FERMENTI CATTOLICI VIVI

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Posts Tagged ‘superlavoro’

«Mi sono trovata nella chiesa a seguire i 10 comandamenti di don Fabio Rosini e pensavo di avere accanto 1999 cretini…»

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 31/07/2018

Giorgia Petrini, racconta la sua vita, il lavoro, il successo, l’autodeterminazione, prima e dopo la conversione.


«Ero molto convinta che la ricerca dell’autonomia economico finanziaria, dell’indipendenza, della lontananza dalla famiglia d’origine, fossero tutti elementi che in qualche modo determinassero l’individuo.

Questa vita lavorativa che mi portava fuori di casa dalle 15 alle 18 ore al giorno, vitata al lavoro, alla carriera…, mi sono trovata nella convinzione che la vita fosse quello.

All’apice del successo, in quell’esatto momento, è arrivata la batosta, rispetto alla quale non ho saputo cosa fare…

E mi sono trovata nella chiesa di San Marco Evangelista a seguire i dieci comandamenti di don Fabio Rosini e pensavo di avere accanto 1999 cretini…

Ho cominciato a seguire queste catechesi come uno che andava al cinema la domenica sera. Andavo, seguivo ma aspettavo sempre il momento buono per dire che nessuno ci aveva capito nulla.

Per me quella è stata la via che ha risolto, o per lo meno che risolve ogni giorno della mia esistenza.

Avere quella serenità che ti consente di vivere ogni giorno della vita secondo quello che ti succede, non con intento fatalista ma come un Dono di Dio.»

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Disegna una piramide…

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 27/12/2016

piramide_01Per donne  troppo oberate che lavorano… (ma anche per uomini che hanno capito quanto sia bello esserci in famiglia…)

Da uno dei miei blog preferiti, tradotto per voi.

Sono arrivata a credere che uno dei segreti per mantenere la pace nella nostra vita sia imparare a discernere cosa sia urgente da cosa sia importante. Ne parlano molti esperti; si tratta di capire cosa fare quando si pensa alle incombenze del giorno.

Ma qui è il punto.

Quando sono nel bel mezzo di una settimana folle, cercando di gestire vari progetti, in mezzo al caos generato da sei figli in una casa con tre camere da letto, è davvero dura per me capire cosa sia urgente da cosa sia importante.

Ciò che conta di più.

Finire di rassettare le camere dei ragazzi o dedicarmi alla pianificazione autunnale della scuola? Occuparmi dei progetti importanti del produttore della mia radio o dell’Associazione proprietari immobiliari? Organizzare una serata coi miei figli davanti a un bel film o aprire la montagna di lettere che stanno sulla mia scrivania?

piramide_02Quando mi ritrovo a girare come una trottola nel vortice di queste decisioni, mi blocco. Inizio con un compito, poi lo abbandono per cominciarne un altro e, in un baleno mi ritrovo a rialzare lo sguardo da Instagram chiedendomi come abbia fatto ad arrivare così in fretta l’ora di cena.

Pensavo a questo mentre ero nella Cappella dell’Adorazione l’altro giorno, e mi è venuta questa idea: disegna una piramide.

Da qualche parte, nel gran caos di pensieri che affollavano la mia mente, ho capito le priorità della mia vita. Sapevo che avrei dovuto valutare alcune cose tra tutta quell’accozzaglia di impegni, ma le cose non mi erano ancora chiare perché tante cose urgenti (ma non necessariamente importanti) attiravano la mia attenzione.

Lì in cappella ho avuto l’ispirazione di afferrare una penna e qualcosa su cui scrivere – in quel caso una vecchia ricevuta pescata dalla tesca posteriore della borsa – e di disegnare una piramide che riflettesse le mie priorità.

In ordine di priorità, i livelli della piramide che ho disegnato sono:

piramide_03DIO: Trovare tempo per la preghiera, i sacramenti, la relazione con Dio.

FAMIGLIA: Tutto ciò possa essere legato al benessere di mio marito e dei miei figli, e della mia relazione con loro. Anche assicurarmi che la mia casa non sembri troppo il luogo dell’esplosione di un Toys Center.

SALUTE: Verificare che mi stia occupando dei miei bisogni fisici e mentali. Scavarsi del tempo per correre o per guardare la puntata di quello stupido telefilm che mi piace tanto, potrebbero stare bene in questa categoria. (Sarei tentata di mettere questo punto prima della famiglia visto che me ne potrei occupare meglio se fossi in forma, ma sarebe difficile trovare tempo per l’esercizio fisico mentre la mia famiglia sta cadendo a pezzi).

