FERMENTI CATTOLICI VIVI

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«Un grandissimo imbroglio»

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 04/12/2017

Michele faceva il mago. Costruiva da sé amuleti e talismani.

A 23 anni aveva già parecchi clienti, nella zona di Bari.

A trent’anni già sognava di diventare occultista a tempo pieno. Lasciando il proprio lavoro.

Poi è accaduto qualcosa: un lento percorso di conversione, sostenuto dalla fede della moglie.

Oggi, a 49 anni, l’ex mago ha scelto di appartenere all’Ordine Francescano secolare.

«Quando finalmente ho aperto gli occhi e ho capito il mio errore – racconta Michele – ho cercato di raggiungere tutti quelli che si erano rivolti a me. Ho chiesto che mi restituissero gli amuleti e in cambio ho regalato loro un piccolo crocifisso. Un gesto simbolico per chiedere scusa e per indicare che non è la magia, ma la fede, che salva e risolve i problemi».

– Perché la magia?

La passione mi era nata a 16 anni. Avevo iniziato a seguire corsi di lettura dai tarocchi e altre pratiche, a leggere libri. La magia mi appassionava. Poi, intorno ai vent’anni, ho cominciato ad esercitare e sono arrivati i primi clienti e le prime sedute.

– Pensava realmente di avere dei poteri?

Sì, per alcuni anni ne sono stato convinto. Poi questi poteri li ho provati su me stesso, per risolvere un grave problema familiare. Non ha funzionato. E i dubbi sulla magia sono diventati grandi.

– Si faceva pagare?

Si, ma non ero esoso, al punto che i clienti mi chiedevano per quale motivo lo stesso amuleto che io vendevo a 120 Euro, da un altro mago costava cinque volte tanto. Ero in buona fede. Pensavo di far del bene alla gente, praticavo solo magia bianca. Ero semplicemente ignorante. Non riuscivo nemmeno a cogliere l’incompatibilità con la mia fede.

– Perché?

Perché era un credere superficiale. Avevo fatto la Prima Comunione, la Cresima… ma la fede in Cristo era qualcosa di molto lontano. In Chiesa ci andavo ben poco.

– Ha parlato di ignoranza. Oggi dà lo stesso giudizio sui suoi colleghi?

No, la buona fede ci può essere all’inizio, ma più si approfondisce l’occultismo, più si comprende che non funziona e che si tratta solo di una colossale montatura. A quel livello non c’è più ignoranza, ma avidità di denaro. E piena consapevolezza di raggirare i clienti.

– Come le sono nati i primi dubbi?

Dai costi dei materiali magici: mi lasciava perplesso che tanti maghi facessero pagare cifre enormi per oggetti che valgono poche lire, solo perché “caricati di energia”. È falso. Sono guadagni da capogiro per gli occultisti.

– Com’è avvenuta la conversione?

Mia moglie ha insinuato in me il tarlo del dubbio. Poi, un bel giorno, andammo insieme ad Assisi. Fu il mio primo, vero incontro con san Francesco. Non riuscii ad entrare alla Porziuncola, perché ancora praticavo la magia. Però iniziai a pregare. Il 18 gennaio 1991 c’è stata la svolta: sono entrato in una chiesa di Bari. Poco dopo ho riposto i miei materiali magici in un cassetto. E non li ho più toccati.

– Ora, cosa pensa del mondo della magia?

Che è un grandissimo imbroglio. Ci sono anche occultisti e clienti che pensano di non fare nulla di male. Non sanno che la professione del ciarlatano è proibita dalla legge italiana. E non si rendono conto che non si può andare in Chiesa e poi andare dal cartomante.

Dio e magia sono inconciliabili.

(Fonte: http://www.assisiofm.it/ sito dei Frati Minori dell’Umbria)

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“Halloween (…) le imitazioni che vedo in Italia sono senza senso”

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 31/10/2014

Halloween01

Sydne Rome che, nonostante i segni sul volto di un brutto incidente, continua sempre a lavorare dimostrando la sua bravura di attrice.

Un po’ lunghetto, ma vale la pena leggerlo fino alla fine. Se vi è interessato, vi consiglio di leggere il libro da cui l’ho tratto: Come Satana corrompe la società, di Annalisa Colzi, Città Ideale, Prato, 2009.

