disperatamente e si era precipitato dalla sua camera raggiungendoli prima dei genitori. (Op. cit. pag. 43)
Il giorno dopo l’attentato, al risveglio dall’anestesia durata molte ore per la lunga operazione questa è la prima domanda rivolta a Mons. Dziwisz: “Abbiamo recitato Compieta?”. (Op. cit. pag. 116)
Contemplazione
“Per tutta la vita mi sono convinto dell’importanza primordiale della preghiera e soprattutto della preghiera contemplativa, in ogni attività connessa alla mia vocazione” (Op. cit. pag. 115)
Il coraggio della verità
“La lotta fra il regno dello spirito maligno e il Regno di Dio è entrata in una nuova fase, la fase finale. Questa lotta continua nella nostra epoca e si sviluppa contemporaneamente allo svilupparsi della storia dell’umanità, nei popoli, nelle nazioni” (Agli universitari di Milano, marzo 1981).
Amore per la Chiesa Cattolica e sereno, ironico disincanto verso lo Stato del Vaticano
Un giorno riceve un asino in dono. Se ne parla a tavola: cosa farne? Metterlo nel giardino del Vaticano? Fargli una piccola casa? Dice il Santo Padre: “No, no, Di asini al Vaticano ce ne sono già troppi!” (Op. cit. pag. 57)
Posted in Attualità, Chiesa, Fioretti di santi | Contrassegnato da tag: canonizzazione, Chiesa, dieci segreti, due papi, due papi santi, Papa, quattro papi, San Giovanni Paolo II, Vaticano | 8 Comments »
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