FERMENTI CATTOLICI VIVI

"Andate controcorrente. Di quanti messaggi, soprattutto attraverso i mass media, voi siete destinatari! Siate vigilanti! Siate critici!" Benedetto XVI

  • Follow FERMENTI CATTOLICI VIVI on WordPress.com
  • Fermenti Cattolici Vivi


    Come i fermenti lattici vivi sono piccoli ma operosi e dinamici e pur essendo invisibili sono indispensabili alla vita, spero che questi "fermenti cattolici vivi" contribuiscano a risvegliare la gioia di essere cristiani.

    Segui il blog su canale Telegram https://t.me/fermenticattolicivivi

  • Fermenti recenti

  • Fermenti divisi per mese

  • Fermenti divisi in categorie

  • Disclaimer

    Questo Blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62/2001. Immagini e foto possono essere scaricate da Internet, pertanto chi si ritenesse leso nel diritto d'autore potrà contattare il curatore del Blog, che provvederà personalmente all'immediata rimozione del materiale oggetto di controversia.

    ______________

    SE PRELIEVI MATERIALE DAL BLOG, PER FAVORE CITA LA FONTE E IL LINK. CONFIDO NELLA TUA CORRETTEZZA!
    ______________

    IL BLOG E' CONSACRATO AL
    CUORE IMMACOLATO
    DI MARIA

  • Fermenti Cattolici Vivi è stato visitato

    • 1.375.538 volte

Posts Tagged ‘castità’

«Non è un no all’amore ma un sì più grande!»

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 31/01/2022

Frati e suore: non c’è un sacramento a parte per questa scelta di vita, ma cos’è allora che li distingue?

Don Tommaso della parrocchia Natività NSGC di Roma, cerca di spiegare le caratteristiche della vita consacrata prendendo spunto dalla festa del 2 febbraio, la Presentazione di Gesù al Tempio.

Vale la pena guardare tutti i quattro minuti e ventisei secondi di video…

Posted in Chiesa, Vocazioni | Contrassegnato da tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | 2 Comments »

«Il brivido della castità.»

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 12/06/2020

Testimonianza di Dawn Eden che racconta come sia passata da una vita tutta sesso e rock and roll alla castità. «La castità è la vera ribellione» arriva a dire. Scopriamo il percorso attraverso cui è arrivata a tale conclusione e perché.

Il venerabile arcivescovo Fulton Sheen scriveva che esiste uno stato di sazietà disillusa che chiamava “grazia nera”, una specie di assuefazione che può aprire la strada alla “grazia bianca” della conversione. Molti di coloro che hanno creduto all’inganno della rivoluzione sessuale si trovano a fare i conti oggi con l’oscurità della grazia nera. E se la verità della castità viene loro presentata, possono fare esperienza di una trasformazione in Cristo. Lo so perché è quello che è successo a me.

Negli anni novanta, giovane ebrea e giornalista di musica rock a New York, ho speso i miei giorni intervistando band per la rivista Mojo e le mie notti frequentando locali notturni in tenute studiate apposta per offrire a chi mi guardava un brivido sulla pelle. Oggi sto portando a termine un dottorato in teologia e sono autrice del libro “Il brivido della castità”.

Cosa è successo? La mia conversione è iniziata nel 1995, a 27 anni, quando conobbi Ben Eshbach, leader di un gruppo rock di Los Angeles chiamato “Sugar Plastic”, e in una conversazione telefonica mi parlò di un libro che stava leggendo : L’uomo che fu Giovedì di G.K. Chesterton.

Ne comprai subito una copia pensando che mi avrebbe aiutato a fare impressione sull’artista per l’intervista che dovevo fargli, quando sarebbe passato da New York. Una frase nel primo capitolo mi colpì: «La cosa più poetica al mondo è non stare male». In quel periodo, stavo vivendo il momento della mia ‘grazia nera’. Quando lessi quelle parole ero infatti intrappolata in un circolo vizioso. Sola, perché non ero amata, mi offrivo ad “amanti” che non mi amavano.