La festa di Halloween è un prodotto del mondo anglosassone, importata in italia dai mezzi di informazione e dal marketing, che non c’entra niente con la nostra cultura.

La showgirl Sydne Rome dice in un’intervista: “Halloween è una bellissima festa dei bambini, irripetibile fuori dalle tradizioni della Middle America: con questo voglio dire che le imitazioni che vedo in Italia sono senza senso. Halloween è fatta dagli scolaretti (a 14 anni si è già fuorigioco) che, mascherati, vanno di porta in porta a chiedere dolcetti. Si bussa e si dice: ‘Dolcetto o scherzetto?’. Io ho deliziosi ricordi di questa notte, di quando ero bambina al mio paese. Si andava in giro vestiti da fantasmi, pipistrelli, ragni e minuti di una busta di carta, e già si sapeva che tutto il vicinato, negli ingressi, teneva rifornimento di biscottini, lecca lecca, marshmallows. Tutto qui: Halloween non è una festa codificata, è un modo per scherzare con la morte. Non bisogna dimenticare che “Tutti i Santi” sono in realtà le anime dei morti. Poi c’è l’indispensabile decorazione col ‘pumpkin’ sulle finestre: Jack-o’-lantern, la zucca svuotata con le candeline dentro. Questo lo facciamo anche qui in Italia, io e le mie figlie, ma nessuna si traveste: qui ci sono altre tradizioni. Halloween è solo un’occasione commerciale in più. Non solo si mascherano gli adulti, e già questa è un’assurdità, ma usano travestimenti confezionati. Questo è Carnevale: a Ognissanti il mascheramento dei bambini è rigorosamente artigianale, si prepara a scuola con le forbici, pennarelli e fantasia. Il mio fantasma era un lenzuolo con tre buchi in faccia”. (Annalisa Colzi, Come Satana corrompe la società, Città Ideale, Prato, 2009, pag. 254, 255)

L’attuale festa che viene celebrata il giorno di Halloween, altri non è che una rivisatione della festa di Samhain (capodanno celtico), con l’aggiunta di nuovi ingredienti che nel corso dei secoli si sono inseriti.

Halloween02E’ probabile che per gli irlandesi trapiantati in America, la festa celebrata nel giorno di Halloween non sia stata altro che un modo per scherzare e far divertire i bambini. Esattamente come avviene per Babbo Natale e la Befana.

Il giorno di Natale è forse la festa di Babbo Natale? No! Si festeggia la nascita di Gesù.

Il giorno dell’Epifania è forse la festa della Befana? No! Si festeggia la manifestazione di Gesù.

Il giorno di Halloween è forse la festa della zucca? No! si festeggiano tutti i santi.

E allora cosa c’entrano Babbo Natale, la Befana e la zucca? Niente, mal a tradizione popolare li ha accostati a queste tre feste cattoliche e per anni hanno egregiamente convissuto, o meglio, le prime due continuano a convivere pacificamente (anche se non si sa ancora per quanto tempo), mentre la terza si è ammalata di occultismo.

E’ probabile che dei loschi figuri, guidati dall’eterno rivale del Creatore, abbiano intravisto in questa festa pagana un modo per guadagnare anime al loro signore. Fatto sta che l’innocua festa irlandese-americana è diventata un vero e proprio business del macabro.

All’iniziale dolcetto o scherzetto e alla simpatica zucca intagliata, sono subentrate tematiche dal sapore horror: e in questa notte oramai accade di tutto: dalla seduta spiritica alla lettura delle carte, dai sabba ai riti magici veri e propri, dalla tortura e uccisione di gatti neri alle profanazioni di cimiteri.

Non ci vuole molto a capire che l’intenzione principale di chi guida e trascina tutto il mondo mediatico all’evangelizzazione della zucca, ha come intento principale quello di soppiantare il ricordo dei Santi. E sapete perché? Perché i Santi sono scomodi. I Santi sono pericolosi. I santi evocano un mondo misterioso popolato da semplici uomini. Semplici creature che hanno avuto il coraggio di percorrere la via stretta del Vangelo.

