FERMENTI CATTOLICI VIVI

"Andate controcorrente. Di quanti messaggi, soprattutto attraverso i mass media, voi siete destinatari! Siate vigilanti! Siate critici!" Benedetto XVI

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Posts Tagged ‘Vatican’

Il miracolo di Benedetto XVI

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 03/01/2023

Benedett002E’ un bel mattino di maggio quando Peter Srsich si trova con la madre Laura tra la folla assiepata in Piazza S. Pietro per assistere all’Angelus di Papa Benedetto XVI. Peter è un bel diciottenne al quale, un anno prima, è stato diagnosticato un cancro molto impegnativo da combattere, un linfoma non-Hodgkin al quarto stadio, ed ora è in cura presso il Children Hospital di Colorado.

Dopo vari cicli di chemioterapia il giovane è molto prostrato psicologicamente, perciò gli è venuta in aiuto la Fondazione internazionale Realizza un sogno che gli ha offerto la possibilità di concretare un desiderio altrimenti impossibile.

La famiglia Srsich è cattolica e Petar esprime subito il desiderio di recarsi a Roma per incontrare il Pontefice. Detto fatto ed eccolo nel caldo sole primaverile pronto per raccontare a Benedetto XVI la sua malattia e i suoi sogni di ragazzo.

Benedetto01

Benedetto XVI prega imponendo le mani sul petto di Peter Srisch

Il Papa gli si ferma accanto, lo interroga e lo ascolta con attenzione premurosa e carica d’affetto. Petar resta talmente stupito dalla sua umiltà e dalla sua sorridente dolcezza da regalargli confidenzialmente un braccialetto verde lime con la scritta Pregare per Petar, che i suoi amici hanno realizzato per donarlo a chiunque possa pregare Gesù per lui.

Benedetto XVI di fronte a tanta fede e a tanta confidente speranza lo benedice e poi, inaspettatamente, gli pone una mano sul torace, proprio lì dov’è annidato il tumore, una formazione sferica di circa dieci centimetri di diametro. Ma il prodigioso è che Petar non gli ha raccontato che da lì era partito il tutto.

Pieno di gioia per quell’incontro, Petar comincia ad avvertire immediatamente un nuovo senso di benessere che aumenta di giorno in giorno, finché i medici del Children Hospital lo dichiarano completamente guarito.

Ora questo miracolato di Benedetto XVI ha diciannove anni, frequenta il secondo anno della Regis University di Denver, in Colorado, e ha deciso che dopo la laurea inizierà il cammino per il sacerdozio.

[Fonte: http://www.lamadredellachiesa.it, col gentile permesso della moderatrice]

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Padre Nostro

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 17/11/2018

In questi giorni si affastellano le polemiche attorno alla traduzione del Padre Nostro che è stata approvata dalla Conferenza Episcopale Italiana.

C’è chi la loda e chi la critica, chi crea polemiche affermando che se è giusta una traduzione, per anni abbiamo pregato con quella sbagliata, chi afferma esattamente il contrario non accettando la traduzione che comparirà nella terza edizione del Messale Romano.

Secondo me – e qui espongo la mia personale opinione – chi critica non si rende pienamente conto di diventare strumento di divisione, quindi del Male, che crea ferite difficilmente sanabili nel Corpo di Cristo che è la Chiesa.

Un amico che stimo enormemente ha scritto su Facebook: «”Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. A me basterebbe prendere sul serio questa invocazione. Che tutto il clamore suscitato dalla nuova traduzione ci faccia riscoprire parole spesso pronunciate meccanicamente.»

Penso che abbia centrato il problema e spero anch’io che questa notizia ci spinga a meditare meglio nel cuore le parole che pronunciamo con le labbra

Quanto alla traduzione, già Sant’Ambrogio, padre della Chiesa, diceva “non permettere che cadiamo in tentazione”, per rendere meglio il significato in italiano, e in altre lingue il problema non si pone in quanto utilizzano da sempre traduzioni più vicine al senso originale.

No ho gli strumenti linguistici per entrare nel merito della traduzione ma, non osando improvvisarmi esegeta, accetterò la nuova traduzione che somiglia tanto a quella utilizzata da sempre dai miei fratelli spagnoli o di lingua portoghese, pensando a quanto è costata a Gesù la nostra unità e alla sua preghiera al Padre, struggente e piena di amore:

«[Padre santo,] non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.» (Gv 17, 20-21)

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«Mi dovrò confrontare con quelle forze a Medjugorje»

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 09/07/2018

Molte persone mi hanno segnalato un articolo del Mattino in cui si parla di infiltrazioni mafiose nell’organizzazione dei pellegrinaggi a Medjugorje, riportando SOLO IN PARTE le parole di Mons. Henryk Hoser delegato della Santa Sede per la cura pastorale dei pellegrini di Medjugorje; da questa citazione parziale si potrebbe dedurre, secondo l’impostazione dell’articolo, una sua posizione negativa nei confronti di apparizioni e veggenti.

