FERMENTI CATTOLICI VIVI

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Posts Tagged ‘San Silvestro’

«Una crisi di purificazione»

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 31/12/2020

Non avendo parole per fare auguri che non risultino sciocchi, ipocriti, incoscienti o farisaici, prendo in prestito la riflessione odierna che Mons. Giovanni D’Ercole, condivide sui Social, riflessione nata, come lui stesso afferma a ragione, dalla riflessione nata nell’ascolto di Dio.

Carissimi tutti, accettate il mio augurio per il nuovo anno che affido a questa riflessione natami nell’ascolto di Dio.

Si chiude un anno e si affaccia il 2021. Corre il tempo che è la moneta della nostra vita, l’unica che abbiamo e solo ciascuno di noi può decidere come impiegarla e come spenderla.

Da un mese e mezzo sono in questo monastero dove scopro sempre più che il tempo è preghiera. La preghiera ritma la giornata con scadenze orarie sempre uguali in modo da diventare struttura portante della giornata e della vita. Si chiude un anno con luci e ombre, delusioni e successi, gioie e dolori.

Mi sembra di percepire dai messaggi e notizie che ricevo la fatica e l’incertezza che segna la vita di tante persone che chiedono preghiere, cercano speranza per non cedere alla confusione e alla paura che cresce con il perdurare della pandemia che tutti vorremmo finisse presto ma occorre realisticamente prepararsi anche all’imprevisto e forse a complicazioni legate alla situazione che stiamo attraversando tutti nel mondo.

Ho pregato tanto per ciascuno di voi e capisco sempre più che questi tempi difficili sono una ”crisi di purificazione”, un processo di purificazione e sicuramente anche di guarigione che si rende necessario.

Non solo il covid19  è il problema e per questo anche se le speranze puntano sul vaccino, mi pare che come cristiani possiamo e dobbiamo preoccuparci che non manchi la vera medicina che è Gesù.

Per poter vivere l’oggi di Dio nella nostra vita è necessario accettare le ambiguità della storia. Non tutto riusciamo a capire di quello che sta succedendo ma di una cosa sono certo. Impariamo a sentirci in pace anche in mezzo alla tempesta piegando le ginocchia ed anche se non siamo capaci restiamo davanti a Gesù.

Vi lascio con un pensiero di Marshall Mc Luhan che ho colto in una sua lunga intervista sulla fede cattolica. Dice lui: “Non sono entrato nella Chiesa perché ho assimilato la dottrina cattolica. Ci sono entrato mettendomi in ginocchio e questo è l’unico modo per entrarci. Quando la gente comincia a pregare sente il bisogno di verità”.

E poi aggiunge: “La preghiera personale e la liturgia sono oggi i soli mezzi (si dovrebbe dire l’unico perché sono inseparabili) per mettersi sulla frequenza giusta per intendere (qualcosa di più che ascoltare) il Cristo e mettere in gioco tutto l’uomo”.

Fate in modo che nessuno vi rubi la gioia di gustare anche la fatica di vivere e potete farlo se vi lasciate abbracciare dalla Madre di Gesù che celebriamo proprio all’alba del primo giorno del nuovo anno.

Di Lei mi ha colpito molto questa bellissima e tenera espressione di uno dei monaci martiri a Tibhirine che chiama Maria “Madre del bacio crocifisso e del perdono offeso”.

Se ti fermi a pensare c’è tutto quello che si può esprimere quando le parole nascono da un animo invaso dallo Spirito della contemplazione e dell’Amore.

Un abbraccio a voi tutti con la sicurezza che Dio ci benedice oggi e tutti i giorni del 2021. + don Giovanni

(Dall’account Facebook di Mons. Giovanni D’Ercole))

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Un capodanno davvero alternativo? Ringraziare Dio!

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 31/12/2015

tedeum_00Ho raggiunto quell’età per cui se dovessi ricevere dieci euro per ogni buon proposito di Capodanno infranto all’Epifania (o anche prima), potrei tranquillamente smettere di lavorare.

Siccome non ho trovato nessun benefattore che prendesse a cuore questa causa (chissà perché?) sono giunto alla conclusione  He forse è meglio non farne.