Chesterton mi costrinse a riconoscere quello che cercavo di reprimere da troppo tempo: quanto profondamente desiderassi guarire, rimettere in ordine la mia vita, conoscere la poesia del non stare male.

Con il passare del tempo (e con la lettura dei libri di Chesterton) ho iniziato a fare esperienza della “grazia bianca” della conversione. Ma, riluttante a pormi sotto l’autorità di una confessione particolare, ho provato a percorrere il cammino cristiano per conto mio. Ho presto scoperto che cambiare ciò in cui credevo non era abbastanza per cambiare anche le mie abitudini.

Era chiaro che tutti i piaceri che mi ero concessa non mi avevano portato più vicino all’amore che cercavo. Ed era altrettanto chiaro che l’unico modo in cui potevo ricevere un tale amore era quello di imparare a donarlo. Ma dove e come imparare?

Un amico cattolico che vide come stavo lottando mi diede un libro che riprendeva brani del Catechismo della Chiesa cattolica. Lì trovai la mia risposta: formare la virtù della castità mi avrebbe mostrato come amare gli altri nel modo in cui Dio ama me (Catechismo 2347: «La virtù della castità si dispiega nell’amicizia. Indica al discepolo come seguire ed imitare Colui che ci ha scelti come suoi amici, si è totalmente donato a noi e ci ha reso partecipi della Sua condizione divina»).

La castità non era un mettere alla porta l’amore umano, piuttosto un lasciare entrare l’amore divino. Significava lasciare che Dio riplasmasse i miei desideri per orientarli secondo la Sua volontà, per la mia felicità.

Nella nuova edizione del mio libro The thrill of the chaste, (Il brivido della castità), mi focalizzo sul “sì” degli insegnamenti della Chiesa, perché non si possono capire i vari “no” se non si capisce prima l’onnicomprensivo “sì”. Per esempio, uno non può capire perché la Chiesa insegna il “no” alla contraccezione e al matrimonio tra persone dello stesso sesso se prima non capisce che l’amore coniugale è per definizione libero, totale, fedele e fecondo (vedi Humanae Vitae 9).

Oggi la castità non è certamente una cosa “in”. Ma in una società che ha cessato di essere cristiana, questo è anche ciò che la rende interessante.

In Occidente il Cristianesimo è stato per lungo tempo la cultura dominante, ora è tornato ad essere la controcultura. Papa Francesco lo sa. Rivolgendosi ai giovani sul tema della Giornata Mondiale della Gioventù 2015, “Beati i puri di cuore”, li ha spronati a ribellarsi «contro la diffusa tendenza a banalizzare l’amore, soprattutto quando si cerca di ridurlo solamente all’aspetto sessuale», a ribellarsi «contro questa cultura del provvisorio, che, in fondo, crede che voi non siate in grado di assumervi responsabilità, crede che voi non siate capaci di amare veramente».

Nell’opera di Wagner, il protagonista Tannhäuser, un trovatore medievale, schiavo volontario della dea Venere, cerca di liberarsi da quella schiavitù perché sente che qualcosa di vitale manca anche nei più avvolgenti piaceri della dea.

Papa Francesco ci incoraggia ad avere fede nel fatto che anche i nostri Tannhäuser di oggi,(uomini e donne dipendenti dalla pornografia, single in cerca di avventure sessuali, sposi che desiderano il piacere escludendo la procreazione), possono raggiungere il punto della “grazia nera”: la presa di coscienza traumatica che l’“amore” svincolato da tutto e che loro pensavano li potesse riempire, arricchire, è invece solamente un impoverimento di ciò che l’amore dovrebbe essere.

Ma essi hanno bisogno del nostro aiuto. Possiamo iniziare a creare una controcultura casta smettendo di trattare i nostri “duri insegnamenti” come se fossero medicine amare solo accidentalmente collegate al godimento celeste, al banchetto del paradiso.

