Quando c’era una finestra di tempo per i pensieri
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 19/11/2018
Condivido questo pensiero da Facebook dell’amico P. Cordova che non avrei potuto esprimere meglio.
«A quest’ora quand’ero ragazzo la percezione era che fosse tardi. Molto tardi. Da un’ora e oltre era iniziato il Maurizio Costanzo Show. La prima serata terminava per le 23 al massimo, e iniziava al più per le 21, ma generalmente prima.
Al termine del film o del programma TV, stanchi per la giornata, c’era una finestra di tempo per i pensieri.
Oggi un film può terminare senza problemi per mezzanotte. Ci spremono il più possibile per guadagnare dalle inserzioni pubblicitarie. Il cervello è iperstimolato, e lo smartphone a letto completa l’opera.
Non c’è tempo per una preghiera, per un pensiero, per riflettere sulle azioni della giornata, per gustare il silenzio. Per decidere per chi affrontare il domani. Riprendiamoci questo spazio, spegniamo i cellulari.»
Vogliamo fare un atto veramente sovversivo? O quantomeno un gesto di vera libertà? Spegniamo i cellulari, almeno ogni tanto, almeno la notte.
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