Allora che si fa? Si comincia il nuovo anno così come si è finito il vecchio?

Ci si lamenta del 2015 sperando che il 2016 sia migliore?

Ancora una volta la sapienza millenaria della Chiesa ci viene incontro.

Come? Proponendoci di RINGRAZIARE per l’anno passato.

Come da tradizione nella Chiesa Cattolica, oggi, il Te Deum viene celebrato in tutte le chiese cattoliche del mondo: è una preghiera di RINGRAZIAMENTO a Dio per l’anno appena trascorso che di norma viene cantata o letta in latino principalmente, ma negli ultimi anni anche nelle varie traduzioni delle principali lingue mondiali.

Verrà recitato ANCHE NELLE NOSTRE PARROCCHIE. Per chi fosse impossibilitato, o volesse finire l’anno con una preghiera in comunione con tutta la CHIESA, ecco la traduzione in italiano

tedeum_01

Noi ti lodiamo, Dio (Te Deum)

«Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Ti acclama il coro degli apostoli
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono
nella tua lode; la santa Chiesa proclama
la tua gloria, adora il tuo unico Figlio,
e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre
per la salvezza dell’uomo.

Vincitore della morte,
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.

Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre.
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore,
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria nell’assemblea dei santi.
Salva il tuo popolo, Signore, guida e proteggi i tuoi figli.

tedeum_02Ogni giorno ti benediciamo,
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza,
non saremo confusi in eterno.»

~*~*~*~*~

BUON 2016 DI PACE E BENE!

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Previsioni astrologiche? Buoni propositi? Ma no… Ecco come iniziare il 2015 alla grande!

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 31/12/2014

Propositi_per_il_2015

QUADRO SEMIOTICO BUONI PROPOSITI 2015 CLICCA SULL’IMMAGINE PER INGRANDIRLA

La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni, recita un detto popolare, ma quanti di noi proprio non riescono a non fare propositi per il nuovo anno? Chi si ripropone di dimagrire, chi di smettere di fumare, chi di iniziare ad andare in palestra (io sono sempre tra questi e, secondo voi ci vado?…), chi di iniziare-a-pregare-come-Dio-comanda… propositi che alla fine, si infrangono contro gli scogli di una quotidianità che ce li fagocita in pochi giorni.

Ma la Chiesa, proprio il primo giorno dell’anno, celebra Maria santa Madre di Dio, indicandoci chiaramente a chi affidare i nostri propositi, le difficoltà e le sfide che ci aspettano durante l’anno che sta iniziando.

Chi non ricorda la bella figura di Papa Francesco che, al santuario della Madonna Aparecida ce la indica come via per Gesù?

Se come me siete un po’ allergici agli auguri-copia-incolla che impazzano sul web e su Whatsapp, se come me avete seminato buone intenzioni sistematicamente dissolte dopo pochi giorni, che ne dite di affidarle alla Vergine Maria nella certezza che saprà presentarle a suo Figlio Gesù come Lei stessa assicura?

papa_francesco_aparecida_01“Io sono con voi e di giorno in giorno intercedo per voi davanti a mio Figlio Gesù.” Messaggio della Regina della Pace del 25 Novembre 2014

“Di giorno in giorno intercedo”… Ogni giorno, un giorno alla volta…

Per questo, non abbiamo timore di farla questa benedetta lista dei propositi per il 2015. Scriviamola, pensandoci bene, pregando lo Spirito Santo di illuminarci sui propositi più giusti per noi e per il nostro prossimo.

rosaryPrendiamo poi un Rosario e recitiamolo con l’espressa intenzione di affidare tutto a lei nella certezza che questa volta i nostri propositi non si dissolveranno nel nulla ma che verranno portati davanti al trono dell’Altissimo.

Alla fine un bel ringraziamento per l’anno passato con un bel Te Deum in Parrocchia, in comunione con Papa Francesco

Per cui bando alle previsioni astrologiche dei vari Branki, Foxy, Astrelle e Syriette che ogni anno sistematicamente illudono e deludono.

Seguiamo la via indicata dal Papa e… il 2015 inizierà alla grande!

