Da qualche anno vado spesso a pregare nella parrocchia San Giuseppe Cottolengo (a Roma) perché il Santissimo Sacramento esposto quasi 24 ore su 24 è una grazia senza misura per un padre di famiglia come me sempre in bilico tra turni e “corri corri” quotidiani. Quella chiesa è una benedizione per il bisogno di stare davanti alla Presenza delle presenze come quello che ho di mangiare e bere.
La grazia dell’adorazione perpetua è stata possibile grazie ai continui atti di fede del parroco don Giuseppe che ha creduto che una volta aperta la chiesa, sarebbero arrivati gli adoratori, e la Provvidenza non ne ha fatti mancare, anche in questi ultimi anni in cui a tempo da record un centro commerciale ha praticamente fagocitato la chiesa che non si vede più arrivando al quartiere di Valle Aurelia, da qualunque strada si arrivi.
Ma Lui, quel Tu speciale davanti a cui ritrovo me stesso, è rimasto sempre lì ad aspettare cuori bisognosi di pace, di guarigione e d’amore gratuito, insieme a don Giuseppe, confessore e ascoltatore instancabile che accoglieva senza risparmiarsi chiunque entrasse in quella chiesa ormai sepolta dal cemento e dalle insegne.
Da settembre il Parroco è stato trasferito a una nuova Parrocchia con nuovi progetti che faranno tanto del bene alla Diocesi, la Provvidenza è dinamica e nel suo dinamismo ha mandato in questa parrocchia la presenza di una comunità che ho sempre ammirato per le testimonianze di fede delle persone che vi camminano, come Lorenzo, come questo ragazzo che è uscito dalla droga, come Nek che nel pieno del successo ha sentito il bisogno di Qualcuno che desse un senso che nessun successo può dare.
Ho conosciuto questa comunità solo virtualmente grazie alle testimonianze virtuose di don Roberto e di don Davide, e finalmente ho l’occasione di conoscerla in questa nuova sfida che è stata chiamata ad assumersi, non vedo l’ora.
Ma Lui? E’ lì per noi ma c’è bisogno di adoratori, per coprire i turni necessari e garantire l’adorazione perpetua 24 ore su 24.
C’è un invito:
“Gesù ci aspetta in questo sacramento d’amore.” (San Giovanni Paolo II, Dominicae Cenae)
Gesù ci aspetta, anche nel cuore di un centro commerciale…
Andiamo?
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