Il giovanissimo Fra’ Simone racconta la storia della sua vocazione
Questo incontro avviene nella preghiera, con l’incontro con Dio.
Un’esperienza talmente forte che tutto il resto appassiva…
Mi sono sentito prima di tutto amato da Dio e poi mi sono sentito a seguire questo amore. Davanti a questo amore di cui ho fatto esperienza, non potevo dire di no, non potevo tirarmi indietro.
Io ho trovato il senso della mia vita, la pienezza, la gioia. Ora sono pienamente felice e mi sento realizzato, sebbene abbia fatto voto di povertà, di obbedienza che, agli occhi del mondo può sembrare di aver rinunciato a tutto.
Questa vita è l’inizio di una vita che durerà per sempre…
Cristo è risorto ed è vivo. E questa è una notizia stupenda per noi perché se il Signore è risorto ed è vivo, anche noi potremo vivere con lui.
La comunità è un mezzo. Ci sono tante vie di consacrazione nel mondo., Il Signore mi ha fatto conoscere la Fraternità Francescana di Betania perché mi ha voluto qui. La preghiera, la vita fraterna e l’accoglienza sono i pilastri del carisma e questo mi ha molto affascinato.
Alcuni amici mi stimano e ammirano (anche se io dico loro che devono ammirare Qualcun altro, Dio, noi siamo solo strumento). Altri non capendo pensano che sia una scelta di ripiego, Però, una cosa da dire a queste persone sicuramente è che IO SONO FELICE ADESSO, e questa felicità non può derivare dalle rinunce che faccio, c’è qualcosa di soprannaturale. Qual è la Forza che muove tutto? Queste persone non sanno rispondere a questa domanda. Una risposta l’abbiamo noi. Ma sono un po’ scusate perché l’incontro con Dio è un’esperienza personale e la persona che non l’ha fatta non può capire queste cose.
Deriva tutto dalla preghiera. Se io smettessi di pregare, tutto si spegnerebbe.
Gesù si può incontrare soprattutto nella preghiera.