FERMENTI CATTOLICI VIVI

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Posts Tagged ‘vita cristiana’

“Lina ha scelto la parte migliore che non le sarà mai tolta!”

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 04/09/2017

Questa la toccante testimonianza di Antonio il marito di Lina la Sig.ra di 59 anni che e morta ad Ischia in seguito al terremoto del 21 agosto 2017. Una testimonianza che solo un uomo dalla fede profonda e vissuta può dare.

Avevano 4 figli e ne avevano adottati due disabili.

“Non è stato facile vivere accanto ad una santa senza essere santo, soprattutto in una santità perfezionata dal martirio.

La rivoluzione totale avvenne il giorno in cui accogliemmo le reliquie dei Santi coniugi Martin, la conoscenza della loro storia illuminò i nostri volti facendo maggiore chiarezza sul nostro cammino.

Il chicco di grano ha prodotto il cento. Il 21 agosto il treno del nostro matrimonio si è fermato in un punto preciso della storia dove Cristo, via, verità e vita, ci chiamava a stare.

Finito di recitare il Santo Rosario con la Parola di Dio in mano eravamo pronti per andare a preparare una nuova Celebrazione della Parola a casa dei fratelli. All’improvviso la terra ha tremato, una parete della Chiesa è crollata e ho sperimentato drammaticamente le parole del Vangelo “uno sarà preso, un altro sarà lasciato”.

In pochi istanti mi sono trovato a vivere la scena del Calvario tenendo tra le mani il corpo di Lina martoriato e il suo volto pieno di sangue. Ho visto il volto sofferente di Cristo, mi sono sentito come Giovanni ai piedi della croce insieme alla Madonna, ho sentito con l’orecchio del cuore le parole di Cristo rivolte ai miei figli: “ecco tua madre!”, ma Cristo ha vinto la morte!

Il treno della nostra vita riparte carico di doni e destinazioni con un passeggero in meno ma con una guida sicura dal cielo. L’ultimo vagone di questo treno lo avevamo lasciato ancora vuoto per riempirlo di nuovi progetti di Dio, tra cui realizzare una casa famiglia per accogliere bambini disabili…

In questi momenti torna a galla la domanda: Che cosa è la verità? Preferirei rispondere con lo stesso silenzio di Gesù, ma davanti a tutti quelli che dicono “dov’è il tuo Dio?” a quanti bussano e chiedono ancora che cos’è la verità, la risposta è una soltanto: “Lina ha scelto la parte migliore che non le sarà mai tolta!”

Questa è la verità! Piuttosto, un’altra è la domanda: “O morte dov’è la tua vittoria?” e dov’è infatti la vittoria della morte in una donna che ha sempre annunciato con forza le parole di San Paolo: “per me vivere è Cristo e il morire un guadagno.”

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“Restiamo fermi nei nostri propositi (…) non bisogna lasciarsi scoraggiare dalle chiacchiere della gente”

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 04/06/2015

Filotea_03

Appena la gente si accorgerà che hai deciso di seguire la vita devota, scoccherà contro di te mille frecciatine di compatimento e altrettanti dardi di pesante maldicenza: i più arrabbiati daranno al tuo cambiamento il nome di ipocrisia, di bigotteria, di tradimento; diranno che il mondo ti ha voltato le spalle ed allora ti sei consolata volgendoti a Dio; i tuoi amici poi, da parte loro, si affretteranno a sommergerti di rimproveri, tanto prudenti e pieni di carità, a loro avviso.

Sanno già che diventerai triste, perderai credito di fronte alla gente, sarai insopportabile, invecchierai prima del tempo, le cose di casa tua andranno a rotoli; ti ricorderanno che bisogna vivere nel mondo stando alle sue regole, che l’anima si può salvare anche senza tante storie; e simili sciocchezze.

Filotea, credimi, sono tutte chiacchiere stupide e inutili; a quella brava gente non importa proprio niente né della tua salute, né dei tuoi affari.

Se voi foste del mondo, dice il Salvatore, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma siccome voi non siete del mondo, vi odia. Ho visto gentiluomini e dame passare intere notti di seguito a giocare agli scacchi e alle carte. Esiste forse un’occupazione più vuota, più triste e più massacrante di quella? Eppure la brava gente non mette parola: gli amici non se ne sono minimamente preoccupati; se invece noi facciamo un’ora di meditazione, oppure ci vedono alzarci al mattino un po’ più presto per prepararci alla santa Comunione, tutti si precipitano dal medico per farci curare dallo stato ansioso e dall’itterizia.

