“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.” (Gv 15,13)
E’ questo il versetto che viene in mente se si pensa a San Massimiliano Kolbe che la Chiesa celebra il 14 agosto. Non sorprende che queste siano state le parole introduttive al decreto papale della sua beatificazione.
San Massimiliano Kolbe fu arrestato in Polonia nel febbraio del 1941 e a maggio venne condotto nel campo di concentramento di Auschwitz.
Il prigioniero 16670 donò la propria vita per un altro compagno di sventura il 14 agosto 1941 all’età di 47 anni.
A causa della fuga di un prigioniero nel luglio di quell’anno, dieci uomini della sua baracca vennero presi a caso per morire di stenti, per punizione e come deterrente.
Padre Massimiliano si offrì di prendere il posto di uno di quegli uomini, Franciszek Gajowniczek che aveva sentito chiedere pietà per lui e per la sua famiglia.
Le settimane seguenti furono di un orrore inimmaginabile; quegli uomini soffrirono le pene della fame e della disidratazione.
Ma quell’uomo santo non solo si offrì di essere uno di quei sofferenti, egli li accompagnò anche come sacerdote. Dopo tre settimane rimanevano quattro sopravvissuti e proprio in quel giorno, la vigilia dell’Immacolata Concezione, Padre Kolbe e i suoi compagni di prigionia vennero uccisi con un’iniezione di avido fenico.
In quello stesso 1941 venne istituita la causa di beatificazione che vide nel 1971 la beatificazione di Kolbe ad opera di Papa Paolo VI e nel 1982 si concluse con la canonizzazione da parte di San Giovanni Paolo II.
Per chi non conosce che questa parte della storia, vorrei condividere sei aspetti della vita di San Massimiliano che forse non tutti conoscono.
1 – Da bambino gli era apparsa la Vergine Maria.
Battezzato col nome di Raimondo Kolbe, il santo era un bambino normale senza quella falsa patina che i biografi usano mettere nelle storie di alcuni bambini santi. A parte una sbalorditiva eccezione.

Niepokalanów, la Città dell’Immacolata
Quindi si, Massimiliano condusse una normalissima infanzia ma con un particolare che avrebbe definito il corso della sua vita.
2 – Aveva sempre voluto essere un soldato.
Da studente il giovane Raimondo, eccellente negli studi scientifici, era anche interessato alle cose legate alla carriera militare.
Sul sogno infantile del sacerdozio prevalse presto un cuore di soldato ardente di patriottismo, e si volse alla carriera militare per difendere la sua amata Polonia.
A causa di alcune complicazioni dovette abbandonare questo sogno e riemerse l’altro, così che nel 1910 entrò nel noviziato francescano e nel 1918 venne ordinato sacerdote.
3 – Fondò una realtà religiosa votato all’evangelizzazione.
Intorno ai trent’anni Padre Kolbe fondò vicino a Varsavia una casa che chiamò Niepokalanów, la Città dell’Immacolata, da cui iniziare il suo sforzo evengelizzatore.

Radio Niepokalanów
4 – Era un esperto di new media.
Padre Kolbe era un uomo dei suoi tempi, moderno nell’evangelizzazione. I frati dovevano usare le tecnologie di stampa più moderne ed efficienti strategie di distribuzione del loro materiale, un vero e proprio arsenale della guerra spirituale della Milizia.
E così aprirono anche una stazione radioo e Padre Kolbe aveva il progetto di aprire anche uno studio di riprese video.
5 – Il prigioniero salvato da Padre Mssimiliano era presente alla sua canonizzazione.
Sebbene venne risparmiato dal bunker degli stenti, Franciszek Gajowniczek aveva comunque sofferto enormemente; passò ad Auschwitz cinque anni e i suoi figli non videro la data del suo rilascio del padre.
Inoltre i prigionieri sopravvissuti furono crudeli con lui perché lo colpevolizzavano per la perdita dei loro amati amici. Tuttavia, nel 1982 ricevette la consolazione di vedere canonizzato il prete che gli aveva salvato la vita.
6 – Il Papa lo ha dichiarato santo patrono del ventesimo secolo.
San Massimiliano Kolbe è il patrono delle famiglie, dei prigionieri, dei giornalisti, dei prigionieri politici, dei tossicodipendenti e dei movimenti a favore della vita.
San Giovanni Paolo II lo ha dichiarato anche “santo patrono del nostro difficile secolo”.
(Tradotto da http://www.wordonfire.org/resources/blog/9-things-to-know-about-st-maximilian-kolbe/4426/)
Continuiamo a chiedere la sua intercessione affinché possiamo seguire e perseverare nel seguire Gesù, attraverso sua Madre la Vergine Maria!
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