La castità non è una nota a piè di pagina della Buona Novella. È la Buona Notizia che mostra come le braccia di Venere non sono nulla paragonate al Sacro Cuore di Gesù, che ha guarito tutti i miei traumi e le ferite del mio cuore.

Dawn Eden col cantante dei Beach Boys

La gioia che Dawn Eden vive oggi «non pensavo esistesse su questa terra. Appena mi battezzai quindi pubblicai un libro sulla castità». Sapendo che per il mondo «a cui appartenevo la castità è una privazione dall’amore, volevo mostrare il fraintendimento: la castità è un sì detto all’amore di Dio che ti rende capace di amare in un modo più profondo tutti gli uomini, rendendoti più sposa, più madre, più sorella, più amica».

Per lei, oggi consacrata, «non si tratta però di uno status che riguarda solo me. Anche chi è sposato deve vivere così, amando davvero. Perché l’amore, per essere tale, deve essere esclusivo e aperto alla vita che Dio vuole donare a te e all’altro coniuge. Al di fuori di questa apertura i rapporti sono strumentali». Concetti duri da digerire nel suo «vecchio mondo», ma «tutti sanno che un amore senza condizioni è il massimo».

Per amare così però bisogna imparare «da Dio: per questo anche io ora attingo da Lui, come fa Chesterton, nell’Eucarestia e nella preghiera che alimentano l’amore ricevuto nella comunità cristiana».

(Fonte: https://noalsatanismo.wordpress.com/ e http://www.catholicherald.co.uk/issues/march-13th-2015/nowadays-chastity-is-the-ultimate-rebellion/

Posted in Testimonianze | Contrassegnato da tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Leave a Comment »

«I corpi non sono involucri, e toccare un corpo significa toccarne l’anima.»

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 20/01/2020

Ieri sera, dopo il tg, per ben due volte viene trasmesso lo spot di un nuovo programma di Amanda Lear, che avrà come tema, nientemeno che l’educazione sessuale! Lo spot è infarcito di termini anatomici, che un tipo (evidentemente bigotto e arretrato) cerca di censurare (nello spot).

Ora, Amanda è rimasta a MOLTI anni fa, giacché oggi tramite internet alle scuole elementari già i bambini sanno abbastanza bene com’è fatto il corpo nudo di un adulto.

Quindi secondo quei genii, c’è bisogno di lezioni di anatomia. NON DI EDUCAZIONE AFFETTIVA. Non sia mai.

Il silenzio qui è drammatico (della famiglia, certamente, e anche da parte della Chiesa che così “perde” i ragazzi dopo la Cresima, con qualche lodevole eccezione).

NON POSSO PRENDERE IL TUO CORPO E TU NON PUOI PRENDERE IL MIO SE PRIMA NON CI SIAMO DONATI I NOSTRI CUORI. Se prima non ci siamo promessi di prenderci cura domani, e dopodomani e quelli dopo, della vita dell’altro, perché i corpi non sono involucri, e toccare un corpo significa toccarne l’anima.

Tutte le “regolette” partono da qui.
Ma chi lo dice?

NO, non è che i ragazzini si abituino ad USARE i corpi degli altri per fare esperienze, a dare un netto contributo alla terribile crisi d’empatia che vediamo!

Non è che lascino usare allo stesso modo i propri corpi (che sono più PREZIOSI dell’oro!) a sostenere l’aumento vertiginoso della depressione tra gli adolescenti!

Secondo Amanda Lear il problema è che (ma dove vive?) ancora la gente non sa come sia fatto un corpo femminile, come si usa un preservativo e che abbia tutta repressa il tabù dell’autoerotismo.

(Dall’account Facebook dell’amico Pierluigi Cordova, col suo permesso)

Per saperne di più su purezza e castità consiglio i seguenti link:

“Io sono stato fedele a te ancor prima di conoscerti…” 

Adolescenza e verginità? Impossibile oggi? Giorgia ci dice di no. 

Jessica Rey, la Power Ranger cattolica che predica la castità. 

