Fra Michele racconta la sua vita, dalla droga alla consacrazione a Cristo nella Comunità dei Figli del Divino Amre.
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«L’unico obbiettivo della mia giornata era come trovare i soldi e come drogarmi.»
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 26/04/2023
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«Eravamo complici nel male; ancora adesso la gente se ci incontra si spaventa e cambia strada…»
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 14/08/2021
La commovente testimonianza di Luca e Davide, a Medjugorje.
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«Un percorso terapeutico con Maria»
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 13/01/2021
Dopo abusi, percosse, alcol, droga incontra l’Amore nella comunità Nuovi Orizzonti e dopo un viaggio a Medjugorje inizia quello che definisce “un percorso terapeutico con Maria”.
«Se è vero che ci sei, io ti chiedo una famiglia dove si possa respirare il calore dell’amore»
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«La mia vita era un fallimento: Gesù Cristo ha colmato quel senso di vuoto che avevo.»
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 19/07/2018
Lorenzo della comunità Nuovi Orizzonti racconta con una sincerità e un’onestà disarmanti, la sua storia di conversione.
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“Mi sentivo una pedina fuori gioco – Io non avuto coraggio, è stato Dio che ha avuto coraggio e ha guardato verso di me”
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 16/10/2015
L’incredibile storia del cantante Shoek che ha cambiato la sua vita grazie alla fede
Sono nato a San Patrignano perché i miei genitori erano tutti e due con problemi di droga. Mamma non volle abortire perché sia papà che lei videro in me una speranza.
Avevo tre anni, mia madre decise di abbandonarmi, quando vide che da me non ricavava soldi, mi lasciò in mezzo a una strada. Chiamò mio padre dicendogli di venirmi a prendere perché per lei ero diventato un peso.
Mio papà non aveva mai ricevuto amore dai suoi… Il suo modo per dimostrarmi amore era di portarmi nei locali. Per me era normale vedere spogliarelli, risse…
Mi facevo grande a scuola: io non vedo i cartoni animati ma le ragazze che si spogliano. In realtà volevo dormire a casa dell’amichetto, guardare il cartone animato…
Mi sentivo una pedina fuori gioco, mi sentivo che non servivo a niente in questa vita.
Crescendo… Ero un ragazzo insopportabile, odiavo me stesso. La vita mi faceva letteralmente schifo.
Iniziai a cercare Dio: OK, se esisti veramente, ho bisogno di capire perché ho una mamma così e perché mio papà per la droga è malato e può morire da un momento all’altro? Se veramente esisti dove sei? Avevo quattordici anni.
Mia madre mi offriva la droga. Quello che mi dava non era quello che desideravo ma mi sembrava che io avessi una mamma. Facevo finta che per un attimo potevo stare bene.
Mi cercavo la vita nella strada, dormivo di là, di qua, vivevo con una ragazza finché non mi sbatteva fuori… Amici veri non ne avevo.
Continuavo a sfidare Dio. Andavo nelle chiese e bestemmiavo, fino a che il prete non mi sbatteva fuori. In quel preciso momento Dio ascoltò, o meglio, io ascoltai. Una ragazzina credente, sul pulman,ogni giorno mi guardava. Stavo leggendo un libro di Marilyn Manson. Lei mi disse: “Ma lo sai che Gesù ti ama?”
Insisteva ogni giorno… Le dicevo si smetterla… Lei mi diede un biglietto! Se non posso parlòarti comincerò a scriverti che Gesù ti ama.
Leggevo la Bibbia. Quando non capivo chiedevo a lei, lei spiegava e toccava il mio cuore, fino a quando lessi Matteo 9, Gesù che si sedeva coi pubblicani e i peccatori – io sono venuto per i malati… Sentii l’abbraccio di Dio e un amore che non avevo mai sentito.
Signore, io voglio lavorare per te ma non so predicare, so fare musica…e così canto che no è finita, che c’è ancora una speranza, i problemi ci sono ma Dio è più grande dei nostri problemi.
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“Andare a Medjugorje? Ne avevo sentito parlare e la consideravo una truffa pubblicitaria”
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 08/11/2014
Marco. Sesso, alcool, droga, Medjugorje e la nuova vita in Dio.
38 minuti e 29 secondi.
Tanto dura questo video.
Prendeteveli, ne varrà la pena.
Prendetevi 38 minuti e 29 secondi per ascoltare questa testimonianza forte, autentica di un giovane uomo che le ha provate davvero tutte e che a Medjugorje, con delle dinamiche che solo una Madre può mettere in pratica, ha incontrato Dio e ritrovato la pace.
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Fra Daniele, dalla droga a Cristo, risanato dopo aver toccato… Gesù
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 11/04/2014
Dalla droga a Cristo, dopo aver sperimentato la guarigione dalla tossicodipendenza durante un’adorazione eucaristica.
La bella storia di fede, guarigione e vocazionale di frate Daniele
Una vita segnata dalla sofferenza, una sofferenza che però nella nostra famiglia si è rivelata pedagogica, non fine a se stessa ma una sofferenza che accolta nella fede ha preparato i nostri cuori ad accogliere il mistero.
Maria ha riportato mia madre a Gesù. E Gesù le ha dato la forza di stare nella situazione in cui si trovava.
Iniziai a bere, a fare uso di sostanze stupefacenti leggere, fino a finire con le droghe pesanti e a diventare tossicodipendente.
Mia madre anziché detestarmi, mi incoraggiò, mi amò così come ero e lei, che aveva fatto esperienza di Gesù che salva, che ha l’ultima parola sulla morte, mi invitò a chiedere aiuto a lui e anche ad andare al SERT e assumere farmaci per l’astinenza.
Il 25 novembre del 2006, ero a una due giorni di convegno del Rinnovamento nello Spirito, era la solennità di Cristo Re dell’Universo. MEsi prima mia madre mi aveva invitato a chiedere a Gesù di farsi conoscere da me.
“Il male che oggi attrae i giovani e che propone felicità apparenti” era il tema delle catechesi del convegno. Rimasi colpito dalle parole di un frate, sembrava che gli avessi raccontato la mia storia, rileggeva il mio vissuto.
Le attrattive del mondo danno una felicità apaprente ma poi conducono a sperimentare nel cuore una grande amarezza. Il potere, la droga, il sesso, l’alcol. Il male mira a distruggere il nostro corpo che è il luogo abitato da Dio e attraverso cui possiamo fare esperienza di Dio nella profondità del nostro cuore.
Io, l’orgoglioso, sentii l’esigenza di umiliarmi.
Un padre pregò su di me, mi benedisse e tornai al mio posto. ALl’adorazione, un padre con Gesù Eucarestia passò in mezzo alla folla che era di 600 persone. Gesù mi passò accanto, alle spalle, poi stava tornando verso l’altare, io sentii dentro di me il desiderio di andare a toccarlo. Andai, da dietro lo toccai e tornai al mio posto.
Il giorno dopo non presi il metadone e mi resi conto di non avere più crisi di astinenza, mi resi conto di essere stato guarito da quella Parola…Perché?
Come l’emorroissa toccò il mantello di Gesù… E’ un po’ quello che ho vissuto io, risanato dopo aver toccato Gesù.
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