Ricevo una testimonianza di un caro amico che condivido volentieri nel blog.
«Al mio ritorno da Medjugorie, dopo aver ricevuto così tante grazie, per aver detto si alla chiamata della Madonna, mi sentivo rinato e potevo vedere tutti gli avvenimenti della mia vita in un’altra prospettiva: quella della fede.
Qualche mese dopo la mia conversione, si riacutizzò un problema che mi assillava da oltre 10 anni.
Avvertivo degli spasmi urovescicali che crescevano di intensità fino a diventare delle coliche fastidiose e dolorose seguite talvolta da emorragie.
Ma questa volta, appena cominciarono gli spasmi, ebbi una luce: mi ritornò in mente un episodio accadutomi all’età di 18 anni e che avevo completamente dimenticato, avendolo sottovalutato.
In quel periodo ero depresso e mia madre si preoccupò. Purtroppo, fece una scelta sbagliata, per ignoranza.
Chiamò una vicina che faceva la fattucchiera e la consultò: le disse che avevo il malocchio e il giorno dopo le dette una polvere ‘magica’ che mia madre fece sciogliere nel mio latte (a mia insaputa), ma ricordo perfettamente il sapore disgustoso di quella bevanda, tanto che me ne lamentai.
Il giorno seguente ebbi una cistite dolorosissima, con emorragia e con febbre a 39°. Dovettero farmi ricoverare in ospedale per guarire. Non si scoprì mai la causa e da allora avevo ricorrenti recidive. Nessuna cura pareva efficace.
Ora però, come in un in flash back, rividi quel momento e collegai tutto. Ero stato vittima di una fattura o sortilegio.
Avrei dovuto chiedere una grazia alla Madonna affinché potessi guarire definitivamente. Quella mattina stavo andando a messa. Era domenica. Ero tentato di non andare, ma mi sforzai e andai lo stesso. Il dolore divenne forte. Ed io restai tutta la messa piegato in due.
Offrii le mie sofferenze alla Madonna, feci la comunione e tornai subito a casa .
Mi venne spontaneo mettermi in ginocchio davanti al quadro della Madonna che avevo in camera e la supplicai, come non mai, di guarirmi, piangendo disperatamente.
Poi mi distesi sul letto e mi addormentai.
Al mio risveglio non sentivo più gli spasmi dolorosi; andai al bagno e le mie urine erano tornate chiare. Stavo bene, e il medico confermava che tutto era a posto.
Da allora non ebbi più questo disturbo.
E pensare che non volevo chiedere questa grazia. Mi sentivo già privilegiato, ma poi pensai che non potevo porre io dei limiti alla potente intercessione della Madonna. E così chiesi.
La mia fede mi aveva ancora una volta salvato.»
Come insegna la Sacra Scrittura:
«Figlio, non avvilirti nella malattia,
ma prega il Signore ed egli ti guarirà.
(…) Fa’ poi passare il medico
– il Signore ha creato anche lui –
non stia lontano da te, poiché ne hai bisogno.»
(Siracide 38,9.12)
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