Philippe Ariño: “Ho abbracciato la via della continenza che la Chiesa chiede alle persone omosessuali”

Posted in Attualità | Contrassegnato da tag: , , , , , , , , , , , , , , | Leave a Comment »

«Non sarà facile ma è l’unico modo per arrivare lontano.»

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 28/11/2018


Quando il sesso aspetta, l’amore arriva.

Posted in Attualità | Contrassegnato da tag: , , , , , , , , | Leave a Comment »

“Di fronte alla Madonna e alla recita del Santo Rosario, l’azione del maligno viene sistematicamente annientata!”

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 16/03/2016

Alessandro_01Intervista al conduttore televisivo Alessandro Greco. Lui e sua moglie Beatrice Bocci, sono testimoni di una fede vissuta in coppia e nell’amore di Cristo Gesù, accompagnati dalla Madre del cielo che li ha sempre guidati verso il figlio.

Era il 1997 quando conosci Beatrice in occasione di “Miss Italia”. Fra di voi è stato subito un colpo di fulmine…

Hai detto proprio bene, è stato subito un “colpo di fulmine” fra di noi ma anche con Gesù! Lui c’è stato sempre nella nostra vita, noi dobbiamo soltanto avere il desiderio di aprire il nostro cuore e lasciarlo entrare. Gesù sta fuori alla porta del nostro cuore e bussa, chiede sempre il permesso, lasciandoci il libero arbitrio.

Nell’incontro con Beatrice ci siamo ritrovati ad essere due persone che anche a livello familiare, avevano sempre vissuto nella fede.

Questo ha contribuito ad arricchire il nostro rapporto; da subito eravamo in 3 perché quando conobbi Beatrice, lei aveva già una figlia di 5 anni e mezzo Alessandra che oggi ne ha 23, avuta dal suo precedente matrimonio, per cui possiamo dire di essere stati sempre una famiglia. Poi nel 1998 è nato Lorenzo, che oggi ha 16 anni.

A quel punto, non potendovi sposare (perché il matrimonio precedente di Beatrice non era stato sciolto dalla Sacra Rota) decidete di andare a convivere. Ma la convivenza per la Chiesa è peccato!

Il nostro desiderio non era quello di andare a convivere ma di condividere insieme una quotidianità familiare ma c’erano degli impedimenti, ovvero il precedente matrimonio di Beatrice, un esperienza dolorosa.
Per cui sia da parte mia che da parte sua, vi era la volontà di avviare tutte le pratiche per annullare il precedente matrimonio in Chiesa, sulla base di motivazioni vere e reali.

Questo percorso è stato molto doloroso, con certi passaggi di sofferenza nei quali abbiamo anche sperimentato un certo senso di abbandono da parte della Chiesa, ma tutto questo serviva a farci intraprendere seriamente un percorso di fede perchè il Signore voleva che camminassimo davvero con Lui, per ottenere ciò che desideravamo di più ovvero sposarci in grazia di Dio.

Alessandro_05La vostra fede in quel frangente di vita, si era indebolita o rafforzata?

Il Signore non è mai stato messo in discussione né da me e né da Beatrice, perché era presente ed ha continuato ad esserlo. La Chiesa è fatta da uomini, per cui tante volte possono sbagliare nel non concedere una parola o un gesto che ti può far sentire accolto, anche se non si è in una determinata situazione di grazia.

Un giorno vi ritrovate a fare una testimonianza a San Giovanni Rotondo (sei molto devoto di San Pio) e proprio in quel luogo, tu e Beatrice conoscete Fra Modestino…

Sono sempre stato vicino alla figura di Padre Pio, così andammo a San Giovanni Rotondo con Lino Banfi (all’epoca conducevo un programma con lui su Radio Rai) e ci recammo in Puglia per un evento dedicato ad una casa di accoglienza per bambini.

Con Beatrice abbiamo avuto la grazia di conoscere Fra Modestino, l’erede spirituale di San Pio. Con noi fu molto accogliente, ci fece sentire l’amore di Gesù , lasciandoci dei segni attraverso delle parole e dei gesti che ci stimolassero nel nostro cammino a seguire una strada di luce e seguendo il Signore, compiendo delle azioni che si sarebbero rivelate fondamentali per il nostro futuro di cristiani.