Qui l’articolo di cui si parla: https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/pellegrinaggi_viaggi_e_hotel_le_mani_dei_clan_su_medjugorje-3842782.html

Da sempre il Maligno cerca di insinuarsi in tutti i modi in quello che sta succedendo in quella terra, soprattutto in questi ultimi tempi in cui la confusione non permette più a noi comuni credenti di capire dove sia la verità e dove l’infiltrazione del male, ma è giusto fare chiarezza riportando correttamente le parole dell’omelia del Monsignore polacco.

“Dai loro frutti li riconoscerete”, dice Gesù in Mt 7,16, e da più di trent’anni i frutti sono milioni di conversioni, come lo stesso delegato pontificio riconosceva in un’intervista poco più di un anno fa: “A Medjugorje ogni anno arrivano 2.000.000 di pellegrini e questo qualche cosa significa”.

Non si vuole qui negare il male che si annida “attorno” a Medjugorje, ma vorrei far chiarezza nel modo in cui sono state riportate le parole del Monsignore nell’articolo summenzionato.

Mi avvalgo a tal fine della traduzione fatta da Ania Goledzinowska sul suo profilo Facebook, che utilizzo col suo gentile permesso.

«Vi traduco il discorso dell’Arcivescovo Hoser parola per parola, che i giornali hanno riportato solo in parte :

“(..) E vediamo come si stanno mobilitando le forze maligne per disturbare tutto.

Mi dovrò confrontare con quelle forze a Medjugorje. Lì dove c’è il posto di massicce conversioni, enormi confessioni, dove mancano di continuo confessori.

In quel luogo ci sono anche azioni demoniache che stanno cercando di fare tutto per rovinare quel luogo. Li già stanno penetrando le mafie, non solo per il flusso di pellegrini ma anche per le loro vittime, che devono pagare per poter stare là, la mafia per esempio napoletana, ho già sentito che c’è là, e anche un’altra.

E quindi come è successo a Czestochowa (da Madonna Nera ndr) quando c’era il comunismo, affianco la principale entrata del santuario di Jasna Gora c’era clinica per aborti. Reparto ginecologico che sopratutto faceva interruzioni di gravidanza. Questa è la realtà è non dobbiamo essere ingenui davanti a questa realtà.” (…)

Minuto del omelia 4:09min – 5:04min»

Si ribadisce ciò per amore della verità e per ricordare che la posizione di Mons. Hoser non è affatto contro le apparizioni di Medjugorje dei cui pellegrini continua a occuparsi con amore pastorale a nome della Chiesa.

Per conoscere la posizione attuale della Chiesa Cattolica su Medjugorje, cliccate QUA.


P.S. – Le apparizioni di Medjugorje sono ancora in corso di discernimento da parte della Chiesa. Se la Chiesa le dichiarerà di origine non soprannaturale, accetterò il suo giudizio, ma l’esperienza di conversione profonda, come quella di milioni di pellegrini, che lì ho fatto non sarà mai cancellata dal mio cuore e dalla mia vita che ne è uscita completamente trasformata.

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24 Ore per il Signore

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 06/03/2018

«Celebrare il Sacramento della Riconciliazione in un contesto di adorazione eucaristica»

Sarà Papa Francesco a dare il via con la Celebrazione Penitenziale in San Pietro a questa grande iniziativa, partita da Roma ma cresciuta molto velocemente e divenuta, oramai, di respiro mondiale, nel corso della quale le Diocesi nei cinque continenti saranno unite spiritualmente al Santo Padre, per offrire a tutti la possibilità di fare esperienza personale della misericordia di Dio.

Venerdì 9 marzo 2018, alle ore 17:00, nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco presiederà la Celebrazione Penitenziale di apertura della consueta iniziativa 24 ORE PER IL SIGNORE, promossa dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.

Come ci ha ricordato il Santo Padre nel Messaggio per la Quaresima:

“Una occasione propizia sarà anche quest’anno l’iniziativa 24 ore per il Signore, che invita a celebrare il Sacramento della Riconciliazione in un contesto di adorazione eucaristica.

