Come i fermenti lattici vivi sono piccoli ma operosi e dinamici e pur essendo invisibili sono indispensabili alla vita, spero che questi "fermenti cattolici vivi" contribuiscano a risvegliare la gioia di essere cristiani.
Segui il blog su canale Telegram https://t.me/fermenticattolicivivi
Questo Blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62/2001. Immagini e foto possono essere scaricate da Internet, pertanto chi si ritenesse leso nel diritto d'autore potrà contattare il curatore del Blog, che provvederà personalmente all'immediata rimozione del materiale oggetto di controversia.
______________
SE PRELIEVI MATERIALE DAL BLOG, PER FAVORE CITA LA FONTE E IL LINK. CONFIDO NELLA TUA CORRETTEZZA!
______________
IL BLOG E' CONSACRATO AL
CUORE IMMACOLATO
DI MARIA
«Senza il coraggio di parlare di purezza del corpo, a mio avviso nemmeno la festa di domani si capisce.
I dogmi mariani sono molto carnali. Tanti teologi e uomini di Chiesa hanno abbandonato questi temi, per reazione alle derive puritane e moralistiche che purtroppo hanno effettivamente snaturato uno dei tesori più belli della sapienza cristiana.
Tanti tollerano a fatica i dogmi mariani, poi, perché li hanno sostituiti col dogma del malinteso dialogo ecumenico ad ogni costo, o perché dimenticano che ciò che qui è umile, in Cielo viene esaltato.
Ma la purezza della carne, veramente capita, non ha niente a che vedere con l’astinenza sessuale fine a sé stessa, con il ludibrio pubblico, con i moralisti che ti giudicano misurando i centimetri della gonna, con la repressione della sessualità.
No. Significa che io non mi prendo il tuo corpo, non m’impossesso della tua carne, se prima non ti ho dato la mia anima, la mia volontà, tutta, se non mi sono impegnato a prendermi cura di te, corpo e anima, per sempre.
Il tuo corpo non è un passatempo di cui posso liberarmi quando mi stanco o non sento nulla.
ignifica capire la dignità del corpo, e anche vestirsi in modo non volgare viene naturale quando capisci quanto vali, senza bisogno di elenchi su cosa è lecito e cosa no.
L’Immacolata concezione allora non è solo ammirare in Maria un’opera meravigliosa di Dio, un quadro bellissimo di uno straordinario artista, ma anche un modo con cui Dio vuole insegnarci ad amare.
Buona Vigilia a tutti.»
(Dall’account Facebook dell’amico Pierluigi Cordova, col suo consenso)
Condivido con gioia questa storia edificante che ci dice che quando è volontà di Dio, avvengono miracoli e guarigioni, a volte no, a volte Dio concede il tempo per puntare all’Essenziale; è un mistero che capiremo solo dopo ma, il miracolo della conversione e di una morte santa è sempre a disposizione dell’uomo che cerca Dio con fiducia affidandosi alla Mamma Celeste.
