Girando su internet mi sono imbattuto su questo brano di San Giovanni Maria Vianney, conosciuto come il Curato d’Ars:
«La virtù della Prudenza ci fa discernere ciò che sarà più gradito a Dio e più utile alla salute della nostra anima. Bisogna scegliere sempre quello che è più perfetto.
Ammettiamo che ci si presentino due opere buone da compiere, una a favore di una persona che amiamo, l’altra a favore di qualcuno che ci abbia fatto del male; ebbene! è a quest’ultima che bisogna dare la precedenza.»
Mentre leggevo, aderendo interiormente alle parole sapienti del santo francese, non potevo non pensare a quanto oggi non si faccia più tanto caso, a quanto non venga più insegnata oserei aggiungere, la virtù della prudenza e mi venivano in mente le parole di Mons. Pierino Galeone, fondatore dei Servi della Sofferenza, quando un giorno di una ventina di anni fa mi diede un insegnamento il cui senso è più o meno questo:
«Se un’azione, non sbagliata, che non è né bene né male, costituisce però il primo passo per un’altra azione che è male o peccato, la prudenza è quella cosa per cui decidi di non fare quella cosa, anche se non c’è nulla di male.»
E’ tanto semplice ma quanto trascuriamo tutti questa virtù… E restiamo fregati in nome di una malintesa libertà che finisce solo col farci trovare peggio nei pasticci.
Quell’azione (anche buona) è il primo passo verso il peccato? Anche se non c’è nulla di male, evitala. Questa è la virtù della prudenza.
Parlare con quel collega (cosa in sé né buona né cattiva) ti fa cadere nella maldicenza? Anche se non c’è nulla di male a parlare con quel collega, evita di parlare con quel collega se finisci sempre col cadere nella maldicenza.
Andare a prendere un caffè con un’amica non è peccato, ma se quell’amica non ti è indifferente e tu sei sposato, e prendere il caffè con lei potrebbe essere il primo passo per qualcos’altro, anche se non ci sarebbe nulla di male in quel caffè, la prudenza ti dice – non andare a prendere il caffè con l’amica.
Può sembrare una limitazione alla libertà secondo la mentalità di questo mondo che ribalta molti valori, ma è proprio il contrario; non è che un passo – o meglio, un passo non fatto – che ci evita tanti guai, rendendoci davvero più liberi perché ci porta a discernere e quindi a scegliere il vero bene e i mezzi adeguati per compierlo.
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