Ispirandosi alle parole del Salmo 130,4: «Presso di te è il perdono», in ogni Diocesi almeno una chiesa rimarrà aperta per 24 ore consecutive, offrendo la possibilità della preghiera di adorazione e della Confessione sacramentale”.

Come scoprire chi ha aderito all’invito di Papa Francesco?

Inserisci «24 Ore per il Signore 2018 diocesi» su Google per scoprire chi nella tua città ha aderito all’invito del Papa.

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«Se togliamo Gesù, che cosa rimane del Natale? Una festa vuota.»

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 18/12/2017

Da anni osservo una sempre crescente tendenza a rendere il Natale una festa senza festeggiato, con il pretesto, il falso problema di renderlo “politically correct” per i non cristiani.

Mi hanno dato dell’intollerante, del talebano, del qualcosofobo.

Felice di esserlo in buona compagnia, condivido con gioia le parole che Papa Francesco ha indirizzato ai bambini che gli tendevano i bambinelli per la benedizione all’Angelus del 17 dicembre 2017 in piazza san Pietro.

«E ora saluto con affetto i bambini venuti per la benedizione dei “Bambinelli”, organizzata dal Centro Oratori Romani.

E’ bello quello che io posso leggere da qua: l’oratorio è proprio per ognuno di noi.

“Sempre c’è un posto per te”, dice il cartello.

Sempre c’è un posto per te! Quando pregherete a casa, davanti al presepe con i vostri familiari, lasciatevi attirare dalla tenerezza di Gesù Bambino, nato povero e fragile in mezzo a noi, per darci il suo amore.

Questo è il vero Natale.

Se togliamo Gesù, che cosa rimane del Natale? Una festa vuota.

Non togliere Gesù dal Natale!

Gesù è il centro del Natale, Gesù è il vero Natale! Capito

Capito?

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Medjugorje, 34° anniversario. Dai loro frutti li riconoscerete!

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 25/06/2014

Oggi è il 34° anniversario dalla prima apparizione a Medjugorje.

Recita il Vangelo di Matteo

anniversario00In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! DAI LORO FRUTTI LI RICONOSCERETE! Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni, e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque, li riconoscerete. (Matteo 7,15-20)

Al di là di tutte le chiacchiere che si fanno sui mass-media, premessa una totale ubbidienza filiale al giudizio della Chiesa che ancora non c’è stato, per il momento ecco, a mio avviso, il parametro principale (almeno per noi credenti, la Chiesa poi farà il suo discernimento con la sua sapienza millenaria) con cui valutare le apparizioni forse tra le più lunghe della storia.

Dai loro frutti li riconoscerete!

La mia conversione è uno di questi frutti.

Guarigioni come quella di Cristian Filice guarito dalla SLA o di Raffaella che lì ha recuperato la vista e la fede, di Linda che a Medjugorje ha abbandonato la sedia a rotelle, o del piccolo Dario di Palermo guarito da un raro tumore al cuore si continuano a verificare in quella terra benedetta dove il Cielo sembra essersi aperto un varco…

anniversario01Qualcuno non è guarito fisicamente come Chiara Corbella ma lì ha sperimentato una santità più profonda (insieme a un autentico cammino di fede) creando attorno a sé un fermento di fervore, conversione, pace e gioia che solo Dio può creare… Chiara è unica e speciale ma, quante storie di straordinaria santità come le sue.

E poi, il vero miracolo di Medjugorje, milioni di pellegrini da tutto il mondo e milioni di conversioni. Conversioni e conversioni… come quella di Fabio, scrittore e regista, o di Angela, satanista, ora consacrata a Maria.

Medjugorje: le uniche apparizioni in cui i veggenti sono stati analizzati con strumenti scientifici e trovati autentici. Quante storie come quella di Padre Eugenio che è andato a Medjugorje per scoprire l'”imbroglio”… tornando convinto che davvero lì il Cielo si è aperto un varco per noi, o di Heather Parsons, giornalista protestante che va a Medjugorje per lavoro e torna conquistata dalla Madonna.

Un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.

All’ombra di quest’albero buono io vivo e trovo forza, per vivere con pace e gioia le sfide della vita, ma soprattutto all’ombra di quest’albero buono trovo Cristo, nella Chiesa.

Cara Gospa auguri di vero cuore, quel cuore che grazie a te batte di amore e fervore per quel Gesù che ci presenti e offri da 33 anni…

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