È domenica mattina e in famiglia si decide di andare a Messa la sera, per delle incombenze che non possiamo rimandare.
Facendo un’eccezione alla regola che mi sono imposto di andare in un centro commerciale solo se spinto da estrema necessità, soprattutto se è domenica, mi reco a quello più grande della città (sfacciatamente grande da perdermici ogni volta) per ritirare gli occhiali di mia figlia senza i quali sembra la nipote bella di mister Magoo in giro per casa.
In questa moderna “cattedrale” scopro un mondo che ipotizzavo ma che non conoscevo.
In una sensazione di disorientamento vuoto, non posso fare a meno di osservare gente rilassata ma non pienamente felice, come se, qualunque cosa stesse provando in quel momento, non riuscisse ad essere piena.
Frotte di gente normale, per bene, ma in preda a uno sguardo vago alla ricerca di qualcosa di indefinito, gente la cui fantasia non osava desiderare oltre questa enorme scatola colorata piena di cose da comprare, vagava, desiderava e comprava.
È questa la libertà? Lo svago? Desiderare quello che qualcun altro ha già deciso? Di botto si fa largo in me un insolito senso di nostalgia per la mia sgangherata parrocchia di periferia, del coro a cui appartengo, con le sue ferite e le discussioni sempre sulle stesse cose, del parroco che lotta in eroica solitudine coi soliti problemi, dei bambini e dei ragazzi che riempiono i primi banchi ma che spariscono non appena finisce il catechismo, una piccola galassia imperfetta che però ruota attorno a un “Sole” che riesce a mantenere in equilibrio le realtà più imperfette, difettose e diverse tra loro, compresa la cronica mancanza di senso che mi accompagna ovunque da quando ho il dono della ragione, ma che si affievolisce quando ruoto attorno a quel misterioso Sole che è la presenza di Gesù.
La mia parrocchia, una sciancata armata Brancaleone che Eucaristia dopo Eucaristia, Messa dopo Messa, adorazione dopo adorazione orbita attorno a Qualcuno, che dev’essere davvero grande se riesce a tenere insieme tante diversità e imperfezioni con amore, portandole a innalzare lo sguardo in Alto, desiderando molto di più dei momentanei scintillii del centro commerciale più grande di Roma.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.