Zduńska Wola, Polonia, 8 gennaio 1894 – Auschwitz, Polonia, 14 agosto 1941
Massimiliano Maria Kolbe nasce nel 1894 a Zdunska-Wola, in Polonia. Entra nell’ordine dei francescani e, mentre l’Europa si avvia a un secondo conflitto mondiale, svolge un intenso apostolato missionario in Europa e in Asia. Ammalato di tubercolosi, Kolbe dà vita al «Cavaliere dell’Immacolata», periodico che raggiunge in una decina d’anni una tiratura di milioni di copie. Nel 1941 è deportato ad Auschwitz. Qui è destinato ai lavori più umilianti, come il trasporto dei cadaveri al crematorio. Nel campo di sterminio Kolbe offre la sua vita di sacerdote in cambio di quella di un padre di famiglia, suo compagno di prigionia. Muore pronunciando «Ave Maria». Sono le sue ultime parole, è il 14 agosto 1941. Giovanni Paolo II lo ha chiamato «patrono del nostro difficile secolo». La sua figura si pone al crocevia dei problemi emergenti del nostro tempo: la fame, la pace tra i popoli, la riconciliazione, il bisogno di dare senso alla vita e alla morte. (Avvenire)
CONSACRAZIONE a MARIA IMMACOLATA composta da M. Maria Kolbe
O Immacolata, Regina del cielo e della terra, Rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima, cui Dio volle affidare l’intera economia della misericordia, io, indegno peccatore, mi prostro ai tuoi piedi, supplicandoTi umilmente di volermi accettare tutto e completamente come cosa e proprietà Tua, e di fare ciò che Ti piace di me e di tutte le facoltà della mia anima e del mio corpo, di tutta la mia vita, morte ed eternità. Disponi pure, se vuoi, di tutto me stesso, senza alcuna riserva, per compiere ciò che è stato detto di Te: “Ella ti schiaccerà il capo” (Gn 3,15), come pure: “Tu sola hai distrutto tutte le eresie sul mondo intero” (Lit.), affinché nelle Tue mani immacolate e misericordiosissime io divenga uno strumento utile per innestare e incrementare il più fortemente possibile la Tua gloria in tante anime smarrite e indifferenti e per estendere in tal modo, quanto più è possibile, il benedetto regno del SS. Cuore di Gesù. Dove Tu entri, infatti, ottieni la grazia della conversione e santificazione, poichè ogni grazia scorre, attraverso le Tue mani, dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi.
Concedimi di lodarTi, o Vergine santissima. Dammi forza contro i Tuoi nemici.
Antonietta Raco racconta la sua guarigione dalla Sclerosi Laterale Primaria, una variante della SLA, dopo un pellegrinaggio a Lourdes. I medici non avevano mai visto nulla di simile.
Credo che la mia fede mi abbia aiutata molto.
Non ho mai rinunciato alla santa Messa e alla catechesi di don Enzo, queste erano le mie uscite.
Davanti alla grotta ho ringraziato la Madonna per questo viaggio e ho detto se mi poteva dare la pace, la serenità, la forza per affrontare tutto quello che mi stava accadendo (…) e in particolare avevo chiesto la guarigione di una bimba del nostro paese gravemente ammalata.
[Nelle piscine] abbiamo detto una preghiera e proprio in quel momento mi sento un abbraccio. Lì per lì ho pensavo che era una volontaria, ma le mani le aveva alle mie gambe, le altre erano qua, e in quella frazione di momento ho sentito una bellissima voce, una bellissima voce di una donna giovane che mi diceva: “Non avere paura!” … nel frattempo, dentro alla vasca, dolori atroci alle gambe…
A casa ho risentito quella voce: “Ma diglielo diglielo, chiamalo, chiamalo!”… Ho camminato, mi son fermata, ho fatto due giravolte, mio marito ha cercato di venirmi incontro… Camminavo in giro per casa senza stampelle, sentivo il pavimento sotto ai piedi… L’ ho capito veramente quello che era successo.
(video realizzato da Federica Catta del progetto The Wall del gruppo RapGesuCristico)
Renderesti la tua vita caotica?
Ti faresti prendere dalla frenesia di mille altre distrazioni facendo di tutto fuorché FERMARTI e ASPETTARE?
Ogni anno abbiamo l’opportunità di far entrare nella nostra vita un cambiamento radicale ma il più delle volte la perdiamo presi dall’ansia di preparare tante cose… tante cose… Ma la cosa più importante, il nostro cuore, questo è il senso dell’Avvento, FERMARSI, per preparare il nostro cuore ad accogliere Gesù nella nostra vita, più pienamente di prima.
Discreto, sereno, razionale, Jean-Pierre Bély racconta il suo percorso di fede culminato col miracolo della guarigione dalla sclerosi multipla nel 1987, ufficialmente riconosciuto dal Bureau Médicale come 66° miracolo dell’Immacolata Concezione.
Ho vissuto un’avventura spirituale molto forte, ho sentito profondamente, diciamo, il perdono di Gesù per tutto ciò che mi è accaduto nel corso della vita, a partire dalla mia giovinezza, una risposta a tutti gli interrogativi che mi ero posto, e tutto questo si è manifestato con una sensazione di pace, di gioia e di serenità, è la mia guarigione del cuore, e per me è la più bella, e la guarigione del corpo che è avvenuta in seguito non è che la ciliegina sulla torta.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.