Se volete capire questa affermazione prendetevi del tempo e gustatevi questo video interessante del Professor Antonino Zichichi in cui controbatte con rara eleganza, le critiche che gli vengono mosse per essere scienziato e credente e per dirlo in pubblico senza complessi.
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«Quando mangiate la pizza state masticando un concentrato di spazio-tempo, ecco perché il “materialismo scientifico” fa a pugni con la scienza.»
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 04/04/2018
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«Il Dio della Bibbia è anche il Dio del genoma»
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 20/01/2018
Ero sbalordito dall’eleganza del codice genetico umano e non riesco a capire come la natura avrebbe potuto crearsi da sé.
Nessuno scienziato serio oserebbe affermare di avere a portata di mano una spiegazione naturalistica dell’origine della vita. Solo una forza al
di fuori del tempo e dello spazio avrebbe potuto fare una cosa simile.
Il Dio della Bibbia è anche il Dio del genoma. Egli può essere adorato in una cattedrale o in un laboratorio».
(Francis Collins, a capo del team di scienziati che ha decifrato il genoma umano)
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«La causa (dell’universo) deve essere trascendente, come l’idea cristiana di Dio»
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 15/01/2018
«Sono convinto che la fede cristiana sia una credenza ragionevole e non vi sia alcun conflitto tra le scoperte scientifiche e il cristianesimo. Ritengo che il Creatore dell’universo sia il Dio della Bibbia».
Così si è presentato Michael G. Strauss, fisico delle particelle del CERN di Ginevra e docente presso l’Università dell’Oklahoma.
Poche settimane fa ha infatti aperto il suo sito web personale (www.michaelgstrauss.com), motivandolo così: «Da qualche tempo ho l’opportunità di parlare nelle università, nelle scuole e nelle chiese circa l’intersezione tra la scienza e la fede cristiana. Spesso capita che la gente mi chieda se ho scritto qualcosa su questo per esplorare il tema in modo più dettagliato».
Così è nata l’idea di uno spazio virtuale, decisione insolita per un ricercatore di un certo peso: apprezziamo molto dato che tale tematica sul web è solitamente, e purtroppo, inflazionata per la gran parte da avvocati del creazionismo biblico e scienziati dell’ateismo militante.
Esperto dell’interazione tra quark e gluoni e attualmente impegnato sulle proprietà del bosone di Higgs, Strauss ha scritto che «come scienziato professionista e come cristiano posso
avere qualcosa da offrire alla discussione concernente il rapporto tra cristianesimo, la scienza e pensiero oggettivo».
I suoi primi due articoli sono stati dedicati alla teoria del Big Bang, riflettendo sulla «ripugnanza che questa idea ha generato» fin dall’inizio in certi ambienti positivisti, la quale «è stata alla fine accettata solo perché le prove a suo favore sono schiaccianti e indiscutibili». E’ interessante la sua precisazione: «Quando si sente dire che gli scienziati discutono se il Big Bang si sia davvero verificato, in realtà stanno solo mettendo in discussione ciò che è accaduto nei primi 10 -35 secondi o giù di lì, non se vi è stato un inizio effettivo. Nessuno ha dubbi sul fatto che l’universo visibile era molto piccolo, caldo e denso, circa 13,8 miliardi di anni fa ed è da allora in uno stato di espansione».
Il problema è che a molti «non piace l’implicazione teologica e filosofica di un universo che ha avuto un inizio effettivo e continuano a cercare scappatoie. Eppure tutte le osservazioni che abbiamo, tutti i calcoli teorici, e anche alcuni calcoli proiettivi come il teorema di Borde-Guth-Vilenkin, danno credito alla conclusione che tutto lo spazio, il tempo, la materia e l’energia di questo universo ha avuto un inizio.
Il Big Bang è un termine improprio perché non c’è stata una sorta di esplosione dato che non c’era nulla che esisteva che potesse esplodere. È l’origine dell’universo. Quindi, se questo universo ha avuto un inizio, allora la causa dell’universo non può essere una parte dell’universo. La causa deve essere trascendente, come l’idea cristiana di Dio».
Fa bene il prof. Strauss a non parlare di “prova di Dio”, non è saggio mischiare i piani. Ha probabilmente ragione anche quando scrive: «I teisti non avrebbero potuto delineare uno scenario migliore per sostenere il teismo». Lo stesso pensiero del fisico americano è condiviso da altri colleghi, anche importanti premi Nobel, come ad esempio Arno Penzias, Leon Max Lederman e Antony Hewish. Abbiamo raccolto le loro parole in questo dossier.
Strauss ha promesso altri articoli in cui discuterà degli scenari alternativi all’origine del nostro universo che non richiederebbero un inizio effettivo di esso, entrando dunque nel vivo del grande dibattito scientifico e filosofico su questa tematica. Buon lavoro!
(Fonte: http://www.uccronline.it pubblicato il 15/2/2017)
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