LAVORO: Lavoro, ufficio, e tutte le attività di volontariato o creative che comportino sfide esterne alla vita personale e familiare.

Una volta fatto questo promemoria tangibile su cosa conti davvero nella vita, ho cominciato a lavorare su quella piramide, dal basso verso l’alto, e a ogni livello mi sono posta domande come:

  • Come sto andando in questo settore?
  • Sto inserendo a questo livello della piramide le giuste quantità dei miei obbiettivi?
  • Di quali cambiamenti ho bisogno per assicurarmi che quel livello assorba la quantità di tempo ed energie che merita?

In ogni gradino, non facevo un passo nella piramide fino a quando non avevo completa pace per stare in carreggiata sul livello in cui stavo.

Uso questo sistema da alcune settimane e ha cambiato la mia vita (…) è il modo per mantenermi in carreggiata quando sono troppo oberata.

Ma la chiave di tutto è questa:

piramide_04Devo prendere una penna e disegnare una piramide ogni giorno.

Non basta pensarci. Non basta guardare alla piramide disegnata ieri. Ogni mattina, quando penso alla mia giornata, devo riscrivere la struttura delle mie priorità (…).

Riassumendo, ecco il sistema:

1. Disegna una piramide.

2. Comincia dal basso e a ogni livello poniti le seguenti domande:

Come sto andando in questo settore?
Sto inserendo a questo livello della piramide le giuste quantità dei miei obbiettivi? Troppi? Troppo pochi?
Di quali cambiamenti ho bisogno per assicurarmi che quel livello assorba la quantità di tempo ed energie che merita?

3. Non andare al livello successivo fino a quando non senti pace nel livello in cui sei.

(…) Questo semplice esercizio quotidiano ha portato molta pace nella mia vita; spero che faccia altrettanto nella vostra.

(Tradotto da http://jenniferfulwiler.com/2015/07/feeling-overwhelmed-draw-the-pyramid/)

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“Papà, quanti soldi guadagni in un’ora?”

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 09/05/2015

Papà_00

 

Figlio: “Papà, posso farti una domanda?”

Papà: “Certo, di cosa si tratta?”

Figlio: “Papà, quanti soldi guadagni in un’ora?”

Papà: “Non sono affari tuoi, perché mi fa una domanda del genere?”

Figlio: “Volevo solo saperlo. Per favore dimmelo, quanti soldi guadagno in un’ora?”

Papà: “Se proprio lo vuoi sapere, guadagno 50€ in un’ora.”

Figlio: “Oh!”, con la testa rivolta verso il basso, “Papà, mi presteresti 24€?”

Il padre si infuriò.

Papà_01Papà: “La sola ragione per cui me lo hai chiesto era per chiedermi in prestito dei soldi per comprare uno stupido giocattolo o qualche altra cosa senza senso, adesso tu fili dritto nella tua stanza e vai a letto. Pensa al perché stai diventando così egoista. Io lavoro duto ogni giorno per questo atteggiamento infantile!”

Il bambino andò in silenzio nella sua stanza e chiuse la porta.

L’uomo si sedette e divenne ancora più arrabbiato pensando alla domanda del ragazzo: “Ma come ha avuto il coraggio di farmi una domanda simile solo per avere dei soldi?”

Dopo un’oretta l’uomo si calmò e cominciò a pensare: “Forse c’era qualcosa di cui aveva davvero bisogno di comprare con 25€, non chiede soldi così spesso…”

Papà_02L’uomo andò nella stanza del figlio e aprì la porta.

Papà: “Stai dormendo figlio?”

Figlio: “No papà, sono sveglio.”

Papà: “Stavo pensando: forse sono stato troppo duro con te prima. E’ stato un giorno faticoso per me oggi e mi sono scaricato su di te. Questi sono i 25€ che mi hai chiesto.”

Il bambino si sedette subito e cominciò a sorridere dicendo: “Oh! Grazie papà!”

Papà_03Dopo, da sotto il cuscino tirò via delle banconote stropicciate. L’uomo vide che il bambino aveva già dei soldi e iniziò a infuriarsi di nuovo. Il bambino iniziò lentamente a contare i suoi soldi dopodiché guardò il padre.

Papà: “Perché vuoi degli altri soldi se già ne hai?”

Figlio: “Perché non ne avevo abbastanza ma adesso si. Papà, adesso ho 50€. posso comprare un’ora del tuo tempo? Per favore vieni prima domani, mi piacerebbe cenare con te.”

Il padre rimase impietrito. Abbracciò il bambino e lo implorò di perdonarlo.

(Author unknown)

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