Filotea_02Passa trenta notti a ballare e nessuno troverà da ridire; per la sola veglia della notte di Natale, il giorno dopo, chi ha la tosse e chi il mal di pancia.

Chi non si accorge subito che il mondo è un giudice ingiusto? Gentile ed accomodante con i suoi figli, ma duro e senza pietà per i figli di Dio.

Per andare a genio al mondo dobbiamo andare a braccetto con lui. E poi non riesci ad accontentarlo nemmeno lo stesso perché è matto: è venuto Giovanni, dice il Salvatore, che non mangia e non beve e voi dite che ha il diavolo; è venuto il Figlio dell’uomo che mangia e beve e voi dite che è un samaritano.

Filotea_04E’ proprio vero, Filotea, se per far piacere agli altri, ci lasciamo andare a ridere, a giocare, a ballare con la gente di mondo, il mondo ne sarà scandalizzato; se non lo facciamo ci accuserà di essere ipocriti e tristi; se ci vestiamo bene, penserà che abbiamo un motivo nascosto; se andiamo alla buona, ci farà passare per gente senza educazione; la nostra allegria sarà per lui dissolutezza, la mortificazione, tristezza; ci guarda tanto di traverso che per quanto ci sforziamo, non gli andremo mai a genio. Le nostre imperfezioni le ingigantisce e le classifica come peccati, i nostri peccati veniali li fa mortali; i nostri peccati di debolezza li trasforma in peccati di malizia.

Dovrebbe invece sapere che, come dice S. Paolo, la carità è benigna, il mondo, al contrario, è cattivo; dovrebbe sapere anche che la carità non pensa male; al contrario, il mondo pensa sempre male, e se proprio non gli riesce di accusare le nostre azioni, accusa le nostre intenzioni.

I montoni possono avere le corna o non averle, essere bianchi o essere neri, il lupo, appena gli riuscirà, li sbranerà. E’ un po’ la stessa cosa per noi: possiamo fare quello che vogliamo, il mondo ci farà sempre guerra; se ci fermiamo un po’ davanti al confessore, si chiederà che cosa gli stiamo raccontando; se invece ci sbrighiamo, dirà che abbiamo taciuto metà! Sorveglierà tutti i nostri movimenti e per un piccolo scatto di collera dirà che siamo insopportabili; la cura dei nostri affari la chiamerà avarizia, la nostra dolcezza, stupidità; quanto ai figli del mondo, la loro collera è sincerità, la loro avarizia abilità amministrativa; le libertà che si prendono, franchezza: i ragni rovinano sempre l’opera delle api!

Filotea, lasciamo perdere questo cieco: lascialo urlare finché non si stancherà, come fa il barbagianni per spaventare gli uccelli del giorno. Restiamo fermi nei nostri propositi, sarà la perseveranza a dimostrare che è sul serio e con sincerità che ci siamo votati a Dio e incamminati nella vita devota.

Filotea_01Le comete e i pianeti hanno apparentemente la stessa luminosità; solo che le comete scompaiono in poco tempo, perché hanno soltanto una luminosità transitoria, mentre i pianeti godono di una luce continua; lo stesso si può dire dell’ipocrisia e della virtù; esternamente si assomigliano molto, ma volendo, si possono distinguere con sicurezza l’una dall’altra: l’ipocrisia non dura nel tempo e si scioglie come nebbia al sole, mentre la virtù autentica rimane stabile e costante.

Non è un vantaggio da poco, per ben cominciare il cammino della devozione, ricevere calunnie e improperi: evitiamo, in tal modo, il pericolo della vanità e dell’orgoglio, che sono come le levatrici d’Egitto, cui l’infernale Faraone aveva dato l’ordine di uccidere i nati maschi di Israele il giorno stesso della nascita.

Noi siamo crocifissi per il mondo e il mondo è crocifisso per noi; il mondo ci considera pazzi? E noi consideriamolo matto!

[Tratto da: “Filotea – introduzione alla vita devota” di San Francesco di Sales]

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