Beatrice cominciò a frequentare degli itinerari dedicati alle coppie, ed in uno di questi incontri coinvolse anche te. Ci racconti?

Abbiamo conosciuto un sacerdote che oggi è il nostro Padre Spirituale, lui è Padre Roberto Basilico, ha una comunità in Molise esattamente ad Isernia, e nell’arco dell’anno, organizza dei momenti di evangelizzazione e di preghiera comunitaria che chiama “Itinerari della gioia”.

Alessandro_06Io e Beatrice, abbiamo partecipato a uno di questi itinerari, dedicati alle coppie proprio perché la coppia è una delle istituzioni predilette da Dio e per questo è molto attaccata dal maligno, per cui c’è un particolare bisogno che le coppie e le famiglie partecipino a questi incontri, affinchè portino Gesù Cristo al centro della loro vita.

In quell’occasione nel nostro cuore è successo qualcosa di particolare perché arrivati a casa insieme ai nostri familiari, abbiamo iniziato a recitare il rosario tutti insieme settimanalmente.
Approfitto per dire ai lettori che di fronte alla Madonna e alla recita del Santo Rosario, l’azione del maligno viene sistematicamente annientata!

Di settimana in settimana, alla recita del rosario, aumentavano gli amici e i parenti che venivano in casa, fino a quando siamo diventati oltre 40 persone e così per volontà di Dio si è formato un gruppo di preghiera e ci siamo trasferiti in chiesa.

Quest’esperienza continua tutt’ora, ci ritroviamo tutte le settimane al martedì alle 21:30, recitiamo il rosario, poi c’è la preghiera spontanea comunitaria d’innanzi a Gesù Sacramento e facciamo anche l’adorazione eucaristica.

Andate a Medjugorje per la prima volta, rispondendo all’invito di Maria. Ci racconti quest’esperienza?

La Mamma celeste è una grande mediatrice, Lei ci prende per mano e ci tiene tutti sotto il suo manto celeste e ci accompagna. Infatti ci ha chiamati a Medjugorje.

Alessandro_07Il tutto è iniziato così: dal 2008 ho un rapporto di collaborazione con RTL 102.5. In quel periodo la radio mi comunicò che dovevamo recarci a Trieste (località insolita per eventi legati allo spettacolo) per trasmettere da lì, i nostri programmi. A quel punto, buona parte della strada era già fatta, per cui prima di recarci a Triste, decidemmo di andare a Medjugorje.

A Medjugorje abbiamo fatto un incontro molto significativo e bello con Fra Renzo, il quale ha fortemente il carisma della confessione. Il nostro incontro con lui è stato speciale ma allo stesso tempo duro per certi aspetti, (come d’ altronde era successo anche con Fra Modestino); ci ha dato dei messaggi molto chiari che arrivavano dal Signore.

Durante la salita al monte Podbrdo, la collina delle Apparizioni, insieme a Beatrice ci siamo messi in preghiera ed entrambi abbiamo sentito fortemente nel cuore di affrontare un periodo di castità come umile dono al Signore, anche perché ci avevano spiegato che questo era l’unico modo per riaccostarci ai sacramenti.


Promettere castità, in un epoca di trasgressione, è un valore molto rilevante…

Si credo proprio di si, fra l’altro noi eravamo una coppia già strutturata in quanto alle spalle avevamo già 2 figli e tanti anni di convivenza e non è stata di certo una passeggiata, però se prendendo una decisione di questo tipo, lo si fa non con la razionalità umana ma in preghiera, in grazia ed in comunione con il Signore e la Mamma celeste, per merito loro riesci a trovare la forza; una forza che ti guarisce e ti salva e sicuramente ti porterà a ricevere tante altre grazie … bisogna avere fede!

