L’avvocato Antonio Pandiscia, storico legale dell’Ordine nazionale dei giornalisti, popolare e amato volto della trasmissione televisiva ”I fatti vostri”, così raccontava uno dei suoi incontri con San Pio da Pietrelcina:
“All’inizio mi faceva quasi paura, aveva un fare un po’ burbero che infondeva timore. Ma poi ci capimmo a vicenda. Tra i tanti aneddoti, ricordo che, finito il liceo, mi chiese: ‘Che vuoi fare da grande’? Io gli risposi: ‘l’avvocato e il giornalista.’ E lui sapete cosa mi disse? ‘Allora vuoi fare il ‘mariuolo (ladro, ndr) e o buciard’“.
Questo aneddoto, letto qualche anno fa in un libro del celebre avvocato, mi è venuto in mente dopo aver letto tutto il putiferio suscitato da una serie di articoli di giornale che hanno preso un’intervista di Papa Francesco dello scorso anno, ne hanno estrapolato alcune frasi a effetto, ne hanno scelta una tagliandola ad arte e ne hanno fatto un titolo che ha fatto il giro del mondo.
Come nota il mio amico P. Cordova, «l’intervista è del 2019, ed è stata di fatto manipolata con taglia e incolla mirati (il video integrale è disponibile su YouTube). Nelle parti tagliate il Papa ribadisce ciò che ha sempre detto, ossia che di matrimonio e famiglia si può parlare solo tra uomo e donna.
Tuttavia, ed è giusto, precisa che gli omosessuali sono fratelli, che hanno diritto ad essere amati e tutelati se vogliono essere assistiti in ospedale da chi vogliono o lasciare i propri beni a chi vogliono. Ma non di più.
Ha ribadito con forza di custodire la dottrina cattolica. Parlando di «famiglia» si riferiva alla famiglia d’origine di un omosessuale e al diritto di essere in essa amato . Lo stesso Papa pare che non avesse comunque dato l’autorizzazione a diffondere alcune parti dell’intervista, proprio perché consapevole che potevano ingenerare confusione.
Addolora veramente come ieri TROPPI cattolici abbiano dato eco a chi ha tradito il Papa e diffuso falsità, credendo a quelle stesse testate accusate di parzialità su altri temi (ad esempio Covid). E’ questo un evidente ed oscuro segno di una grave (più o meno) latente divisione nella Chiesa, così come nella società. In questo periodo critico è ancora più grave.» (Pierluigi Cordova, dal suo account Facebook, col suo gentile permesso).
Come scrivevo in un post qualche tempo fa, non mi riconosco nei progressisti e nei tradizionalisti che litigano in rete, ma punto timidamente a far parte di quel piccolo resto che ama nella verità, pregando ogni giorno di non andare mai a ingrossare né le sue file, né quelle degli indifferenti. Che Dio mi aiuti!
Da quanto è accaduto ho capito che dovremmo pregare di più e meglio e riflettere tutti qualche minuto, prima di parlare e soprattutto di pubblicare post “di pancia” il cui frutto è solo scompiglio e divisione.
Per chi volesse approfondire consiglio questo articolo di Aleteia: La fake news sul Papa che giustifica le unioni civili
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