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2013. Perché non ringraziare?

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 29/12/2013

Un tale aveva raccolto una serpe irrigidita dal freddo e l’aveva riscaldata mettendosela in seno. Ma questa, appena ripresasi, uccise subito, col suo morso velenoso, il suo benefattore.

gratitudine_01

Questa favola è di Esopo che visse nel VI sec. a.C. Fu ripresa dal favolista latino Fedro (I sec. d.C.) e poi riproposta anche dal poeta francese La Fontaine (XVII sec d.C.).

Perché tanta insistenza? Forse per ricordare che l’ingratitudine è sempre nascosta nel cuore dell’uomo come una serpe velenosa. La parola ingratitudine ci fa pensare subito a chi lo è nei nostri confronti, ma noi?

L’anno sta terminando. Perché non “rendere grazie” a Dio per tutto ciò che ci ha portato? Per ciò che Dio ci ha regalato?

Anche quando – come questo 2013 – è un anno difficile, pesante, di crisi, a ben riflettere, è sempre molto più ciò che ci offre che ciò che noi diamo.

gratitudine_02Dunque perché non ringraziare?

L’ingratitudine è una delle peggiori forme di cecità: la cecità del cuore; l’ingratitudine è “sclerocardia”, durezza di cuore, e ci rende ancora più infelici…

Come fare ad essere grati?

Ce lo insegna un’anziana che, sebbene le batoste della vita non l’avessero risparmiata, presentava un viso sereno e quieto, sembrava completamente al di sopra delle preoccupazioni e molestie che tormentano il vivere quotidiano.

Una donna triste le chiese un giorno il segreto della sua felicità. La bella faccia senile risplendette di gioia e rispose:

“Mia cara io tengo un Libro delle cose liete. Molto tempo fa imparai che non c’è giorno tanto oscuro e tetro che non contenga qualche raggio di luce, e io mi sono fatta un dovere nella mia vita di scrivere tutte le cose che hanno tanta importanza per una donna.

gratitudine_03Ho delle agende in cui sono stati notati tutti i giorni e tutti gli anni della mia vita da quando lasciai la scuola. Si tratta solo di piccole cose: il vestito nuovo, le chiacchiere con un’amica, le attenzioni di mio marito, un fiore, una passeggiata nei prati, una lettera, un concerto, una gita; ma tutto va nel mio libro delle cose liete, e quando sono tentata di commiserarmi, ne leggo alcune pagine per vedere che donna felice e fortunata sono. Può vedere i miei tesori se vuole”.

Lentamente la donna bisbetica e scontenta sfogliò l’agenda che l’amica le aveva portato leggendone un po’ qua e un po’ là. L’inizio di una giornata era così:

16 Gennaio – Giovedì

Ho ricevuto una gradita lettera da un’amica.
Ho visto un bel giglio nel prato.
Ho trovato la spilla che avevo pensato di aver perduto.
Ho visto una ragazza così vivace e felice per strada.
Mio marito mi ha portato dei fiori.
Ho finalmente deciso di chiamare quella musona di mia sorella, anche se mi racconta sempre le stesse cose.

“Ha trovato un piacere ogni giorno?”, chiese la donna triste.

“Ogni giorno. Devo dimostrare che la mia teoria è vera”.

gratitudine_04Il racconto – vero o leggenda che sia, non importa – racchiude una grande lezione sull’arte di essere: sotto il suo aspetto umile e abitudinario la più normale esistenza quotidiana contiene tutto un insieme di circostanze le quali, vissute creativamente e godute nella loro spirituale bellezza, ci darebbero quella sufficiente dose di felicità a cui il nostro essere aspira.

Come la donna scontenta però, noi ignoriamo questo tesoro nascosto e consideriamo ciò che ci è dato di vivere come una cosa trascurabile e banale, non come un materiale prezioso, come cosa scontata, non come grazia quotidiana.

Allora, al bando bilanci sadomasochistici del 2013 che sta per terminare, ringraziamo Dio e, se non ci riusciamo tanto facilmente…

Che ne dite di comprarci, per il 2014 una bella agenda delle cose liete?

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