Infatti dopo quel periodo di castità durato quasi 3 anni, arriva quella grazia che attendevate da tantissimo tempo…

Si esatto. Dopo quel pellegrinaggio a Medjugorje, continuavamo a frequentare gli “Itinerari della gioia” insieme a Beatrice, e partecipando in uno di questi itinerari dedicati alle coppie, in preghiera i frati della comunità chiedono al Signore una parola da dedicare alle coppie ed eventualmente da riportare in un ricordino che avrebbero lasciato a tutti i partecipanti.

La parola che uscì fu la seguente: “Infrangerò il giogo che vi opprime e spezzerò le vostre catene”. L’itinerario si era svolto nel fine settimana: venerdì, sabato e domenica.
Finito l’itinerario, torniamo a casa e all’inizio della settimana, intorno al martedì, riceviamo la telefonata dell’Avvocato che si stava occupando della situazione coniugale di mia moglie, e con una grande emozione abbastanza insolita per un professionista, ci comunicò che la situazione rotale si era definitivamente conclusa in positivo e che dal giorno dopo, ci saremmo potuti sposare.

Andando a verificare meglio la situazione, l’Avvocato ci raccontò che il tutto era avvenuto rapidamente e che la notizia di ciò, era arrivata il venerdì precedente ovvero lo stesso giorno in cui noi eravamo all’itinerario ed il Signore aveva parlato per mezzo di quella parola!

Alessandro_08Per grazia di Dio, ci siamo sposati il 6 aprile 2014, finalmente in Chiesa, alla presenza della nostra guida spirituale Padre Roberto Basilico e di altri 11 sacerdoti.

Sei impegnato al momento con “Effetto estate” su Rai Uno e fai anche Radio su RTL 102.5. Come vivi la tua fede all’interno del mondo dello spettacolo?

E’ tutto un discorso di unione e di comunione con il Signore che ti fa desiderare di essere un piccolo strumento nelle sue mani. Per cui sia nell’esercizio della mia attività cioè nella conduzione, ma anche nelle relazioni e negli incontri che si fanno in quell’ambiente, cerchi di rendere testimonianza a Gesù Cristo che è sempre presente in tutte le cose, ovunque e comunque.

Sta a noi essere suoi messaggeri e testimoni, soprattutto facendo agire lo Spirito Santo.

Sulla base della tua esperienza, quanto è importante mettere Dio al centro della coppia? Oggi alcune persone, si sposano in chiesa solo per usanza non per credenza..

E’ proprio un peccato che alcuni di questi fratelli si sposino in chiesa senza coglierne l’essenza ed il valore altissimo di questa presenza. Un po’ tutti conosciamo quella pagina del Vangelo che ci racconta “Le nozze di Cana” dove la Madonna si accorge che il vino viene a mancare, cioè viene a mancare la gioia.

Cioè nel giorno del matrimonio per questi sposi non c’era già la gioia, per cui la Madonna in quanto Madre premurosa chiede aiuto al Figlio e Gesù, che non era ancora nel tempo della sua rivelazione, non resiste alla richiesta della Madre ed interviene facendo il miracolo.

Il matrimonio è un vincolo prediletto da Dio ma deve essere messo al centro della coppia e della famiglia, nella gioia e nel dolore.

I momenti di difficoltà fanno parte della vita, prima o poi arriveranno, ma se abbiamo un amico come Gesù che ci dona la sua luce, la sua pace, la sua gioia e benedizione, di questo ne trae giovamento la famiglia, la coppia e i figli. La famiglia è chiesa e diventa uno strumento bellissimo e potente nelle mani del Signore.

Che consiglio vuoi dare a tutte le coppie che come dice la Madonna, non conoscono ancora l’amore di Dio?

E’ difficile elargire consigli perché la fede e la spiritualità sono un fattore di relazione personale con il Signore. L’unica cosa che posso dire è che noi da soli, nella nostra misera condizione umana, non possiamo fare niente, siamo come pecore in mezzo ai lupi, quindi aprite il vostro cuore e lasciate entrare Gesù.

