La storia di Gianluca, un giovane santo dei nostri giorni.
Alla fine ha vinto lui…
Sono prete da vent’anni… E’ l’unica persona con cui ho parlato della vita eterna e ho percepito che ci credeva.
Ho visto un santo, un giovane santo. Non ha mai fatto pesare niente, è sempre stato solare nella malattia.
Si chiedeva: “Ma davvero io sono una calamita?”
“Io faccio sempre questa preghiera, dico: Signore, “smezzami” la Croce, come dire, io la sopporto ma ho bisogno che tu ci sia.
Credo che lui sia vivo e che parli più di prima…
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Signore “smezzami” la Croce!
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 26/06/2015
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“Non c’è nulla di più sbagliato nel credere che Dio sia qualcosa che non ci appartenga.”
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 07/12/2014
Perché vale la pena credere?
Un minuto e mezzo di sincerità giovanile a cui vale davvero la pena dare credito…
Perché quando mi sveglio alla mattina, nasce spontaneo dentro di me di cercare la felicità nella mia giornata.
E penso che alla fine è una cosa comune dell’essere umano di cercare la felicità, di cercare un senso.
E il senso si compie nell’amore, e l’amore è nella verità, e la verità non è niente di irreale, la verità è esperienza.
La verità non è una filosofia, non è un concetto, la verità è vita.
E così non c’è nulla di più sbagliato nel credere che Dio sia qualcosa che non ci appartenga, che sia qualcosa di astratto.
E invece no, e invece Dio si manifesta, si manifesta ogni giorno, in ogni momento, in quello che faccio, in quello che dico, in quello che penso, nel nostro vivere si manifesta.
Molte persone però, rifuggono dalla fede, perché hanno paura, perché c’è timore del giudizio degli altri, perché la fede costa sacrificio.
Ma tutte queste cose, la paura, il timore, l’ipocrisia, non fanno altro che allontanarci da quello che è la realtà, di farci perdere il gusto della vita, ma della vita vera.
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