FERMENTI CATTOLICI VIVI

"Andate controcorrente. Di quanti messaggi, soprattutto attraverso i mass media, voi siete destinatari! Siate vigilanti! Siate critici!" Benedetto XVI

  • Follow FERMENTI CATTOLICI VIVI on WordPress.com
  • Fermenti Cattolici Vivi


    Come i fermenti lattici vivi sono piccoli ma operosi e dinamici e pur essendo invisibili sono indispensabili alla vita, spero che questi "fermenti cattolici vivi" contribuiscano a risvegliare la gioia di essere cristiani.

    Segui il blog su canale Telegram https://t.me/fermenticattolicivivi

  • Fermenti recenti

  • Fermenti divisi per mese

  • Fermenti divisi in categorie

  • Disclaimer

    Questo Blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62/2001. Immagini e foto possono essere scaricate da Internet, pertanto chi si ritenesse leso nel diritto d'autore potrà contattare il curatore del Blog, che provvederà personalmente all'immediata rimozione del materiale oggetto di controversia.

    ______________

    SE PRELIEVI MATERIALE DAL BLOG, PER FAVORE CITA LA FONTE E IL LINK. CONFIDO NELLA TUA CORRETTEZZA!
    ______________

    IL BLOG E' CONSACRATO AL
    CUORE IMMACOLATO
    DI MARIA

  • Fermenti Cattolici Vivi è stato visitato

    • 1.375.584 volte

Missionari: non volontari ma testimoni di Cristo

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 20/03/2014

Lo sapevate che ci sono persone che trascorrono le vacanze in missione? Ce ne sono molte, e Daniela e Mauro sono tra questi.

Sono due tra i nostri più cari amici e fratelli, o meglio, i fratelli che il Signore mi ha donato ascoltando le mie lagne di figlio unico; non si lasciano intimidire dal fatto di avere tre figli per partecipare ogni anno alle missioni di settimana santa del Regnum Christi.

E’ una gioia, ascoltare ogni anno le loro testimonianze di quanto Dio operi in loro e tramite loro durante la missione della sSettimana Santa.

Cristiani entusiasti, famiglie, condividono col mondo la gioia di esserelo, famiglia e cristiani.

Alcuni affrontano viaggi lunghi e impegnativi…

Ma non c’è bisogno di arrivare alla fine del mondo... Molti, infatti  partecipano alle missioni italiane, come i miei amici, e come Sabina, una mamma missionaria che condivide con noi la sua esperienza.

Roma, 17 aprile 2012. Sabina parla quasi senza fermarsi e riesce a trasmettere, attraverso il telefono, l’entusiasmo di chi ha vissuto un’esperienza coinvolgente come è stata per lei e Camilla, sua figlia, quella delle Missioni di Settimana Santa con Famiglia Missionaria a Orvieto, dal 4 all’8 aprile 2012.

Sabina, come hai saputo delle missioni?

Invito-MSS-2014Tutto è cominciato grazie agli incontri che stiamo facendo a casa mia con P. Sergio Cordova. Io le chiamo “cena-conferenza”: siamo un gruppo di 8-12 persone, dipende dalla serata, ci riuniamo per la cena e poi affrontiamo un argomento accordato prima. Per esempio, in vista del pellegrinaggio a Medjugorje abbiamo parlato della Madonna. Negli incontri precedenti abbiamo parlato della Pasqua imminente.

Grazie a queste serate ho ritrovato amici d’infanzia e la mia casa è diventata un punto di riferimento tanto che volgiamo continuare a incontrarci anche il prossimo anno.

Una sera, a cena con la mia famiglia, P. Sergio ha parlato delle missioni di Settimana Santa e di quelle estive in Messico, suscitando l’interesse e l’entusiasmo di mia figlia Camilla. Ho preso la palla al balzo e siamo partite, lei ed io per Orvieto e siamo già in lista per il Messico.

Non amo viaggiare, sono pigra ma ho deciso di partire per regalare a mia figlia un’esperienza che sapevo sarebbe stata buona, lontana dalle frivolezze della vita quotidiana.

È la prima esperienza di questo genere?

In passato ho lavorato con altri gruppi. Sono una pratica, concreta, mi piace lavorare non importa cosa c’è da fare. Quando sono arrivata a Orvieto ho detto: «Ditemi cosa devo fare e obbedisco!». In missione si va per lavorare, anche in silenzio.

A differenza delle altre esperienze, però, questa mi ha lasciato un senso di nostalgia, non volevo tornare a casa. Ho tenuto il fazzoletto al collo ancora un giorno, come per ricordare a serenità di quell’ambiente, la gioia che ho provato, per sentirmi ancora un po’ missionaria!

missio_02Non credevo che la missione fosse così! In un certo senso siamo rimasti fuori dal mondo, senza televisione, internet, libri eppure non mi è mancato, non avevo bisogno di nulla. Avrei potuto continuare così per sempre.

Quali sono stati i vostri incarichi durante la missione?

Camilla di mattina era impegnata con i bambini dell’oratorio e il pomeriggio con quelli delle famiglie missionarie. Non ho sentito da parte sua nemmeno una parola di lamentela e dire che c’erano anche bambini impegnativi! Tutti la cercavano e l’ultimo giorno l’hanno voluta al tavolo con loro. Ho anche ricevuto i complimenti dei genitori!

Io ho avuto la grazia di accompagnare don Luca, il parroco di S. Andrea e Oreste, nella visita i malati e gli anziani, per portare loro la comunione. È stata un’esperienza meravigliosa sia vedere l’accoglienza delle persone che visitavamo, scoprire che per loro siamo un conforto, nella sofferenza, sia scoprire il bel lavoro di un parroco con la sua comunità.

Che cosa diresti a chi non conosce le missioni?

Vieni e vivi Cristo, vivi la fede fino in fondo perché la fede è testimonianza e anche preghiera. La meditazione del mattino era come fare colazione, era il nostro caffè prima di uscire a vivere la giornata.

Ho capito la spirito della missione quando P. Angelo, durante un incontro di formazione ci ha detto che non siamo volontari ma testimoni di Cristo. È un’altra cosa. Ho cercato di vivere tutto con molta umiltà e la missione ha assunto un’altra valenza, più profonda. Porto ancora al collo la croce che ci hanno dato in missione, come se continuassi a portare un po’ di missione con me, e soprattutto l’atmosfera di fede vissuta.

missio_03Potessi farle più spesso!

Progetti per il futuro?

Sì, le missioni in Messico! Camilla studia spagnolo a scuola, io dovrò imparare prima di partire.

E prima il pellegrinaggio a Medjugorje.

Devo dire ancora grazie a tutti per come Camilla ed io siamo state accolte e integrate nel gruppo. Ho trovato una testimonianza di vita vissuta, vera autentica, vissuta, in allegria e mia figlia ha dato il meglio di sé. Camilla che è una ribelle, avrei voluto che la potessero vedere i suoi professori.

E devo ringraziare proprio lei per avermi dato il coraggio di partire per le missioni! Dio sta agendo in lei attraverso un’altra via, la sta riavvicinando a sé.

(Fonte http://www.regnumchristi.org/)

Per avere informazioni e contattare i fratelli e le sorelle di Famiglia Missionaria clicca QUI!

Lascia un commento