Passa il favore, ovvero… “Va e fa’ anche tu la stessa cosa”
Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 01/02/2014
A giudicare da quanto si vede e si sente, sia per esperienza diretta sia, e soprattutto, per quanto si apprende dai mezzi di comunicazione di massa, sembra che di buone azioni in giro, ce ne siano veramente poche o non ce ne siano affatto.
Si parla di guerre (…), rapine e furti (…), incidenti stradali provocati dai pirati della strada (…). Il tutto condito, talvolta, da una grande e sconcertante indifferenza dei presenti, come nel caso verificatosi su alcune spiagge ove i bagnanti hanno continuato imperterriti le loro futili faccende nonostante la presenza di due persone decedute per malore o annegamento lì presenti sulla spiaggia appena coperte da un telo.
Verrebbe da chiedersi: “Ma in che mondo viviamo? Possibile che non ci sia più nessuno che faccia la buona azione quotidiana come si insegnava ai Boys Scout e ai ragazzi di Azione Cattolica? (…)”
Eppure tante persone, vedendo per la strada persone in difficoltà, anche solo per avarie meccaniche, si fermano a prestare il proprio aiuto fino alla soluzione del problema per poi sparire nell’anonimato.
Alcuni anni orsono, il 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo, io e mia moglie, giunte le tanto sospirate vacanze, caricata la nostra piccola 500, partimmo per la casa al mare. Dopo alcune ore di viaggio, giunti a Lecce, si verificò un guasto al motore; era saltata una candela, danno che solo un meccanico poteva riparare.
Erano le undici di sera e quindi tutte le officine erano chiuse; ci vedemmo persi non sapendo che fare se non aspettare il giorno dopo. In quel mentre, passò di lì un distinto signore che si fermò e, dopo essersi accertato che non c’era la possibilità di riparare il danno, si offrì di accompagnarci a destinazione; non solo ma chiese di lasciargli le chiavi della macchina che avrebbe provveduto a farla riparare dal suo meccanico di fiducia.
Infatti l’indomani verso il pomeriggio venne a prendermi e mi accompagnò dal meccanico dove trovai la macchina bella riparata.
Durante il tragitto, mi disse che si era trovato lì per puro caso, in quanto aspettava alcuni amici con cui sarebbe andato a festeggiare il suo onomastico: si chiamava infatti Paolo.
Giunti a Lecce pagai il meccanico e chiesi al mio angelo custode cosa gli dovevo per il disturbo che si era preso. Mi rispose: “Se dovesse incontrare un automobilista in difficoltà, faccia la stessa cosa”.
Mi vennero spontanee alla mente le parole dette da Gesù a conclusione della parabola del Buon Samaritano: “Va e fa’ anche tu la stessa cosa.” (Lc 10, 25-37)
[Tratto da “Joseph”, periodico degli Oblati di San Giuseppe e del Movimento Giuseppino, Anno 92, n. 5]
E’ forse a ciò che si è ispirato l’autore del film “Passa il favore?”
L’alfabeto di Dio « FERMENTI CATTOLICI VIVI said
[…] Unisci cuore e mente: con la mente progetti ma è col cuore che salvi e realizzi. […]
L’alfabeto di Dio | In te la mia speranza By Lanuvolettarosa said
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