[Servizio di Rita Sberna su http://www.cristianitoday.it/%5D

Posted in Attualità, Famiglia, Testimonianze | Contrassegnato da tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , | 3 Comments »

Jessica Rey, la Power Ranger cattolica che predica la castità

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 27/09/2014

Jessica01

Non si limita a mostrare i poteri speciali nella famosa serie per ragazzi “Power Rangers”, ma la franchezza con cui espone le sue idee, ha anch’essa un qualcosa di particolare.

Di origine filippina, Jessica Rey, nata a Fort Campbell (USA) nel 1982, seconda di tre figli di un veterano della marina, divenne famosa nel 2002 interpretando Alyssa nella seria Power Rangers.

Ha continuato la sua carriera di attrice di fiction televisive in serie come General Hospital, Rules of Engagment, ha fondato un suo marchio di abbigliamento, la “Rey Swimwear”, una linea di costumi da bagno in linea con quello che è diventato uno degli obbiettivi della sua vita: promuovere la modestia nel vestire.

Jessica ha profonde convinzioni cattoliche e percorre gli Stati Uniti predicando la castità in tutte le sue forme, compresa la moda. Attualmente sta scrivendo un libro sul tema, intitolato “Decednt Exposure” (esposizione decente).

San Bernardino da SienaNon puoi donarti veramente fino a quando non hai accettato l’amore che Gesù ti dona. Questo dovrebbe essere il centro della nostra vita”, consiglia la giovane attrice ai gruppi che guida.

Non è stato facile per Jessica dedicarsi a questo compito. Prima di cominciare la missione, “molti sacerdoti amici me lo chiedevano ma io dicevo sempre di no”, racconta la ragazza. Nonostante il suo lavoro, afferma che per lei non è facile parlare in pubblico quando non sta recitando.

Ma un giorno, un amico le ha consegnato un santino di San Bernardino da Siena. Lo aveva preso per lei durante una specie di gioco in cui viene consegnato un santino a caso e la persona a cui capita si impegna a pregare per un anno intero il santo che gli è capitato e che sarà il suo patrono in quell’anno.

Jessica02Lei non sapeva chi fosse quel santo, si documentò e venne a sapere che era il patrono dei predicatori. “OK Signore, accetto!”, disse a se stessa, interpretando questo come un segno.

Jessica ricorda che, durante i suoi primi anni a Hollywood, sebbene non fosse caduta nell’estremo contrario di ciò che ora va predicando, “non capivo nella loro interezza, la virtù della castità e della modestia”. Ma la sua formazione cattolica e alcune persone incontrate nel mondo del cinema, la incentivarono a insistere in questa prospettiva.

Lei si dedica a questo compito perché sa che molti giovani non ascolterebbero mai consigli del genere dai propri genitori, ma dai propri coetanei si. E’ consapevole di non essere una super stella, ma il suo passaggio in televisione e il fatto di essere “qualcuno di Hollywood” sono motivazioni ad ascoltarla quando raccomanda una vita di castità e di modestia.

Ma il successo che sta avendo (in soli due anni ha percorso gran parte del paese) mostra che Jessica non ha ancora perso i suoi “poteri speciali” smettendo di essere una Power Ranger…

(Fonte: http://www.comshalom.org/jessica-rey-power-ranger-catolica-que-prega-castidade/)

Posted in Testimonianze | Contrassegnato da tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | 3 Comments »

Un Amore al quadrato… all’ennesima potenza… Non ho saputo dire di no

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 13/07/2014

Il giovanissimo Fra’ Simone racconta la storia della sua vocazione

Questo incontro avviene nella preghiera, con l’incontro con Dio.

Un’esperienza talmente forte che tutto il resto appassiva…

Mi sono sentito prima di tutto amato da Dio e poi mi sono sentito a seguire questo amore. Davanti a questo amore di cui ho fatto esperienza, non potevo dire di no, non potevo tirarmi indietro.

