«A volte mi inquieto di quanto velocemente, bombardati da mille stimoli, dimentichiamo.
Padre Gianni, missionario in Albania: «Il venerdì è sempre il mio giorno preferito. Mi ricorda come quel Cuore che ha tanto amato il mondo da dare la Sua vita per esso si dona ancora per me, nonostante me. Una preghiera per tutti voi. Stanotte siamo andati decisamente sotto lo zero ma mi è bastato pensare a quanti intorno a noi hanno dormito in case senza isolamento alcuno, dove piove dentro e dove l’unico calore è una piccola stufa a legna o ai terremotati ancora nelle tende».
Nessuno ne parla più.
Non c’è tempo di caricarsi emotivamente del dolore altrui, fermo restando che non possiamo prenderci tutto il dolore del mondo, ma forse di quello a pochi chilometri dalle nostre coste si.
Ad ogni modo la dimenticanza precede questi ragionamenti, e nel cuore muore l’empatia.
Servirebbe un’agenda dei sentimenti, strumento di lotta del guerriero dell’umanità. Primo obiettivo: non dimenticare tutto.»
[Dall’account Facebook dell’amico Pierluigi Cordova, col suo permesso]
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