Quindi conoscerli vuol dire amarli e amarli vuol dire emularli. E ciò provocherebbe una schiera di anime donate a Gesù. E questa prospettiva terrorizza il demonio. Ecco allora che i sudditi di satana, istigati dal loro padrone, si danno da fare per soppiantare la bellezza, la purezza e la gioia, con il brutto, l’impuro e la tristezza.

E affinché la festa di tutti i Santi muoia al più presto, si rispolverano antiche pratiche pagane e stregonesche. (Annalisa Colzi, Come Satana corrompe la società, Città Ideale, Prato, 2009, pag. 257, 259)

HALLOWEEN, UNA FESTA ANCHE PER I SATANISTI

ognissanti_01Ebbene sì, anche i satanisti amano festeggiare la notte di tutti i Santi, naturalmente a modo loro.

Racconta un’ex-satanista: “Tra fine ottobre e inizio novembre, ossia nelle notti precedenti Halloween (31 ottobre) e la memoria dei Defunti (2 novembre), c’era poi l’unico appuntamento inun cimitero, dove profanavamo le tombe e ne rubavamo le ossa, facendo uno specifico rituale che alla fine le distruggeva” [Michela, Fuggita da satana, Piemme, Casale Monferrato, 2007, p. 109].

I rituali satanici celebrati in questa notte, non sono niente di più e niente di meno di quelli che vengono celebrati durante le altre feste religiose: “Mi ha colpito quanto i satanisti conoscessero tutte le feste della Chiesa e come fossero riusciti a elaborare dei riti che si opponevano in diretta ed evidente opposizione alla liturgia cattolica. (…) I riti si svolgevano ogni sabato, per dissacrare la domenica, ma anche nelle vigilie di numerose feste cattoliche. (…) Numerose feste di Santi erano momenti fortissimi della nostra anti-liturgia, come accadeva ad esempio la vigilia dei Santi Pietro e Paolo e in quelle degli altri apostoli. Particolare accanimento c’era nelle vigilie di quelli che in vita erano stati più attivi nella lotta contro il demonio. (…) I Santi venivano osteggiati in quanto erano persone che avevano suscitato avversione in satana” [Michela, Fuggita da satana, Piemme, Casale Monferrato, 2007, p. 105-107].

Quindi i satanisti agiscono tutto l’anno in opposizione alla Chiesa Cattolica. Nella notte di Halloween avviene qualcosa di spaventoso, di terribile: il demonio utilizza tutte le sue frecce velenose per far morire le anime alla Grazia. Purtroppo ci riesce assai bene, perché in questa notte, dove tutto sembra essere concesso, le difese si abbassano e i giovani tendono ad essere molto più esposti agli attacchi del maligno.

Colzi

Come Satana corrompe la società, di Annalisa Colzi, Città Ideale, Prato, 2009

Cartomanti, chiromanti, medium si trovano dovunque: dalle discoteche alle feste paesane. Divengono l’attrazione principale, perché nella notte in cui due mondi si avvicinano, si crede essere più facile interagire coi morti o sapere che cosa riserva il futuro. Quindi il 31 ottobre alcune discoteche propongono ai giovani “notti magiche”, pubblicizzandole su internet. Ecco, ad esempio, che cosa si legge in uno dei tanti siti che seguono questa moda: “Festa medioevale con incensi, candele, astrologia, tarocchi e consulti gratuiti”.

Un’altra pagina di internet presenta un locale dove, intorno alla mezzanotte, un mago farà un rito incentrato sulla “conquista e riconquista della persona amata” [Carlo Climati, Il popolo della notte, San Paolo, Milano 2002, pag. 87]

(Tratto da Annalisa Colzi, Come Satana corrompe la società, Città Ideale, Prato, 2009, pag. 263, 265).

Sicuramente non c’è niente di male a consentire ai propri figli di chiedere ai vicini o nel condominio qualche dolcetto – soprattutto se, quando rientrano in casa trovano una bella candela accesa davanti a un’icona di un santo e la famiglia disposta a raccogliersi in preghiera –  ma se assecondiamo il “must” del momento e non proteggiamo i nostri figli da questa ondata esoterica , chi ci assicura che non saranno degli adulti incapaci di difendersi dalle insidie del demonio?

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