Io ho trovato il senso della mia vita, la pienezza, la gioia. Ora sono pienamente felice e mi sento realizzato, sebbene abbia fatto voto di povertà, di obbedienza che, agli occhi del mondo può sembrare di aver rinunciato a tutto.

Questa vita è l’inizio di una vita che durerà per sempre…

Cristo è risorto ed è vivo. E questa è una notizia stupenda per noi perché se il Signore è risorto ed è vivo, anche noi potremo vivere con lui.

La comunità è un mezzo. Ci sono tante vie di consacrazione nel mondo., Il Signore mi ha fatto conoscere la Fraternità Francescana di Betania perché mi ha voluto qui. La preghiera, la vita fraterna e l’accoglienza sono i pilastri del carisma e questo mi ha molto affascinato.

Alcuni amici mi stimano e ammirano (anche se io dico loro che devono ammirare Qualcun altro, Dio, noi siamo solo strumento). Altri non capendo pensano che sia una scelta di ripiego, Però, una cosa da dire a queste persone sicuramente è che IO SONO FELICE ADESSO, e questa felicità non può derivare dalle rinunce che faccio, c’è qualcosa di soprannaturale. Qual è la Forza che muove tutto? Queste persone non sanno rispondere a questa domanda. Una risposta l’abbiamo noi. Ma sono un po’ scusate perché l’incontro con Dio è un’esperienza personale e la persona che non l’ha fatta non può capire queste cose.

Deriva tutto dalla preghiera. Se io smettessi di pregare, tutto si spegnerebbe.

Gesù si può incontrare soprattutto nella preghiera.

 

Posted in Vocazioni | Contrassegnato da tag: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Leave a Comment »

Santa Scorese. Una Santa… al quadrato…

Posted by fermenticattolicivivi@gmail.com su 31/03/2014

Quello che l’ha resa eccezionale è la sua determinazione, quel puntare con tutte le sue forze alla santità

Santa_01E’ stata una ragazza straordinaria nel quotidiano, quindi straordinariamente ordinaria e ordinariamente straordinaria…

Una grande volontà di essere sempre se stessa senza compromessi…

Santa ha vissuto una vita abbastanza normale fino al liceo… Va a Bari, incontra un giovane che aveva odio verso la Chiesa… la segue, siamo nel 1988, da quel momento in poi Sara non si libererà di quel ragazzo…

L’accompagna fino al nostro paese, Sara informa il capostazione, telefona a papà, poliziotto. Pensavamo che finisse lì, da quel momento Santa non se ne libererà più…

Questa persecuzione l’accompagna durante tutto il suo cammino di crescita… Il suo animo si sta elevando in alto ma… questo ragazzo era sempre nei dintorni di casa, anche di notte… Sara ancava a Messa accompagnata in chiese diverse, era sempre scortata dalla famiglia, dagli amici, da tutta la comunità…

Santa_0215 Marzo 1991. Santa era stata a lezione, nel pomeriggio sarebbe andata in parrocchia per la catechesi di Azione Cattolica. Era il periodo incui sbaravano i primi albanesi a Bari e c’era emeregenza di carità, di assistenza. Durante la catechesi Santa ha lasciato un messaggio importante basato sulla carità fattiva. “Ha scosso gli animi”, ricorderanno il giorno dopo tutti gli amici.

Santa ha citofonato, papà si è affacciato e ha visto la scena dell’omicidio della sua bambina.

Santa non è morta in quel momento ma è stata trrasportata al policlinico di bari dove ho potuto vederla per l’ultima volta in un momento di grande, grandissima unità, quando sonoi riuscita a dirle di affidarsi all’Immacolata a cui siamo affidate entrambe. Lei mi ha fatto un cenno con gli occhioni grandi e colmi veramente di amore fino all’ultimo…

Santa muore quella notte. Naturalmente lascia il vuoto ma anche tanta spoeranz. Il Vangelo di quel giorno era quello del chicco di grano.

“In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Giovanni 12, 24)

Posted in Santi dei giorni nostri | Contrassegnato da tag: , , , , , , , , , , , , , , , | 1 Comment »