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Posts Tagged ‘Francisco Marto’

«Cento anni dopo, la Madonna di Fatima ha un messaggio inascoltato da dare»

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 13/05/2017

Un prezioso promemoria per tutti noi…

Che fatica capire la Madonna di Fatima!

Non mi spiego perché ha mostrato a tre ragazzini poco più grandi dei miei figli una spaventosa riproduzione dell’inferno, mentre io giro canale se c’è violenza in televisione.

Non comprendo con che mancanza di tatto possa aver predetto a due di loro una morte dolorosa prossima a venire. Mi inquieta il digiuno che ha imposto a dei bambini nell’età in cui una corretta alimentazione costruisce il fisico.

Come se non bastasse, ha mescolato la fede e la politica, contravvenendo alla regola base della diplomazia internazionale: ha chiesto la consacrazione della Russia per scongiurare una nuova guerra.

Maria, in quel pascolo del Portogallo, ha parlato ai pastorelli analfabeti con la schiettezza di una mamma contadina davanti al focolare: usando immagini estreme, assegnando mansioni chiare, ipotizzando una punizione in caso di disubbidienza. Come è lontano il suo linguaggio dalla nostra comunicazione senza contrasti, depotenziata con lo scopo di non offendere nessuno, resa spesso puro stile senza il nocciolo di una vera soluzione.

Ho riletto molte volte quelle parole cadute dal cielo cento anni fa: forse è proprio il loro contenuto così chiaro a risultare inaccettabile per noi persone del duemila appassionate di misteri e rompicapi.

I suoi discorsi sono il contrario di un enigma, perché la Mamma di Gesù non ha bisogno dei giri di parole delle divinità pagane: Maria dice senza troppa educazione che l’inferno esiste, che la preghiera funziona (può cambiare la storia!), che ogni scelta che facciamo è legata a doppio filo con il destino di tutto il mondo.

Ci crediamo davvero? Quando ho un problema, mi inginocchio? Ho paura della possibilità di soffrire pene eterne come conseguenza di certe decisioni? Parlo con chi mi vuole bene del destino ultraterreno che ci attende?

Cento anni dopo, la Madonna di Fatima, ha un messaggio inascoltato da dare: la religione non è un gesto sociale, ma vertiginosa trascendenza.

(Articolo originale di Emanuele Fant, da https://costanzamiriano.com/)

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“Molti dei nostri perché non avranno risposta, ma se ci arrendiamo (come Francisco), andrà tutto bene”

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 04/04/2017

In occasione della ricorrenza del beato Francesco Marto di Fatima, riporto un brano di un’intervista di EWTN a Angela de Fatima Coelho, postulatrice per la causa di canonizzazione di Jacinta e Francisco, in cui parla della santità del veggente bambino e di alcune lezioni che possiamo imparare da lui.

Quanto sono fedele alle grazie ricevute da Dio, sebbene per le mani di Maria?

Contrariamente all’opinione diffusa, il semplice fatto di vedere la Madonna non rende santi. Ci sono esempi di veggenti che non lo sono diventati. “Ciò che ha reso i bambini santi è stata la loro fedeltà, la loro reazione, il modo in cui hanno risposto alle grazie ricevute. Ognuno di noi riceve delle grazie, ma come rispondiamo ad esse? La chiave è nel loro abbandono a quanto hanno visto e udito.”

Sono felice delle grazie che Dio mi ha concesso o mi paragono costantemente agli altri?

Le vite sante dei veggenti Grancisco e Jacinta di Fatima hanno molto da insegnarci, dice Sister Angela, postulatrice della causa di caninozzazione di entrambi.

“Francisco non ha mai sentito la Madonna”, dise Sister Angela. “La vedeva ma non riusciva a sentirla. Questo non lo ha mai disturbato. In questo mondo siamo costantemente chiamati a essere ‘i migliori’, se non lo siamo pensiamo subito: ‘Non sono degno, sono immondizia.’ Francisco era così umile da accettare questo ruolo apparentemente minore nella storia di Fatima.

Lui era amato da Dio, per cui non gli importava se non riusciva ad ascoltare, e non si sentì mai umiliato. Non si sentì mai da meno delle sue cugine Lucia e Jacinta. Non chiese mai a Dio: ‘Perché loro e non io?’. Uno dei nostri maggiori errori è quello di paragonarci agli altri. Questo è orgoglio. Secondo me, tra i tre, quello che ha capito maggiormente Dio, che ha avuto una conoscenza più profonda del mistero di Dio, è stato Francisco Marto.”

La suora sottolinea un altro problema con la “Gotta Be #1 mentality” (mentalità del “devo-essere-primo”, n.d.t.): “Che ne è dei milioni di persone che non sono il numero uno? Sono condannate all’infelicità? Dio ci chiama ad essere felici. La buona notizia è il vangelo della gioia. Questo è il grande messaggio della Pasqua!”

Quando mi capitano cose che non mi piacciono, chiedo delle spiegazioni a Dio?

La madre di Francisco disse a Sister Angela che, all’inizio, Francisco non vedeva la Madonna. Quando Lucia se ne rese conto, chiese alla Vergine perché Francisco non la vedesse. “Nostra Signora non ci disse il perché – riporta la suora – ma disse a Lucia, ‘Digli di pregare il Rosario e mi vedrà.’ Francisco obbedì con semplicità. Dopo la sesta o settima Avemaria, cominciò a vedere la Madonna. Molti dei nostri perché non avranno risposta, ma se ci arrendiamo (come Francisco), andrà tutto bene.”

Sister Angela nota come questa storia ci deica molto sull’immensa importanza che la Madonna lega al Rosario.

Faccio del mio meglio per consolare il Cuore di Dio anche se non capisco cosa significhi?

La suora afferma che Francisco rimase inorridito quando realizzò quanto i nostri peccati intristiscano il Cuore di Dio. La cosa che definì di più la spiritualità di questo ragazzino fu la sua insistenza sul fatto che dovremmo fare tutti del nostro meglio per consolare il Cuore di Dio.

Il padre di Francisco raccontò che sentiva spesso il figlio piangere nel cuore della notte e avrebbe voluto consolarlo. Il bambino che vide la Madonna a otto anni e morì a dieci avrebbe risposto: “Pensavo al perché Dio fosse così triste. Se solo lo potessi rendere felice.” A volte restava sveglio tutta la notte. Semplicemente pregava.

Ritengo che solo la gente con un lavoro importante abbia la capacità di cambiare il mondo?

Sister Angela racconta anche che, nell’ottobre 1996, l’allora Cardinal Ratzinger rilasciò un’intervista a una radio portoghese a cui disse: “Uno degli errori più comuni, anche tra i cattolici, quello di pensare che solo grandi eventi politici o economici possano avere un effetto sulla storia del mondo. Qui a Fatima si parla di preghiera, conversione e penitenza. Pare che siano un nonnulla, ma quelle sono le cose veramente efficaci che possono cambiare la storia del mondo.”

(Tradotto dall’inglese da: https://insideewtn.wordpress.com/2014/05/29/lessons-from-fatima-what-we-can-learn-from-francisco-marto/)

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