«Un giorno un monaco chiese al suo abate, da tutti considerato un uomo di grande santità: “Come posso essere certo di trovarmi alla presenza di Dio?”.
L’abate rispose: “Hai tanto controllo su di essa quanto è il potere che hai di far sorgere il sole”.
Esasperato, il giovane esclamò: “Ma allora a cosa servono tutti i nostri esercizi spirituali e le nostre preghiere?”
“Queste cose servono per essere certi di essere svegli quando il sole sorge.”»
(Dai Detti dei Padri del deserto)
Da questo capisco che sì, dobbiamo cercare tempi e spazi per la preghiera, e dobbiamo custodirli come la cosa più preziosa, ma una volta lì, possiamo solo stare in silenzio e cercare l’incontro con l’Onnipotente.
Mi viene in mente il mio vecchio direttore spirituale che mi raccontava di un vecchio che ogni giorno passava ore in chiesa davanti al Santissimo Sacramento senza fare niente di speciale.
Quando gli chiedevano cosa facesse tutte quelle ore lì lui rispondeva candidamente: “Niente, io guardo Lui e Lui guarda me.”
In ogni chiesa abbiamo la grazia di avere questo “Sole che sorge”, quanto ne approfittiamo?
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.