Un post scritto qualche anno fa, sempre attuale… Purtroppo…
E anche quest’anno è arrivato il momento della recita natalizia a scuola di mia figlia.
Ero felice di essere riuscito a prendermi un giorno di permesso per potervi partecipare senza l’ansia di dover scappar via per recarmi al lavoro.
E così alle 9.30 ero a scuola, con tutta la mia famiglia, pronta a commuoversi, come da copione, alla recita del loro tesoro.
Tutto è pronto, il sipario scintillante di fili d’oro ed i le stelle si apre e i nostri cuccioli tutti in fila cantano convinti una bella canzoncina natalizia: è Natale e a Natale si può dare di più…… Praticamente impossibile non commuoversi…
Parte la recita e vari personaggi si interrogano su cosa sia il Natale.
– Cos’è il Natale, dice una stella? Non sai cos’è? E’ la festa più bella che c’è – risponde la Luna
– Per me il Natale è neve – dice la nuvolina.
– Per me è darsi la mano – dice Sole.
– Sono d’accordo, il Natale è donare – dice Marte.
– Per me Natale è Pampepato! – dice Mercurio.
– E io aggiungo il Panettone – dice Giove.
…
E così via con Venere, Saturno e altri pianeti ognuno dei quali diceva la sua.
Poi la canzoncina su Babbo Natale con le renne che corrono nel cielo tutte contente (contente di cosa che nel peggiore dei casi gli tocca farsi un mazzo incredibile?).
Comunque, i bambini erano deliziosi, come sempre, anche la recita era decisamente bellina, suggestiva, tutto ok. Ma Gesù?
Il grande assente del 25 Dicembre è stato cassato anche dalla scuola di mia figlia.
Ora.
Mi si potrebbe dire che sono il solito teocon che rompe le scatole, e forse è vero ma non si può negare un fatto:
Il Natale o la nascita – come la si voglia chiamare – di Colui che ha diviso la storia a metà, è un fatto storico, per tutti, credenti o non, atei o agnostici, ebrei o musulmani.
Mi è stato detto da una maestra che la scelta si è imposta perché ci sono bambini di altre religioni. Giusto, ma il Natale resta un fatto storico, quello della nascita di Gesù, comunque lo si voglia intendere. Non penso che un genitore ebreo si offenderebbe visto che la sua religione considera Gesù un ebreo giusto e un profeta (il padre di una compagna di mia figlia, ebreo osservante, non avrebbe avuto nulla in contrario, da uomo intelligente che è), e neanche un musulmano, visto che il Corano rispetta e venera Gesù e la Vergine Maria. E l’ateo non dovrebbe avere problemi al sentir nominare la nascita di quello che comunque sia, è un personaggio storico realmente esistito.
Conclusione: è giusto che la scuola sia laica, ma perché eliminare ogni riferimento- anche neutro – all’unico che ha diritto di essere festeggiato a Natale?
Perché CENSURARE LA STORIA per PAURA?
Chi ha paura del grande assente del 25 dicembre?
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